Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Con Autori e Colori oggi facciamo la conoscenza di un fumettista apprezzato da grandi e piccini che si è distinto per le sue storie vivaci e coloratissime: Luciano Bottaro. Conosciuto per personaggi come Pepito e il Re di Picche, è stato istituito un premio che porta il suo nome.
Due parole sull’autore: cenni biografici. Luciano Bottaro nasce a Rapallo il 16 novembre 1931 e muore, sempre lì, il 25 novembre 2006. Grande appassionato di fumetti americani tra i quali Little Nemo di McCay (potete approfondire l’argomento in questione qui), Bibì e Bibò (The Katzenjammer Kids) di Rudolph Dirks e Topolino di Walt Disney, lascia gli studi di Ingegneria per dedicarsi all’arte del fumetto. La bravura di questo autore lo porta a fondare una vera e propria scuola, la cosiddetta Scuola di Rapallo (convenzionalmente definita così una cerchia di artisti strettasi attorno a Bottaro stesso). Spiccano in questa scuola nomi come Guido Scala, Franco Aloisi e Carlo Chendi, quest’ultimo riconosciuto come uno dei più brillanti sceneggiatori umoristici. Luciano Bottaro è famoso anche per le storie Disney e per i vari personaggi creati e reinterpretati, da Superpippo alla Strega Nocciola, Giuseppe Tubi, Rebo e tanti altri.
Un opera al giorno: Pepito. Parlo da grande appassionato (come un po’ in tutti i miei articoli) di questo fumetto. Pepito approda tra le pagine del giornale per bambini “Cucciolo” nel 1952. Inizialmente, dopo due pubblicazioni, il personaggio viene ceduto ad insaputa dell’autore alle stampe francesi (precisamente alla Sagédition) che, più fiduciose su questo personaggio, aprono una testata a lui dedicata. Bottaro, una volta accortosi della magagna, riprenderà i diritti sul suo personaggio lavorandoci a pieno regime. In Italia non ha molto successo ma in Francia le sue storie continueranno fino al 1972. La bellezza di questa serie è approdata in molte parti del mondo, dall’Australia al Messico, dall’Argentina alla Grecia.
Memorabili, inoltre, i vari membri dell’equipaggio del simpatico corsaro come il nostromo Ventimpoppa, amante dell’alcool e della pipa, il secondo Uncino, Nasello, Merluzzo e Stoccafisso, la nonna del Corsaro Nero (?) e naturalmente il pappagallo di bordo, Beccodiferro. A più riprese viene pubblicato anche tra le pagine de Il Giornalino, curato dalle Edizioni San Paolo.
Re di Picche, un tributo a Carrol. Ricordiamoci di Pepito, ma non dimentichiamoci uno dei personaggi al quale è più legato: Re di Picche. Per molti versi è simile a Paperon de’ Paperoni, con caratteristiche caratteriali ben più marcate di quanto non poteva permettersi di sottolineare tra le pagine di Topolino. Anche questo personaggio è molto amato e conosciuto all’estero, e lo stesso Bottaro lo usa un po’ come “marchio di fabbrica” (tipo Jacovitti con le sue lische di pesce, per intenderci). Debutta dopo una lunga gestazione nel 1969, e vede la luce tra le pagine di una testata bimestrale a lui dedicata per la Agis di Genova. Nonostante una vita travagliata, c’è un evidente rimando ad Alice nel Paese delle Meraviglie e una raffinata dedica ai lavori di Antonio Rubino, di cui il Maestro di Rapallo è grande estimatore.
Il consiglio del giorno: Corto Maltese. Per chi ama le storie di mare e abbia interesse in racconti dal taglio più adulto e dalla narrativa ad ampio respiro, non posso non consigliare Corto Maltese. Hugo Pratt gioca spesso sia con vicende legate alle avventure marinare, come ne “La Ballata del Mare Salato“, sia con avventure legate all’esoterismo e al fiabesco come in Sirat Al Bunduqiyyah. E ovviamente fantasy a tutta callara con “Le Celtiche”: Concerto in O’ minore per arpa e nitroglicerina e Sogno di un mattino di mezzo inverno.
Signori, questo viaggio a bordo della pirateria finisce qui. Corsari e avventure esotiche fanno al caso vostro? Lasciate una Jolly Roger qui sotto con un commento! Se avete un autore o un personaggio che vorreste veder trattato in una puntata di “Autori e Colori” o di “Un Occhio al Personaggio”, scrivete pure! Buona fortuna, avventurieri!