Sono già diversi anni che gli appassionati di videogames old-school sanno di potersi rivolgere a MIG nel caso dovessero avere voglia di tornare indietro nel tempo: è, infatti, dal 1998 che l’utente in questione si mette spesso e volentieri al lavoro su dei titoli fan-made gratuiti ispirati alla saga di Castlevania. E oggi parliamo proprio di un titolo del genere, ovvero Castlevania: The Lecarde Chronicles 2, sequel dell’omonimo titolo che MIG pubblicò nel 2013.
L’opera riprende a narrare le vicende esattamente dalla fine del precedente capitolo, mettendo l’utente nei panni di Efrain Lecarde, un Cavaliere della Chiesa. Il santo padre in persona darà al suo implacabile cacciatore una nuova missione: orrori senza nome, mostri e notti innaturalmente eterne sono state segnalate in alcune zone di Francia. Da qui prende piede un’avventura, anche questa scaricabile gratuitamente da qui, che porterà il nostro eroe a spasso per molte regione vere della Francia, dove dovrà fare i conti con alcuni gentiluomini locali tramutati in demoni e il loro sterminato esercito di gotiche aberrazioni. Le ispirazioni, lo noterete, variano da leggende, a fiabe e anche figure storiche della Francia del diciottesimo secolo.
Ovviamente i giocatori con qualche esperienza dei classici Castlevania, soprattutto Symphony of the Night, si troveranno immediatamente a loro agio grazie al sistema di armi primarie e secondarie ripreso direttamente dalla saga originale. In più, saranno felici di scoprire di alcuni ritorni: Douglas Rye (voce di Dracula in Portrait of Ruin e Curse of Darkness) doppia infatti il villain principale del gioco, e c’è pure la gradita presenza di Robert Belgrade, che riprende la voce di Alucard (Symphony of the Night), personaggio iconico che tornerà all’interno di questa storia.
Il comparto di novità introdotte da questo capitolo non ufficiale è piuttosto ricco.
Al posto del grande castello spettrale/transdimensionale/demoniaco/chipiùnehapiùnemetta, abbiamo una sorta di open world con molte location diverse divise in tre macro aree, ognuna con il suo villaggio e il suo ciclo giorno/notte che modifica di molto la presenza nemica, e di conseguenza la pericolosità di certe aree.
Le abilità speciali di Efrain sono anche una gradita novità, con la possibilità di passare rapidamente da incantesimi sacri a poteri oscuri presi dai Von Vitheim. Per finire, la soundtrack mischia abilmente vecchie tracce e nuove proposte.
Il feeling della serie c’è tutto: i mostri semplici e gli ostici boss, le mappe gotiche e le trappole infami, con tanto di un sano ritorno alla cara vecchia difficoltà dei giochi originali, fatta di morti per un salto sbagliato e punti di salvataggio distanti come l’eternità. L’esplorazione del vasto mondo bidimensionale di gioco procede piacevolmente spedita, intervallata da piccoli e grandi enigmi e dalla raccolta di oggetti e reliquie che sbloccano semplici passaggi o vere e proprie abilità aggiuntive che potenziano le capacità esplorative del nostro eroe.
Insomma, si tratta di un titolo consigliato vivamente ai fan della saga, che troveranno ad attenderli parecchie ore di divertimento, ma anche ai retrogamer e a chi, in generale, apprezza un gioco più lento rispetto alla frenesia a cui gli action e i platform moderni ci hanno abituato. In più, la diffusione che il gioco sta avendo dovrebbe dimostrare a Konami quanto gli amanti del franchise siano affezionati a un genere che se sfruttato a dovere, pur con tutte le limitazioni tecniche che lo scorrere impietoso del tempo gli fa mostrare, può divertire proprio come una volta.
Voi l’avete già provato? Cosa ne pensate?
–Simone Formicola–
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The Lecarde Chronicles 2: analizziamo questo fan game gratuito su Castlevania
Simone Formicola
- Il feeling del gioco è quello dei Castlevania originali;
- Si può scaricare gratuitamente;
- Gli enigmi a volte non sono chiari;
- La traduzione italiana lascia a desiderare;