Dopo aver recensito Hell Dawn London pochi giorni fa, torniamo su questo gioco di ruolo post apocalittico intervistandone l’amministratrice!
Solo pochi giorni fa abbiamo analizzato la superficie di un gioco di ruolo innovativo e visitato quale è Hell Dawn London. Ora addentriamoci nell’argomento intervistando Raika Scarito, proprietaria e responsabile di questo gdr play by chat. Raika collabora con Vincenzo Verduci, che abbiamo già avuto modo di leggere in una passata intervista, per la cura di questo gioco, con feedback positivi da tutti gli amanti di giochi di ruolo post apocalittici. Ma ora, terminate le presentazioni, leggiamo le parole della stessa amministratrice, che ringraziamo per aver risposto alle nostre domande.
Raccontaci, come è nata l’idea di Hell Dawn London? Avete avuto qualche ispirazione particolare?
Anni fa ho rilevato HdL (l’acronimo con cui chiamiamo il gdr) quando ancora era piuttosto giovane e indefinito come ambientazione, presentando un calderone di tematiche come il post-apocalittico, il futuristico hi-tech e il mistico vampiri vs. mannari. Inoltre, per vicissitudini varie, il progetto era prossimo alla chiusura in quanto vi era scarsa attività di gioco e ancor meno presenza di utenti online.
Per passione verso l’ambientazione survival-horror, e perché credevo nelle potenzialità del progetto, ho deciso di prendermene cura e così l’ho acquisito, cercando, nel tempo, innanzitutto di dare una precisa connotazione all’ambientazione (il post-apocalittico) e, non meno importante, di formare un gruppo master ben selezionato, istruito e organizzato, cosa che secondo me è il motore di una buona land.
Riguardo l’ambientazione attuale, per rispondere alla tua domanda, ci siamo ispirati a tutta una serie di film e romanzi della “subcultura nerd”, fra i quali “L’uomo del giorno dopo”, “Interceptor”, “S.T.A.L.K.E.R.”, “Doomsday” e altre storie che vi sfidiamo a riconoscere, quali tributi a dettagli di opere varie.
Siete ormai diventati dei maestri nello sviluppo e nella cura di giochi di ruolo online: quanto tempo e quali professionalità servono per costruire un play by chat che funzioni?
Questa domanda è molto interessante. Parlando strettamente di sviluppo, se si parte da zero ritengo servano circa 6 mesi per sviluppare l’interfaccia e il sito in sé e poi un periodo altrettanto lungo per testarlo prima di aprirlo al grande pubblico. Molto dipende, come tempistiche, da quante persone si hanno a disposizione per la stesura del codice di programmazione, della manualistica di gioco e la realizzazione della grafica web.
Oltre ai classici grafico, programmatore & redattore di manuali, ritengo indispensabili un master navigato che si dedichi a istruire e metter su il resto del corpo master e poi uno zoccolo duro di utenti iniziali, che sia al tempo stesso capace, ma anche cortese verso i nuovi.
Com’è il mercato dei play by chat ad oggi, secondo te c’è ancora spazio per nuove realtà come le vostre?
Il “mercato” dei play by chat, rispetto a una decina di anni fa, è senza dubbio saturo… questo è sotto gli occhi di tutti. Il fatto che ognuno, per un proprio sogno o anche solo per una ripicca temporanea, possa aprire un gdr sfruttando un open source, fraziona enormemente l’utenza. Non ne farei un dramma, però, sia perché il fenomeno degli open source crea una interessante concorrenza, sia perché i giochi “fatti male” alla lunga non li reputo in grado di danneggiare la categoria. Quanto alla saturazione del “mercato”, l’ideale sarebbe coinvolgere e attirare l’attenzione dei giocatori di ruolo che magari orbitano attualmente su altre forme, come il gioco dal vivo o quello da tavolo, per non parlare di chi è stanco dei soliti MMORPG.
Valutiamo ora qualche aspetto di HdL. Riuscite a coniugare bene l’impegno che avete anche con gli utenti di Lande di Shannara o avete due staff distinti?
L’unico “anello di congiunzione”, se così vogliamo chiamarlo, è Vincenzo. Il resto dello staff è composto da gente differente, quindi si tratta di staff distinti, che ovviamente hanno passioni, gusti e caratteristiche differenti.
Quali sono le maggiori difficoltà che incontrate nel gestire un pbc post apocalittico come il vostro?
Trovare il giusto compromesso. Se realizzi un vero post-apocalittico la difficoltà è così frustrante da rendere una land deserta (e ne abbiamo avuto diversi esempi pratici in questi ultimi anni). Se invece si mira ai numeri e si snatura il post-apocalittico, si deludono senza dubbio tutti i veri fan di questo genere, con il rischio di ritrovarsi con un’utenza molto superficiale e certamente meno affezionata.
Nella recensione abbiamo valutato un difetto, se così possiamo definirlo, di grafica non troppo leggera per gli utenti. Come mai questa scelta di colori così aggressiva?
Siamo consci di aver effettuato una scelta differente dal raccomandato abbinamento “sfondo chiaro-scritte scure”, ma per questo tipo di ambientazione ci affascinano molto le tinte noir. E il nero, senza dubbio, si accosta molto bene al rosso, com’è testimoniato dalle scelte di tantissime land dopo la nostra.
Abbiamo adottato nel tempo molti accorgimenti per facilitare la lettura, come nei master-screen o negli stratagemmi per evitare contrasti troppo snervanti… finora la grafica piace… ad ogni modo se un domani la maggior parte dell’utenza dovesse lamentare eccessiva pesantezza visiva, saremo pronti a fare le dovute modifiche.
Avete in programma qualche sorpresa da dedicare ai vostri utenti che possiamo rivelare ai nostri lettori?
Hell Dawn London ha una storia e un’ambientazione che si sviluppano strettamente in base agli eventi di gioco e alle quest, tanto che interi paragrafi della Guida sono il riassunto attuale dei recenti trascorsi on-game.
Vogliamo svelare ai vostri lettori, in anteprima, che nelle prossime settimane vi saranno nuovi spunti che condurranno senza dubbio a potenziali e ulteriori sconvolgimenti dello status attuale della città. Il come, lo decideranno gli utenti!
Un appassionato di play by chat post apocalittici deve scegliere a quale nuova realtà iscriversi, come lo convinceresti a venire su HdL?
Dicendogli che si tratta di una land aperta oramai da oltre cinque anni, in cui i master seguono i background dei vari personaggi per sviluppare storie più coinvolgenti, oltre al fatto non da poco che le scelte dei giocatori influenzano attivamente e costantemente lo sviluppo della storia e dell’ambientazione di tutto il gioco.
Essere protagonisti della storia, da noi, quindi è molto più di un banale modo di dire.
– Alessio Giaquinto –