Chi dice che solo il fantasy stuzzica la fantasia? Nel fantascientifico sogniamo oggetti e strumenti che forse non vedremo mai… Forse.
Dopo il mio articolo sulle spade classiche, armi bianche per eccellenza, affrontiamo un argomento ancora più coinvolgente per gli amanti della fantascienza: armi futuristiche e strumenti di battaglia dalle più celebri saghe cinematografiche.
Armi a distanza ravvicinata
Nel cinema
Nessuno di voi avrà certamente dimenticato (soprattutto leggendo le prime righe di questo articolo) le Spade Laser, leggendarie armi, tra i simboli della saga di Star Wars, che a breve rivedremo al cinema.
Com’è fatta: nell’impugnatura viene inserito un cristallo, estratto principalmente dalle miniere del pianeta Ilum, al cui interno è condensato, attraverso un campo di forza, un flusso di plasma riscaldato. Quest’ultimo, proiettato in forma di lama di pura energia, si estende a comando manuale per circa un metro. Il raggio distrugge qualsiasi materiale e può penetrare qualsiasi elemento solido ad eccezione di un’altra spada laser, o di un altro campo di forza. L’esempio che lo dimostra è ovviamente nello scontro tra Qui-Gon e Darth Maul, in cui i duellanti vengono interrotti da portali di energia che respingono le spade laser.
« Il cristallo è il cuore della lama.
Il cuore è il cristallo del Jedi.
Il Jedi è il cristallo della Forza.
La Forza è la lama del cuore.
Tutti sono interconnessi:
Il cristallo, la lama, il Jedi.
Voi siete uno. »
(Rito della costruzione della Spada laser)
Nella realtà
Al di fuori dello schermo, invece, la spada laser è solo una teoria, ma la continua ricerca ci permette di ben sperare: “Mikhail Lukin, professore di fisica al MIT e Vladan Vuletic, professore di fisica alla Harvard, sono riusciti a raccogliere i fotoni in modo da formare una molecola, uno stato della materia che è stata finora puramente teorico. E questa nuova forma di materia creata si comporterebbe come una vera e propria spada laser.” (fonte Huffington Post). Insomma, ho deciso di seguire questi due docenti su twitter per eventuali aggiornamenti!
Altre armi
Altro “aggeggio” interessante che ritroviamo nella trilogia di Iron Man è il Sonic Taser utilizzato da Obadiah Stane per paralizzare temporaneamente o uccidere. Nel primo film viene indicato come un’arma prodotta dalle Stark Industries, ma illegale perché particolarmente dannosa e con potenziali devastanti: usato a basse frequenze su chi non è protetto da speciali “tappi” alle orecchie, rende paralizzati per circa 15 minuti.
Sul sito dei Carabinieri troviamo applicazioni interessanti delle armi definite “non letali”, tra le quali anche quelle che utilizzano gli ultrasuoni, già in applicazione per scopi puramente difensivi. Infatti i “generatori di ultrasuoni, cioè dei suoni a frequenza ultrabassa […] se diretti contro una persona, causano disorientamento, vomito, ecc”. Queste armi vengono utilizzate anche dalle imbarcazioni per respingere l’attacco di pirati in alto mare.
Armi a lunga distanza
Nel cinema
Il blaster (Fulminatore), per ricollegarci alle armi della saga di Star Wars – certamente tra le più significative ad essere entrata nell’immaginario collettivo – funziona su principi diversi da quelli della Spada laser: un gas, il Tibanna, eccitato mediante l’introduzione di energia, viene trasformato in plasma e sparato ad una velocità superiore a quella della luce. Per quanto impossibile secondo lo stato attuale delle conoscenze (anche se recentemente è stato discusso il limite fisico alla velocità, introdotto con la Teoria della relatività speciale di Einstein), ricordiamoci che si tratta di fantascienza.
Nella realtà
Nonostante la Marina degli Stati Uniti abbia già cominciato a sperimentare armamenti laser (vedi video subito in basso), l’implementazione di questi particolari sistemi su armi piccole come pistole o fucili è ancora molto lontana: un raggio laser necessita di quantitativi di energia elevatissimi e lo stato di avanzamento ingegneristico ancora non permette lo sviluppo di strumenti del genere ma… non disperate, se non ci estinguiamo prima, le vedremo!
Difese
Nel cinema
Niente è più totale e rassicurante di uno scudo elettromagnetico che impedisce a qualsiasi cosa di raggiungerci. Proiettili, raggi laser o fidanzate arrabbiate stanno fuori. E così, decenni fa venne in mente di creare, almeno nei racconti di fantascienza, lo scudo deflettore che troviamo in Star Trek, ma anche nella saga di Star Wars. Ne sono stati ideati tanti tipi, che sfruttano le più varie teorie della fisica, dalle più concrete a quelle molto, molto meno.
Nella realtà
Dalle nostre parti invece (sulla Terra), di scudi così potenti non se ne vedono (e la vendetta delle mogli/fidanzate è infatti sempre inarrestabile). Qualcosa di simile lo troviamo in alcuni studi per ovviare ad una serie di problemi nel rientro a casa degli astronauti: per ridurre al minimo i rischi dell’impatto con l’atmosfera terrestre, si è pensato di sviluppare uno scudo elettromagnetico che circonderebbe le navette e sostituirebbe gli attuali scudi termici.
Dopo questa piccola disamina di armi futuristiche affascinanti – forse perché ora non raggiungibili – la domanda che dobbiamo porci è necessariamente una: quali vantaggi apporterà lo sviluppo dell’ingegneria bellica all’umanità? Siamo davvero certi di essere in grado di controllare tali strumenti, molto al di là della resistenza di noi umani, deboli nel corpo e troppo spesso anche nella mente?
“Stai facendo un casino, tu sei il futuro e al futuro non è permesso agire così”
P. S.: Commentando l’articolo con suggerimenti sulle vostre armi o oggetti futuristici preferiti, faremo un nuovo articolo con le vostre dritte!
– Alessio Giaquinto –