La divisione dedicata allo sviluppo dei videogiochi di Star Wars, LucasArts, è stata brutalmente fatta fuori da Disney. Cosa succederà ora?
Ok, diciamo che da una parte siamo contenti: Disney ha deciso che Star Wars tornerà al cinema, e ciò è bene, anzi benissimo. Peccato che la casa di Topolino, tagliuzzando qua e là, abbia anche decapitato una parte importante della società di George Lucas: la divisione legata ai videogames, quella che È effettivamente LucasArts, da qualche settimana non esiste più. O meglio, non esiste più come la conoscevamo prima, perché è stata talmente ridimensionata dall’essersi ridotta a diventare un semplice ufficio di gestione licenze. L’amara notizia è arrivata tramite uno dei portavoce di Disney, il quale ha annunciato senza troppe spiegazioni che, in un piano di riorganizzazione delle proprie risorse, lo studio avrebbe chiuso (mandando a casa 150 dipendenti).
Molti di voi, leggendo l’annuncio, avranno rigato le guanciotte di lacrime calde al ricordo dei tanti piccoli capolavori che LucasArts ci ha regalato negli oltre 25 anni di onorata presenza sul mercato, tra i quali gli indimenticabili Monkey Island, Grim Fandango, le avventure grafiche di Indiana Jones, Star Wars: Knights of the Old Republic (sviluppato con BioWare), e anche i due Il Potere della Forza che, seppure la maggior parte di chi li ha giocati non li abbia ritenuti ai livelli di altri prodotti, si sono comunque distinti, e a me sono piaciuti molto, specialmente il primo. E questo è ciò che è stato, ma la chiusura significa anche una situazione di incertezza per i nuovi progetti in cantiere, che ora non si sa che fine faranno, anche se si parla di una cancellazione: il più promettente era sicuramente Star Wars 1313, annunciato alla fiera dei videogames E3 dell’anno scorso, un action game in terza persona (previsto per PC, PlayStation 4 e per la prossima Xbox) incentrato sulla storia di Boba Fett, che ci avrebbe messo nei panni di un cacciatore di taglie. Poi c’era anche Star Wars: First Assault, che nelle idee del team avrebbe dovuto riportare in auge la serie Star Wars: Battlefield. Difficilmente ora ne avrà occasione.
Quale sarà il destino dei videogiochi LucasArts? Come ho già accennato, i marchi non andranno persi, in quanto le licenze sono ancora in mano a Disney, che potrebbe (e dovrebbe, direi) decidere di concederle a società esterne che si occupino di sviluppare altri giochi legati alle sue serie. EA e Bioware l’hanno fatto per l’MMORPG Star Wars: the Old Republic, quindi speriamo che qualche altro team di santi decida di occuparsi di portare avanti i brand. Voglio 1313, per favore.
Mario Ferrentino