Chi non conosce la serie TV ‘Family Guy’, “importata” in Italia con il titolo de ‘I Griffin’? La sitcom animata esordì per un breve periodo nel 1999, prima di essere travolta dalle polemiche per i contenuti reputati eccessivamente “adulti”, cancellata e riproposta solo nel 2003. Da allora la sgangherata famiglia composta dal non proprio brillante Peter, dalla focosa redhead Lois, dal cane parlante Brian e dai figlioletti Chris, Meg e Stewie è arrivata fino alle tredicesima stagione tra gag irriverenti e battute al vetriolo. Moltissime di queste, nel corso degli anni, sono state ispirate in maniera più o meno velata alla celebre saga science-fantasy ‘Guerre Stellari’: basti pensare ad uno dei famosi combattimenti tra Peter Griffin e Ernie, il pollo gigante, che riprende sia nella coreografia che negli stilemi musicali il combattimento all’ultimo sangue tra Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker sulla luna vulcanica di Mustafar. O allo smaccatissimo omaggio contenuto nella scena in cui Peter riceve una medaglia dal sindaco di Quahog, costruita con un’arte che rasenta la maniacalità proprio sul finale dell’Episodio IV.
Forse però non tutti sanno che ‘I Griffin’ hanno fatto molto di più che citare sporadicamente la saga nei loro episodi: hanno dedicato ad essa una vera e propria trilogia, autorizzata dalla Lucasfilm, costituita da tre episodi speciali della durata di un’ora ciascuno, andati in onda tra il 2007 e il 2010. Questa piccola collezione di parodie è nota con il titolo ‘Laugh It Up, Fuzzball: The Family Guy Trilogy’, che riprende la nota battuta rivolta da Han a Chewbacca: “Fatti una risata, palla di pelo!”. Anche i titoli dei singoli episodi sono riferimenti iconici al lore di ‘Star Wars’ e sono l’ennesima dimostrazione dell’amore dei produttori e degli sceneggiatori della serie per la saga creata da George Lucas a partire dal lontano 1997. L’idea di questi episodi speciali è quella di calare i protagonisti e i comprimari della serie TV nei ruoli ad essi più adatti nell’universo di ‘Guerre Stellari’, riuscendo a strappare una risata foss’anche soltanto per il casting azzeccatissimo. Tutte le puntate iniziano con la famiglia riunita sul divano davanti al televisore, ma l’idillio è guastato da un improvviso blackout. Senza alternative valide per passare il tempo, Peter inizia a raccontare una storia ambientata “tanto tempo fa… ma comunque nel futuro…“.
‘BLUE HARVEST’
Il primo episodio, andato in onda in America il 23 settembre 2007, si intitola ‘Blue Harvest’. Cogliere questo riferimento implica una conoscenza dell’Universo di ‘Guerre Stellari’ degna di un Maestro Jedi (o di un Signore dei Sith, non poniamo limiti): si tratta, infatti, del titolo di lavorazione utilizzato per ‘Il Ritorno dello Jedi’, nella speranza di tenere lontani dal set giornalisti e curiosi. L’episodio ricalca fedelmente ‘Una nuova speranza’, parodiandone gli infiniti titoli di testa e copiando finanche le inquadrature delle navi spaziali e delle scene diventate di culto. Lois indossa i candidi panni della principessa Leia, mentre Cleveland e Quagmire si trovano rispettivamente ad interpretare R2-D2 e C-3PO. Darth Vader appare insolitamente basso, dato che ad impersonarlo è Stewie Griffin, privo del physique du rôle, ma dotato di tutta la cattiveria necessaria. Se le scelte di Brian come Chewbacca, Peter come Han Solo e Chris come Luke possono sembrare tutto sommato scontate, è geniale la scelta del viscidissimo pedofilo John Herbert come interprete di un Ben Kenobi palesemente attratto dal giovane Skywalker… come lo era stato in passato dal padre. Tra le mille comparsate di personaggi celebri della politica e dello spettacolo statunitensi, non sorprende trovare Meg, costantemente bistratta dai familiari, nel ruolo della Dianoga, il mostro che infesta il compattatore di rifiuti della Morte Nera. Sono poi innumerevoli le battute che riflettono le osservazioni dei fan più attenti sugli “errori”, veri o presunti, della trilogia originale: solo per fare degli esempi, ricordiamo Luke/Chris che fa notare a Han/Peter che i parsec sono una unità di misura dello spazio, non del tempo; o gli addetti al laser della Morte Nera che si lamentano dell’assenza di ringhiere nella loro postazione di lavoro. Le altre le lasciamo scoprire a voi!
‘SOMETHING, SOMETHING, SOMETHING, DARK SIDE’
Anche qui, il titolo è tutto un programma. In una puntata della serie ordinaria, Stewie paragonava un grande successo alla capacità di Lucas di indovinare la formula per tutti i dialoghi dell’Imperatore: “Qualcosa, qualcosa, qualcosa, Lato Oscuro. Qualcosa, qualcosa, completo.” Questo episodio è andato in onda il 23 maggio 2010, nel corso dell’ottava stagione de ‘I Griffin’. Si caratterizza, come il precedente, per una fedeltà quasi maniacale al design di navi e veicoli, nonché per l’uso spesso pedissequo di effetti sonori e musiche del film originale. Il tutto rende ancora più sorprendenti e divertenti, per contrasto, le subitanee deviazioni comiche. Com’è intuibile, questo secondo capitolo è una parodia integrale dell’Episodio V, ‘L’Impero colpisce ancora’. Memorabile l’utilizzo del pollo gigante nei panni del cacciatore di taglie Boba Fett e il reimpiego di Meg Griffin negli scomodi panni dell’Exogorth, meglio noto come “lumaca spaziale”, che minaccia di divorare il ‘Millennium Falcon’.
‘IT’S A TRAP!’
Il titolo di questa puntata, trasmessa negli Stati Uniti il 22 maggio 2011, è forse quello più agevole da interpretare. “È una trappola”, non a caso, è il tardivo avvertimento che, ne ‘Il Ritorno dello Jedi’ l’ammiraglio Ackbar (in questo caso sostituito da Klaus, il tedesco intrappolato nel corpo di un pesce nella serie “gemella” ‘American Dad’) lancia quando la Flotta ribelle si trova davanti alla seconda Morte Nera che, contrariamente ai piani, gode ancora della protezione dei propri scudi deflettori. Dal Palazzo di Jabba agli Ewok, dal Sarlacc (un altro mostro interpretato dalla povera Meg) alla morte dell’Imperatore, nulla si sottrae all’ironia graffiante di questa parodia. Potete ovviamente immaginare quanto il fantasma di Darth Vader/Stewie possa far mostra di essersi redento, al termine della puntata (per un ripasso sul vero Darth Vader vi consiglio invece questo articolo)…
Nonostante la cortina fumogena costituita dal sarcasmo con cui vengono affrontati molti snodi narrativi della Trilogia originale di ‘Star Wars’, un’opera del genere non sarebbe stata possibile senza un profondo amore verso la saga. Anzi, mi sento di dire che la trilogia ‘Laugh It Up, Fuzzball’ è un atto d’amore verso la saga di ‘Guerre Stellari’, realizzato con la passione e quella punta di acidità che solo un fan sfegatato può conoscere e comprendere.
E voi, Isolani, conoscete questi tre episodi speciali de ‘I Griffin’? Qual è la vostra opinione in merito?
– Stefano Marras –