Come va, ragazzi? State cercando di disintossicarvi da “Il Trono di Spade”? Impossibile, mettetevi l’anima in pace. Se speravate che la conclusione della quinta stagione dello show HBO potesse assicurarvi un po’ di tregua fino all’anno prossimo (che tanto possiamo metterci l’anima in pace, “The Winds of Winter” lo vedranno i nostri nipoti…), forse avevate dimenticato di aver acquistato “Game of Thrones – A Telltale Game Series”, l’avventura grafica basata sull’adattamento televisivo de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”. Eh sì, restano ancora due episodi prima della sua conclusione, e questo quinto, “A Nest of Vipers“, arriva a breve distanza dall’uscita del precedente, pronto a condurci sempre di più verso quello che, ve lo anticipo, si preannuncia davvero un gran finale.
Ma andiamo con ordine. Come sempre, ecco prima qualche riga per presentare brevemente il titolo a chi non lo conoscesse: annunciato a dicembre 2013, “Game of Thrones – A Telltale Game Series” debutta un anno dopo, narrando la storia della casata Forrester, una famiglia fedele agli Stark di Grande Inverno citata alcune volte nel libro, ma assente nella trasposizione HBO. Le vicende si svolgono in contemporanea con la serie tv, precisamente a cavallo tra la terza e la quarta stagione, permettendoci anche di incontrare alcuni dei celebri personaggi nati dalla penna di George R.R. Martin. Le recensioni degli episodi uno, due, tre e quattro le trovate rispettivamente qui, qui, qui e qui.
E ora, in che situazione si trovano i nostri impavidi Forrester, dopo la fine del quarto episodio, “Sons of Winter”? Rodrick e Talia si trovano a fare i conti con la mente sadica e perversa di Ramsay Snow, che già dovrebbe farvi capire che per i due non si prospetta nulla di buono; Asher, che si trova a Mereen, deve invece vedersela con temibile guerriero che gli appassionati della saga non potranno non accostare in qualche modo a Gregor Clegane (chi ha detto fanservice?); Mira, ad Approdo del Re, è sempre alle prese con la delicata situazione dell’assassinio di Joffrey, che vede coinvolto Tyrion ma che – maledetta sfiga – rischia di coinvolgere sempre di più anche la casata Forrester; a Nord, poi, ritroviamo sempre Gared, che stavolta dovrà affrontare un pericolo ben più grande dei Bruti – e non dico nient’altro, ma avrete capito da soli di cosa sto parlando.
Ancora una volta non è ben chiara la direzione che Telltale ha deciso di prendere in merito alle scelte che modificano la storia: in questo episodio ce ne sono alcune che, almeno all’apparenza, non portano a veri e propri cambiamenti in una narrazione che sembra voler proseguire in una direzione ben precisa, ma è impossibile non segnalare la presenza di altre che, invece, finalmente mettono l’utente in una situazione davvero scomoda e che gli fanno percepire di avere tra le mani il destino di alcuni personaggi. La linea narrativa che più mi ha soddisfatto in questo episodio è quella di Rodrick, complice sicuramente anche l’ottima e fedele caratterizzazione del bastardo dei Bolton, mentre quella di Mira, nonostante gli ottimi dialoghi, sembra aver perso un po’ di mordente – spero non decidano di trascinarsela troppo, sarebbe un peccato. Gared, come sempre, resta un po’ per i fatti suoi, e vedremo come (e se) la sua storia nel prossimo episodio si intreccerà nuovamente con quella dei Forrester. In generale, questo “A Nest of Vipers” riesce comunque a mantenersi estremamente coinvolgente, in un crescendo di situazioni che fanno solo ben sperare, grazie anche al cliffhanger finale, nella degna conclusione che una storia del genere si merita. Ancora una volta, nulla da segnalare in merito al comparto tecnico: la direzione artistica continua a fare a pugni col motore grafico piuttosto sottotono, che nelle animazioni (specialmente quelle dei volti) dà sempre il peggio di sé. Direte voi, che miglioramenti vuoi aspettarti ora che siamo alla fine? E c’avete pure ragione, ma che Telltale sappia che sono rimasto piuttosto deluso. Sempre di buonissima qualità il doppiaggio inglese, così come in generale lo script dei dialoghi, chiaramente realizzato da chi ha ben compreso la struttura e lo stile di scrittura del nostro panzone preferito.
Che altro dire? A conclusione dell’oretta e mezza circa necessaria al completamento di “A Nest of Vipers”, la voglia di giocare al sesto episodio, “The Ice Dragon“, è alle stelle: speriamo di riuscire a soddisfare il nostro desiderio entro la fine di settembre, sarebbe decisamente il miglior modo per concludere questa caldissima estate.
– Mario Ferrentino –
Game of Thrones Ep. 5: A Nest of Vipers – Recensione
Mario Ferrentino
- Ottima qualità dei dialoghi;
- L'utente viene coinvolto in maniera sempre maggiore fino al cliffhanger finale;
- Un po' di fanservice che non guasta mai;
- Ramsay Snow è un adorabile figlio di puttana;
- Ci sono scelte "pesanti" che davvero possono mettere in crisi il giocatore...
- ... e altre che palesemente non portano a nessuna vera conseguenza;
- la storia di Gared resta la più debole e meno interessante;