È ufficiale, ve l’abbiamo confermato noi, e lo ha fatto anche Martin: HBO sta lavorando a ben cinque spin-off della serie tv Game of Thrones. Non si sa ancora quando, dove e come, ma la notizia è di quelle che potrebbero consolare i fan già disperati per l’imminente fine di tutto. Sì, perché i prossimi 7 episodi della settima stagione e i 6 (così pare) dell’ottava saranno gli ultimi. Altro che inverno, è la fine che sta arrivando.
Ma possono terminare sul serio Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco? Non lo sappiamo, dipende da come George Martin abbia deciso di tagliare i fili del destino dei nostri eroi. Insomma, se gli Estranei calano sul continente, potrebbe anche essere che non ci sarà più nulla da raccontare – anche se il settimo romanzo che Martin ha in programma (chissà quando lo vedremo…), con quel titolo A Dream of Spring, lascia ben sperare.
In ogni caso, prima della storia che tutti ormai conosciamo – più o meno uguale tra romanzi e serie tv – è successo di tutto. C’è un mondo da raccontare. E allora raccontiamolo! Sì, ma di cosa parlare? Se lo sceneggiatore di questi spin-off potessi essere io, ecco quattro script prequel che proporrei alla produzione.
La ribellione di Robert
Anche se Martin ha già escluso questa possibilità, e l’idea di per sé sembra scontata, il gioco dei troni inizia da qui. Volete dirmi che non siete curiosi di vedere gli intrighi, il fuoco, e la nascita di figli bastardi che hanno segnato l’inizio di tutto? Se ne parla molto di quel periodo sia nella serie che nei romanzi (e l’autore ha confermato che ne sapremo di più anche nei prossimi), ma sono eventi che tendono a perdersi nella leggenda, pur essendo vicinissimi cronologicamente. Tutti vogliamo vedere quel gran figo di Rhaegar Targaryen e conoscere una volta per tutte la verità sul presunto rapimento di Lyanna Stark, promessa moglie di Robert Baratheon, evento che ha dato inizio alla rivolta contro la stirpe del drago e il Re Folle Aerys II. Certo, sappiamo tutti come sia andata a finire: Robert uccide Rhaegar e diventa re, sposando Cersei Lannister, ma sarebbe bello vedere come tutto sia iniziato, nei particolari. Rappresenterebbe un’occasione per esplorare le diverse prospettive della ribellione, e di mostrare il passato di molti personaggi.
Dunk ed Egg e la ribellione dei Blackfyre
Anche in questo caso l’autore ha già smentito uno spin-off sul tema: di materiale scritto ce n’è un sacco, ma pare che molto altro ne sia in progetto, e Martin non vuole rischiare che, come accaduto per Le Cronache, un’eventuale serie tv anticipi gli eventi raccontati nei libri (che forse, a questo punto, non leggeremo mai). In ogni caso, l’idea di vedere questo particolare filone narrativo su schermo mi entusiasmerebbe non poco. Chi ha letto Il Cavaliere dei Sette Regni, o ne conosce la versione a fumetti, sa già come Dunk lo scudiero sia divenuto Ser Duncan l’Alto, membro leggendario della Guardia Cittadina di Approdo del Re (nominato da Jamie durante la quinta stagione). Assieme al giovanissimo Egg (anch’egli citato più volte nello show HBO), le sue vicende si svolgono tra tornei leggendari con cavalieri capaci di gesta eroiche, e conflitti vari in lungo e in largo per il continente. Le storie avvengono approssimativamente 90 anni prima dei principali eventi che conosciamo, ma sono importanti perché mostrano l’atmosfera poco prima della ribellione di Robert. Il destino di Dunk si intreccia, per esempio, con quello dei Blackfyre, dinastia bastarda dei Targaryen. Tra le due casate del drago a tre teste scoppia una feroce guerra fratricida, che coinvolge anche altri regni, quando Aegon IV legittima i suoi figli naturali. Ne vedreste delle belle. E volete sapere chi è in realtà Egg? Non ve lo dico.