Probabilmente lo sapete già, è pubblicizzato ovunque, ma PK è tornato! Discussione a cavallo tra passato e futuro del papero mascherato.
In queste settimane la Panini ha deciso che fosse necessario guardare al passato per capire il futuro e, in concomitanza con l’uscita dell’annuale gadget estivo di Topolino, ha deciso di disseppellire il beneamato PK “promuovendolo” alla pubblicazione ammiraglia. I fan di vecchia data si sono chiesti in che punto della narrazione originale si inserisse la nuova vicenda, mentre i lettori recenti hanno cercato di capire che diamine stesse succedendo o addirittura cosa diavolo fosse un PK; vediamo quindi di fare un minimo di chiarezza almeno su questo punto.
PK, banalmente, è l’acronimo di Paperinik, ma viene usato comunemente anche per indicare la testata Paperinik – New Adventures (PKNA) che nel 1996 ha rivoluzionato l’immagine del vendicatore piumato a cui eravamo abituati sin dalla sua creazione negli anni ’60. Le “nuove avventure” si lasciano alle spalle l’immagine del cittadino sociopatico che sfoga la sua frustrazione durante la notte indossando una maschera per rifarsi dei torti subiti, ed elevano il personaggio a campione terrestre impegnato in un’estenuante battaglia contro l’invasione aliena. Paperino, nel mentre dello svolgimento di un nuovo impiego affibbiatogli dallo zio negriero, si imbatte nell’intelligenza artificiale Uno con la quale si allea per contrastare l’assalto degli evroniani – evidentemente ispirati alle creature di Alien – e che diviene ufficialmente la sua compagna nonché fornitrice ufficiale di gadget e armamenti (in sostituzione del classico Archimede Pitagorico). Ovviamente si tratta solo di una battuta di inizio, e ben presto si fanno vivi altri pericoli quali pirati spazio-temporali o mutanti energetici, rivelando quanto fosse rivoluzionaria la transizione in corso, muovendosi sia nei testi che nelle grafiche verso un mercato adulto e grandemente influenzato dai comics di oltreoceano.
Dopo 5 anni di onorata carriera, PK viene rivisto nuovamente e modificato in base a sondaggi effettuati tra i lettori abituali; la speranza era quella di incentivare le vendite garantendo vicende mature ma, come spesso capita, i fan non erano veramente consapevoli dei loro desideri, e le loro idee hanno generato PK². Brusche evoluzioni nei caratteri di alcuni personaggi, clamorose assenze/scomparse da parte dei protagonisti indiscussi, atteggiamenti tremendamente ambigui e atmosfere che, globalmente, si allontanavano troppo dalla precedente serie hanno contribuito alla scarsa longevità della rivista e, dopo neanche 20 mesi, è calato il sipario sulla saga.
Tuttavia chiuso un capitolo se ne riapre un altro, e dal nulla compare PK – Pikappa, reboot ispirato dalle serie Ultimate della Marvel, che si impegna a fare un passo indietro riproponendo atmosfere meno cupe e vicende vicine ai supereroi americani; scomparso il titolo di Paperinik, ora Paperino riveste il ruolo di “guardiano della galassia” – ovvia canzonatura di Lanterna Verde – per proteggere l’universo dagli aggressivi invasori che si trovano, spesso e volentieri, di passaggio a Paperopoli. Si tratta di un prodotto tra satira e avventura, con idee interessanti che tendono a non essere sviluppate nel pieno del loro potenziale (arduo compito su un giornale che tenta di attirare i più giovani), ma che sono state in grado di farlo resistere tra alti e bassi per ben 32 uscite.
Quasi 10 anni dopo, nel 2014, l’universo PK ricompare tra le pagine di Paperinik Appgrade, un mensile che rivisita il personaggio classico e che, in alcuni episodi, lo fa scontrare con evroniani provenienti da un universo parallelo – ovviamente quello di PKNA. Questo fumetto, per stessa ammissione dell’autore, non ha affatto l’obiettivo di accostarsi all’illustre predecessore, quanto di omaggiarlo mantenendo una propria individualità e – come sostengono i più maliziosi – iniziare a introdurre certe tematiche alla nuova generazione di lettori, concimando il terreno per un ritorno che era oramai già in programma.

PK è noto per i temi maturi, ma non ci aspettavamo un Paperino giustiziato sul selciato mentre si rialza da un grave incidente stradale.
Dopo questa lunga premessa, torniamo alle recenti uscite di Topolino, nello specifico quelle dal 3058 al 3061, e chiariamo definitivamente che la nuova storia – Potere e Potenza – si inserisce nel continuum di PKNA/PK², riprendendo da un Paperino che ha abbandonato già da anni i panni del supereroe e che si ritrova “ostaggio” dei balzi temporali del Razziatore. Odin Eidolon ha infatti incaricato il cronopredatore di prelevare il papero e trascinarlo nel XXIII secolo in modo da salvarlo dall’annichilimento da parte di una vendicativa sacca della resistenza evroniana capitanata dal megalomane Grrodon. In questo futuro il piumoso eroe è stato sconfitto e il pianeta risulta completamente colonizzato; l’oppressiva situazione ha convinto i pochi superstiti a riunirsi in una resistenza e a fronteggiare il nemico alterando il passato attraverso il salvataggio di PK e preparandolo fornendo lui libero accesso all’equipaggiamento segreto nascosto nel livello omega della Ducklair Tower. Razziatore, Odin Eidolon, Grrodon, Ducklair Tower… vi sentite confusi? Pregio e difetto del rilancio è il fare continui riferimenti alle vecchie uscite (noi ne abbiamo menzionati solo una piccolissima parte) rendendo la vicenda criptica, se non inaccessibile, ai neofiti che, magari, hanno l’aggravante di essere abituati a un Paperinik di stampo diverso e non riescono a comprenderne la continuità.
Complessivamente, l’approccio ha vagamente il sapore di quei fumetti americani che cambiano titolo alla testata o che si professano ottimi punti di partenza per i nuovi lettori; certo, è possibile seguirli egregiamente anche senza nessuna nozione pregressa, ma i ripetuti rimandi devono essere accettati al pari di un dogma religioso, senza poterne comprenderne autonomamente il contesto. Similarmente, in Potere e Potenza, solo i più esperti – o coloro dotati di grande memoria – saranno in grado di godere appieno dell’esperienza: tutti gli altri saranno costretti a crogiolarsi nell’ignoranza o toccherà loro affidarsi al bigione messo a disposizione su internet.
Per quanto riguarda la componente qualitativa dei testi e dei disegni, non possiamo che fare un plauso a Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio che sono stati in grado di sfruttare il formato di Topolino senza alterare lo spirito di PK. I contenuti risultano essere straordinariamente maturi – considerando il tipo di pubblicazione di cui stiamo parlando – e le tavole riescono a mantenere un taglio dinamico nonostante le ridotte dimensioni della pagina. Sono state fatte scelte coraggiose, anche influenzate da sondaggi online, per rimodernare l’opera che negli anni ’90 era d’avanguardia, ma che oggi inizierebbe a risultare stantia. Tra le novità maggiormente in risalto troviamo nemici più feroci (almeno se paragonati ai tonti coolflame dell’epoca andata), una spalla cinica e severa che contrasta fortemente col bonario Uno e notifica costantemente la gravità della situazione, inediti veicoli che sembrano usciti da Tron e, soprattutto, un costume nuovo di zecca che ricorda non poco la sfortunata tutina blu elettrico del Superman di Dan Jurgens. Un’onorevole menzione va anche al Pk-Blaster in regalo con la rivista: altro non è che una versione aggiornata del vecchio Laser Kombat della GiG, ma funziona egregiamente e risulta divertente sia per grandi che per piccini. Se proprio vogliamo trovare difetti, è chiaro (e ufficialmente riconosciuto) che la pistola sia basata sull’arma d’ordinanza delle truppe evroniane, e il mimetizzarla coi colori di Paperinik ci lascia pensare che un alieno si sia infiltrato nella direzione di Topolino per attuare un losca propaganda e agevolare una futura invasione.
In conclusione, si tratta di un’opera ottima che saprà appagare tutti quegli appassionati sfegatati – PKers, in gergo – capaci di rievocare dal loro archivio mnemonico la copertina di ogni singola uscita di PK, mentre per tutti gli altri si pone come una gradevole alternativa alle solite storie infantili, e lascia ben sperare per future evoluzioni. Allo stesso tempo è importante notare che non sia prevista una nuova testata tutta dedicata al papero mascherato, ed eventuali nuove avventure saranno pubblicate esclusivamente sul settimanale di punta dei personaggi Disney. Questa operazione commerciale, più che risvegliare l’interesse del pubblico, parrebbe essere a tratti un “ricatto” atto a obbligare gli utenti di lunga data a convertirsi a Topolino per potersi dilettare con gli scontri del loro Paperinik preferito; ovviamente ci auguriamo di peccare di negatività e che le trame siano così acclamate tra i lettori odierni da meritarsi delle ristampe ad-hoc accessibili a tutti gli interessati.
– Walter Ferri –