Illyoners di ogni dove, accorrete! Mentre sulle vostre sedie a sdraio fabbricate in Cina, vi godevate il sole e il mare d’Italia, c’erano dei giornalisti che combattevano tra loro per aggiudicarsi un osso succulento: Mark Ruffalo. Nella giornata di ieri, 18 luglio, siamo stati al Giffoni Experience 2015, dove l’ospite più importante del giorno era proprio lui, l’incazzoso interprete di Hulk nei film “The Avengers”.
L’atmosfera del Giffoni Experience ci ha da subito rapito: un sacco di ragazzini felici, persone, colleghi, realtà, tutti insieme per parlare di cinema, scambiarsi contatti, conoscersi e sopratutto vedere da vicino i big internazionali. Avvicinare o raggiungere Mark Ruffalo è stata davvero un’impresa, bisognava nascondersi tra le ombre, infilarsi in liste governative e cose di questo tipo ma noi, come sempre, ce l’abbiamo fatta. C’è stata una conferenza, a cui abbiamo partecipato, dedicata ai giornalisti della quale però nessuno ha potuto realizzare foto o video, se non qualcosa di fugace come quest’immagine qui sotto.
Gli sono state fatte in queste sede tante domande, ma pochi sono i colleghi esperti del settore nerd che avrebbero potuto indagare differenze tra l’Hulk cinematografico e quello dei comics e ragionare su dettagli fondamentali sulla sua interpretazione del dottor Banner.
Mi sono stupito di tutte le domande sulla sua italianità, su come cucina, come scopa, come va in bagno, come si fa il bidet, per trovare in ogni modo dettagli che esaltassero le sue origini italiane e tali nostri aspetti di cui andare fieri nel mondo. Forse ormai è arrivato il momento di buttare nel cesso pizza e mandolino e cercare di fare riflessioni e domande ad ospiti internazionali, un attimino più profonde.
Ed è proprio “profondo”, l’aggettivo che insieme a “commovente” può descrivere quello che è successo nel secondo incontro della giornata cui Mark Ruffalo ha partecipato nella Sala Truffaut, un grande cinema e teatro presente nella cittadella del festival, dove sono stati proprio i giurati ad interfacciarsi con il nostro Mark. Nessuno di loro gli ha chiesto se mangia come un italiano, ma un ragazzino che ha avuto una paresi facciale ha interrogato l’ospite su una sua esperienza simile da cui ne è uscito a testa alta, ed un’altra bambina gli ha chiesto qual è per lui il significato della vita. Tutto con leggerezza, dolcezza e molta sensibilità, mentre fuori i colleghi si chiedevano come Mark cucina la parmigiana, con quanto sugo, con quale ricetta.
Nonostante il caldo ci siamo divertiti un botto, anagrammando molte parole dette da Mark possiamo dirvi con certezza che ha pronunciato “Isola Illyon” almeno 47 volte, e di questo ne andiamo davvero fieri. Abbiamo inoltre partecipato alla conferenza di Inside Out con Lodovica Comello e Tess Masazza, approfondito ancora di più questo film che abbiamo già recensito (trovate il nostro articolo cliccando qui), ma sopratutto ci siamo immersi totalmente nell’esperienza del Giffoni Film Festival vivendolo a tutto tondo dall’interno.
Per raccontarvi al meglio questo Giffoni Experience abbiamo realizzato un diario di bordo, guardate cosa ci è successo e cosa abbiamo visto e ripreso!
– Luca Scelza –