Wii – dovete ammetterlo – è stata una console che, nel bene e nel male, ha lasciato una sua impronta nel mercato dei videogames: ha regalato a noi appassionati di fantasy più di un ottimo prodotto (Xenoblade Chronicles vi dice qualcosa? Forse il miglior Gioco di Ruolo della scorsa generazione?), e chi è legato alle storiche serie Nintendo penso si sia ritenuto abbastanza soddisfatto dei titoli apparsi sulla bianca macchina giapponese. O no? Comunque, nel marasma di giochi pubblicati su Wii è probabile che vi sia sfuggito quello che, a conti fatti (se non consideriamo la Virtual Console con i suoi vecchi giochi NES e SNES), è l’unico videogame della serie Castlevania ad essere approdato su questa console: sto parlando di Castlevania Judgment, atipico esperimento di Konami che ha trasformato la celebre saga gotica da action/platform a picchiaduro. Già, niente esplorazioni di castelli o lotte contro gigantesche creature delle tenebre: o meglio, le lotte ci sono, ma sono battaglie tra i più famosi personaggi della serie. Konami ha tentato una strada difficile, resa ancora più impervia dal fatto che il 70%* dell’utenza Wii probabilmente non ha neanche mai sentito nominare “Castlevania”, la stessa utenza che nel corso degli anni ha fatto fuggire tante software house verso i più economicamente sicuri e omologati lidi di Microsoft e Sony. Quindi, cosa ne è uscito fuori?
Come ho già accennato, in Judgment è possibile selezionare tra i più popolari personaggi della serie, da far scendere in campo in scontri 1 contro 1 su arene a tema, nelle quali ci si può muovere non solo sui classici 2 assi (come in un qualsiasi Street Fighter, giusto per farvi capire), ma anche liberamente lungo l’area. Ciò chiaramente aggiunge una componente action agli incontri, grazie anche alla possibilità di utilizzare vari strumenti (sia offensivi che difensivi) che saranno dislocati nello stage.
Il sistema di combattimento è abbastanza semplice, ed offre la classica triade di opzioni dei controlli, ovvero Wiimote + Nunchuk, Classic Controller e pad del GameCube. Anche se la maggior parte degli appassionati, specialmente quelli di vecchia data, preferiranno sicuramente questi ultimi due, va comunque detto che l’implementazione del Telecomando Wii e del Nunchuk è piuttosto curata: non basta, infatti, scuotere il controller a casaccio, ma è necessaria anche la pressione di un determinato tasto, relativo alla mossa che si vuole eseguire (ce ne sono varie, dai classici colpi base da concatenare fino a quelli impossibili da parare); il Nunchuk, tramite lo stick, permetterà il movimento del nostro combattente, e con la pressione di Z potremo difenderci e schivare i colpi dell’avversario. Ogni personaggio ha, inoltre, una coreografica mossa speciale, che può essere attivata a patto che l’apposito indicatore sia pieno.
I protagonisti selezionabili nel gioco sono 14: Simon Belmont, Alucard, Maria Renard, Trevor Belmont, Eric Lecarde, Sypha Belnades, Grant Danasty, Carmilla, Cornell, Golem, Shanoa, Aeon, Morte e Dracula, ognuno con un proprio stile di combattimento completamente personalizzato, elemento che infonde ulteriore profondità al gioco, scongiurando del tutto il pericolo “combattenti fotocopia”, vera piaga di questo genere. Buona anche la quantità di modalità, devo dire, capaci di tenere impegnati per un discreto numero di ore: per quanto riguarda il single player, si spazia dalle classiche Arcade, Survival e Story Mode (nelle quali dovremo combattere contro diversi avversari in sequenza), ma va provata sicuramente anche la Castle Mode, una sorta di percorso formato da 30 stanze che ci poterà fino a scontrarci con Dracula. Sul fronte multigiocatore, invece, abbiamo la modalità 1 contro 1 (in locale) e il supporto dell’online (anche se probabilmente oggi non riuscirete più a giocare in rete, visto che Nintendo sta lentamente chiudendo i server dei prodotti appartenenti all’era pre-Wii U/3DS – ma, vista la qualità del vecchio servizio online, forse non è neanche un male).
Comunque, a mio avviso il punto di forza di Castelvania Judgment resta il design generale del gioco: gli stage, tutti a tema con i vari episodi della serie, sono quasi sempre molto ispirati, e la caratterizzazione stilistica dei personaggi è semplicemente eccellente, poiché curata da Takeshi Obata, autore giapponese che si è occupato dei disegni di quel piccolo capolavoro di Death Note. Se volessimo andare ad analizzare proprio la parte tecnica, però, i modelli poligonali dei combattenti non sono proprio il massimo, a causa di scelte cromatiche spesso discutibili e di una modellazione che doveva essere curata molto di più – e Wii ha dimostrato che, con una buona programmazione, era possibile tirare fuori dei prodotti che tecnicamente potevano competere senza problemi con molta roba apparsa su PS3/Xbox 360 (chi ha detto Super Mario Galaxy?). Per quanto concerne il comparto sonoro, invece, Judgment dà il meglio di sé grazie alle numerose versioni riarrangiate dei classici brani della serie, che non potranno non generare lacrimucce e ricordi di tanti bei momenti passati nei fan di Castlevania.
*dati ad minchiam ma, ne converrete, fin troppo plausibili.
Il Fantasy che potresti esserti perso: Castlevania Judgment
Mario Ferrentino
- Vi terrà impegnati per un bel po';
- Buon lavoro sotto il profilo sonoro;
- La mano di Takeshi Obata è inconfondibile;
- Uno sforzo in più sulla modellazione poligonale lo si poteva fare;
- La componente action degli scontri riduce al minimo il fattore tattico;