Benvenuti sulle sponde dell’Isola dell’informazione fantasy, amici appassionati di ‘Guerre Stellari’! Come forse ricorderete, in alcuni dei nostri articoli precedenti abbiamo analizzato i legami tra la saga di ‘Star Wars’ e la mitologia, abbiamo sondato le vaste “profondità morali” del lore starwarsiano e ci siamo spinti ad inquadrare l’intera serie nei canoni del fantasy, piuttosto che della fantascienza (nel cosiddetto genere science fantasy). Come ogni fantasy che si rispetti, ‘Star Wars’ non sarebbe la stessa cosa se non fosse costellato di tanti mostri dai ruoli più o meno importanti, che con la loro presenza contribuiscono a creare quel sense of wonder che, da quasi quarant’anni, continua a conquistare grandi e piccini. Nelle righe che seguono mi sono permesso di elaborare una mia personalissima (e sottolineo personalissima) classifica dei cinque mostri più affascinanti dell’Universo di ‘Guerre Stellari’! Pronti per questa carrellata? Iniziamo!
5) DIANOGA
“Che ca***o è?”, direte voi. Mi sembra quasi di sentirvelo gridare. Si tratta di un cefalopode, una specie di polpo, che arriva a misurare dieci metri di lunghezza. Probabilmente basta che vi dica che ha un’unica appendice oculare e sette tentacoli perché capiate immediatamente dove lo incontriamo nel canone dell’Universo di ‘Star Wars’. Avete capito? Se no, aggiungo che questo particolare mostro ha la passione di vivere in mezzo ai rifiuti e alle discariche. Ebbene sì, uno di essi vive nel compattatore di rifiuti della Morte Nera, ed è qui che Luke, Leia, Han e Chewbacca lo incontrano in ‘Una nuova speranza’. Ora, anni e anni dopo la visione del film, mi interrogo ancora su come una bestia del genere possa vivere indisturbata dentro a una stazione spaziale – e, soprattutto, su come possa mai esserci arrivata. Però la sua presenza aggiunge alla scena quel pizzico di tensione a cui ormai non sapremmo rinunciare.
Cosa fare se lo incontrate: evitate di sparare a caso con il blaster. Magari aspettate che si avvicini, quindi girategli la testa: dopotutto, è un polpo. Oppure attendete che le pareti cerchino di schiacciarvi: se ne andrà via impaurito.
Punto di forza: Il vedo-non-vedo.
4) WAMPA
È con un misto di tenerezza e di tristezza che vi parlo di questo mostro, il Wampa, che occupa la penultima posizione nella mia classifica. Chi, come me, ha avuto il privilegio di conoscere la versione della trilogia originale antecedente alla rimasterizzazione, all’inserimento di effetti speciali (discutibili) e scene tagliate (che, probabilmente, erano tali per un motivo), capirà il contrasto di emozioni che mi attanaglia. Per questa generazione di pionieri dell’Universo di ‘Guerre Stellari’, il mostro Wampa era poco più di un braccio mozzato e di un muso minaccioso che compariva in un paio di frame. La scelta era, chiaramente, dettata da ragioni di budget, ma per i fan aveva assunto una dimensione artistica, finendo per rappresentare il mistero legato a una creatura che non era concesso di vedere nella sua interezza. La versione de ‘L’Impero colpisce ancora’ del 1997, forte della tecnologia degli Animatronics, ha svelato il mostro, introducendone diverse inquadrature a figura intera e, per quanto abbia soddisfatto la nostra curiosità, ha anche rovinato per sempre quel senso di incantesimo legato a questa (non più) sfuggente creatura dei ghiacci.
Cosa fare se lo incontrate: se non potete servirvi della Forza, portare un blaster nella fondina può salvarvi la vita. Magari allenatevi a sparare a testa in giù.
Punto di forza: rapire le persone e portarle nel proprio antro ghiacciato è di per sé un comportamento molto fantasy. Non provateci a casa, però: pare che sia reato.
3) EXOGORTH
Lancio qui una petizione: smettiamo di chiamarla “lumaca spaziale”. È offensivo e degradante, oltre che impreciso. Però, insomma, rende l’idea: infatti ci siamo capiti. Anche questa creatura compare ne ‘L’Impero colpisce ancora’ ed è l’esponente di una specie di forme di vita basate sul… silicone (“Brava, Giovanna, bravah!”) che sopravvive al vuoto dello spazio interstellare facendo la tana dentro agli asteroidi. Le dimensioni di questi mostri sono piuttosto variabili, dai 10 metri al chilometro di lunghezza. Memorabile ed iconico l’esemplare incontrato da Han, Leia, Chewbacca e C-3PO nel campo di asteroidi in cui il Millennium Falcon (azzoppato dall’iperguida rotta) si era rintanato per sfuggire all’inseguimento delle navi imperiali.
Cosa fare se lo incontrate: le astronavi che si posano nella sua bocca non sembrano dare particolare fastidio all’Exogorth. Se però sospettate che la caverna in cui vi trovate sia un’enorme lumaca (anziché una formazione rocciosa) il consiglio è di ripartire immediatamente, magari evitando di scaricare un blaster per terra. Perché in quel caso sì, la lumaca si incazza.
Punto di forza: “La caverna sta crollando!” “Non è una caverna!” E abbiamo detto tutto: ecco perché sta sul podio.
2) SARLACC
Un mostro a dir poco raro, visto che ne esistono solo due al mondo, e uno, giustamente, viene usato da Jabba the Hutt per le esecuzioni capitali dei propri nemici, ma solo quando il boss ha voglia di fare una passeggiata nel deserto sul proprio veliero volante. Ancora oggi non sappiamo se il Sarlacc sia una forma di vita animale o vegetale (come sembrano suggerire le radici e la riproduzione tramite spore). Anche questo mostro ha subito un restyling tra la prima versione de ‘Il Ritorno dello Jedi’ e quella rimasterizzata, con l’aggiunta di un becco e di ulteriori tentacoli realizzati in computer grafica; francamente non mi è dispiaciuta questa modifica (anche se il modo in cui è stata implementata dà, a volte, i brividi). Il Sarlacc, più che essere onnivoro, sembra soffrire di picacismo, visto che divora le proprie vittime con vestiti, armi e armature (nel caso di Boba Fett, che però si vendica strappandogli almeno un ruttino). Data la scarsa mobilità e la collocazione in ambienti desertici, il Sarlacc ha trovato un sistema che gli consente di trarre nutrimento dalle proprie vittime per secoli (se non di più, “mille anni”); alla peggio, comunque, può sempre trovare nutrimento grazie alle radici.
Cosa fare se lo incontrate: inversione a U.
Punto di forza: è decisamente uno dei mostri più misteriosi e affascinanti della saga.
1) RANCOR
Rettile-mammifero come il Wampa (al quale deve aver lasciato tutti i peli superflui), il Rancor ha l’incredibile capacità di risultare tenero nonostante sia alto una decina di metri, abbia diverse file di denti seghettati come pugnali e un paio di braccia lunghe come gomene e spesse come piloni di cemento. Sarà merito del suo muso un po’ porcino, oppure del fatto che i versi utilizzati per dare voce a questo particolare mostro sono stati rielaborati da quelli di un barboncino, di proprietà di un vicino di casa di George Lucas (così narra la leggenda); o forse dipende dalla facilità con cui questo mostro grande, brutto e cattivo fa una brutta fine quando si mette sulla strada del protagonista. Luke Skywalker, caduto nella sua tana all’inizio de ‘Il Ritorno dello Jedi’, ne ha ragione piuttosto facilmente: si limita a fargli crollare un cancello sul collo. Il pianto della guardia gamorreana mi spezza il cuore ad anni e anni di distanza. Ma anche in ‘Knights of the Old Republic’ eliminare quello che incontriamo nelle fogne di Taris risulta piuttosto facile: di affrontarlo in campo aperto non se ne parla, certo, ma basta una trappola piazzata in modo accorto e il povero animaletto non ci darà più fastidio.
Cosa fare se lo incontrate: non cedete al panico. Sembra invincibile, ma può sconfiggerlo anche uno starnuto. Affidatevi all’ambiente circostante e troverete la soluzione.
Punto di forza: nonostante la bruttezza e le dimensioni, riesce ad essere così tenero!
Concludo così la mia personale classifica, Isolani! Qual è la vostra? Scrivetelo nei commenti!
– Stefano Marras –