Cala la notte e hanno inizio gli spoiler… seriamente, cari lettori, se non avete ancora visto il finale di stagione de “Il Trono di Spade“, vi suggerisco di non perdere tempo a oltranza su questo articolo e di andare a farlo subito: anche perché qui sotto spoilereremo tutta la sesta stagione.
Un po’ tutti abbiamo adorato l’ultima fatica di David Benioff & D.B. Weiss, inneggiandola come uno dei momenti più alti della storia delle serie televisive: le ultime due puntate di Game of Thrones sono state dei gioielli di regia, con una coreografia impeccabile e un sonoro superbo (ma non prendetemi in parola: andate a vedere che ne pensa Stefano qui e qui). In ogni caso, lo show è anche stato un’orgia di wish-fulfillment tale che in diversi momenti ho dovuto domandarmi se non fossi finito sulla fanfiction di una fangirl di Jon Snow, visto l’accatastarsi di situazioni dalla logica piuttosto debole e dalla scontatezza disarmante.
Poiché tengo alla mia salute, tenterò di evitare assalti frontali ai momenti preferiti dal pubblico (e a Dorne, perché Dorne sinceramente non merita neanche le parole che spenderemmo a insultarla): ecco però sette punti (uno per ciascuno dei Sette Regni) che forse avrebbero meritato un po’ più di ragionamento a monte.
7) Sansa Kinslayer
Sansa ha iniziato il suo viaggio caratteriale come una ragazzina viziata che provoca la morte dei propri cari – e non ha fatto grandi progressi. Pur avendo a sua disposizione la più potente armata del Nord, ritiene di doversi tenere la notizia per sé. Risultato? Rickon muore (Sansa è in posizione di forza, ma non tratta per il suo rilascio), e Jon per poco non fa la stessa fine. Il peggio? Gli sceneggiatori nemmeno si prendono il disturbo di provare a darci una spiegazione.
6) Chef Arya
Tutti odiano Walder Frey, e tutti sono felici quando Arya lo sgozza. Nessuno pare chiedersi come abbia fatto una ragazzina a macellare e cuocere due uomini adulti in un castello sovraffollato e ostile senza che nessuno se ne accorgesse. Poteri da Donna senza Volto? Non direi: Arya era un’apprendista (nemmeno troppo sveglia), che peraltro ha trascorso la maggior parte del tempo a pulire cadaveri/pavimenti. A proposito, chi le ha dato una faccia?
5) Il teletrasporto di Ditocorto
Sappiamo che Petyr ha accesso a un jetpack personale, ma questo non basta a spiegare come riesca a teletrasportare i cavalieri della Valle a Grande Inverno senza farlo sapere a nessuno. Il Moat Cailin, la Barrowtown, Forte Terrore: tutte piazzeforti dei Bolton o di loro alleati, che evidentemente sono state attraversate e/o conquistate senza che una sola voce trapelasse. Il termine tecnico è “prendere a martellate la trama” perché non si sa come risolvere una situazione.
4) Acclamazione dei… Grossi Peni
Dopo Dorne, le Isole di Ferro hanno sofferto di più dall’adattamento televisivo, e lo si vede chiaramente all’Acclamazione di Re. Theon e Yara (abbastanza inutili già di per sé nella serie) sono scavalcati da un roboante Euron Greyjoy, che confessa davanti a tutti di aver assassinato il re (nonché fratello – un doppio crimine agli occhi di dèi e uomini). A nessuno sembra importare, del resto: qualsiasi cosa pur di andare a Volantis per un po’ di saffismo gratuito, no?
3) Alto Passero e non-violenza
Jaime minaccia la Chiesa, e lo cacciano dalla Guardia Reale. Gregor uccide un passerotto venuto a prendere in custodia Cersei (in aperta opposizione a un decreto ecclesiale – e quindi reale) ma non sembra una cosa rilevante. Certo, si abolisce il processo per duello, ma perché nessuno (per esempio, l’Alto Passero) non coglie l’occasione per collocare la testa troppo cresciuta dello zombi su una picca?
2) Ah, già, i draghi…
L’Assedio di Mereen riesce a essere l’impresa bellica peggio pianificata in una puntata che già include la Battaglia dei Bastardi. Pur sapendo che ci sono dei draghi in giro, la leadership della flotta di schiavisti rimane comunque colta di sorpresa dall’apparizione degli stessi, e non pensa che sia il caso di equipaggiare le proprie navi di scorpioni e baliste per tenerli lontani (non che avrebbero fatto grossa differenza, ma tentar non nuoce).
1) Davos & Mel
Già è poco chiara la cotta di Davos verso Jon, ma il suo discorso “mi hai mostrato i miracoli” rivolto a Mel? Il Cavaliere della Cipolla odiava la Donna Rossa con tutto il cuore fino alla serie precedente, ma siccome qualcuno deve resuscitare Jon, i due ritornano amici per tre quarti di stagione, prima che Davos si ricordi del proprio sviluppo caratteriale.
Niente Vaes Dothrak o scontro finale con l’Orfana? No, ne abbiamo già parlato altrove. E se avete qualcosa da ridire sulla nostra classifica… non esitate a dircelo qui sotto! In più, se ve la siete persa, qui c’è anche la lista dei sette momenti migliori della stagione secondo il nostro Yari!
– Federico Brajda –