Un gruppo di amici si riunisce casualmente dopo alcuni anni e si ritrova catapultato in una strana avventura…
Prect en Rahkoon: Spettro di Ghiaccio di Samuele Vinanzi ricorda molto un’avventura di Dungeon & Dragons, un po’ forse per l’impostazione che viene data al romanzo e anche forse per la capacità dell’autore di far sì che il lettore entri all’interno del suo mondo. Un disparato gruppo di eroi composto da Nexos, un elfo druido, Drakarn e CristalEyes, due esseri alati (un paladino e un cacciatore di taglie) e Sharx, un mezzo elfo guerriero. Compagni già nell’infanzia, si ritrovano nella loro città natale dove cominceranno a susseguirsi una serie di strani avvenimenti i cui i nostri eroi si troveranno coinvolti, finendo addirittura vittime di una maledizione che attirerà verso di loro una sorte che non sarà proprio delle migliori. D’un tratto battaglie e differenti tipi di nemici gli piomberanno addosso e dovranno districarsi dal pericolo cercando di tenere salda la pelle. E poi c’è lui, il cattivo, il grande cattivo di tutta la vicenda. Un po’ forse ci si aspetta di vedere comparire quel nome, un po’ forse si rivela una sorpresa.
Non mi è dispiaciuto affatto questo libro, trovo che l’autore abbia saputo ben destreggiarsi all’interno della storia. Buono lo stile e buona la trama. Un libro che pare voler dare anche degli insegnamenti e una serie di valori, in particolare mi ha colpito il rapporto che intercorre fra i vari membri del gruppo che si conoscono fino dall’infanzia dove erano dei semplici compagni di giochi e si sviluppa anche con questa avventura. Infatti crescono e vengono riformati dalle esperienze del loro passato e in particolare da quel tragico evento che colpisce uno dei giorni della loro giovinezza (no, non vi dirò quale, lo scoprirete leggendo…).
Il finale sconvolge. Sicuramente anche quello risulta essere una sorpresa: non è il classico finale che ci si aspetta, ma di più non vi dirò, anche perché il termine del libro rappresenta un po’ la summa di tutto lo stile e l’inventiva di Samuele Vinanzi.
La trama, dunque, si sviscera abilmente, il testo è ben scritto, la storia originale e interessante, l’unica pecca è dovuta alla formattazione del libro. Ho ricevuto questo libro in formato cartaceo e davvero il font scelto è molto piccolo, tanto che ho fatto fatica a leggerlo. Resta comunque un dettaglio che sono certa verrà rivisto con l’uscita del secondo capitolo dell’autore.
Ma a parte questo, ripeto, è un libro più che consigliato. Chiederemo all’autore di come siano nate le avventure dei quattro protagonisti e i protagonisti stessi. Lui sembra conoscerli come se fossero loro stessi dei suoi compagni di viaggio, come se lui stesso avesse vissuto con loro quelle avventure di cui ci narra, in quella terra nata dal frutto della sua immaginazione.
-Eleonora Carrano-