Davide Scano, organizzatore delle Ruolimpiadi del Lucca Comics&Games. Come è nata l’idea di di implementare nel Lucca Comics questa interessante iniziativa?
Non sono stato io ad avere questa fantastica idea, ma Beniamino Sidoti che nel 1995 ha gettato le basi delle Ruolimpiadi secondo questo principio: le Ruolimpiadi erano un evento che permetteva alle persone che andavano a visitare Lucca Comics & Games di vivere in modo alternativo la ormai nota kermesse. Così si potevano incontrare altri amanti dei giochi di ruolo, provare con loro i propri giochi/avventure, fare nuove esperienze e non solo cercare di vincere. Questo è stato il filo conduttore che ha guidato me ed i miei predecessori fino ad oggi.
Io come attuale organizzatore in carica cerco di non snaturare il concetto di base che condivido a pieno e spesso mi trovo a collaborare con i vecchi organizzatori delle Ruolimpiadi per avere informazioni sulle precedenti edizioni o semplicemente per fare quattro chiacchiere per conoscere più a fondo la storia dell’evento. Quest’ultima cosa per me è molto importante perché sono convinto che senza conoscere la storia dell’evento io non sarei in grado di svilupparlo e farlo evolvere al meglio.
I più superficiali potrebbero dire che il gdr non rientra mai in logiche antagonist, e risultera una forzatura ingabbiarlo in un torneo a squadre, cosa mi dici in merito?
Concordo in parte con l’affermazione relativa al fatto che il gioco di ruolo e i tornei non vadano d’accordo. Per quanto riguarda le Ruolimpiadi la parola torneo è alquanto limitativa se non fuorviante visto il concetto di base (enunciato nella risposta precedente) su cui è strutturato. Esso non mira ad una forte competizione, per avere un’idea è come fare una partita di calcio fra amici, le due squadre giocano per vincere garantendo il massimo fair play e alla fine di tutto si ride e si scherza senza serbar rancore. Alle Ruolimpiadi accade lo stesso, ovvero viene giocata una partita con giocatori e master che non si conoscono e c’è il massimo rispetto di tutti. Si gioca al meglio delle nostre possibilità l’evento e alla fine di esso si continua a chiacchierare di giochi di ruolo, magari si va in giro tra gli stand o altro.
Quale è stata l’edizione delle Ruolimpiadi che ti ha maggiormente emozionato e di più?
L’edizione scorsa sicuramente rimarrà ben impressa nella mia mente, è stato il primo anno in cui mi sono occupato di organizzare l’evento (negli anni passati partecipavo come arbitro) e devo dire che è stato molto emozionante e mi ha dato grandi soddisfazioni vedere alla premiazione tutti i partecipanti felici e sorridenti. Mi attendono sicuramente altre “sfide“ , visto che nel 2015 le Ruolimpiadi compiranno 20 anni e starà a me commemorare l’evento. Ad ogni modo ogni edizione alla quale partecipo lascia un segno grande o piccolo, e questo vale anche per i miei collaboratori, spero che lo stesso valga per i partecipanti!
Le Ruolimpiadi sono non solo la possibilità di giocare di ruolo in una competizione, ma anche un’occasione per giovani autori di proporre nuovi Gdr? In che modo?
Ogni anno si presentano delle squadre che portano giochi di ruolo autoprodotti ma finora le Ruolimpiadi non sono state un trampolino di lancio per pubblicare/distribuire un nuovo gioco di ruolo.
Puoi dirci qualcosa in merito alla guest star dei gdr che quest’anno inaugurerà le Ruolimpiadi? Dopo Jason Bulmahn e Bruce Heard ci aspettiamo un grande nome!
Mi spiace ma per ora non so ancora chi sarà la guest star, ci stiamo ancora lavorando.
Quanto è vivo il mercato dei gdr in Italia e come l’hai visto evolversi in questi ultimi anni?
Ho potuto osservare che ogni anno vengono proposti sempre nuovi giochi ai giocatori italiani e questo mi fa pensare che il mercato sia sufficientemente vivo da permettere la distribuzione di nuovo materiale. Bisogna anche tener conto che negli ultimi anni grazie a varie serie tv, film ed altro il gioco di ruolo inizia ad essere conosciuto da un numero sempre più vasto di persone che non appartengono strettamente al “mondo nerd” e questo fenomeno secondo me potrebbe far aumentare il numero di appassionati e quindi far crescere il mercato.
Le cose che ho appena detto hanno sono del tutto soggettive e potrebbero non rispecchiare correttamente la situazione reale, purtroppo è difficile nel mondo dei giochi di ruolo riuscire a ottenere dati che ci permettano di vedere quanto il mercato stia crescendo e con esso il numero di giocatori ad esso correlato.
Pensi che ci si sia ben scardinati dal fortunato D&D edizione 3.5 con l’avvento di tanti nuovi gdr con approcci e modalità diverse o che la maggioranza dei giocatori nuovi e veterani tenda sempre al classico?
C’è da dire che alcuni giochi di ruolo classici sono degli evergreen che tutti più o meno hanno giocato almeno una volta e che spesso continuano a giocare, spesso sono quelli che portano i nuovi giocatori all’interno del mondo dei giochi di ruolo. Negli anni, i giochi “new school” sono riusciti a ritagliarsi uno spazio significativo tra i nuovi giocatori e i vecchi, ma nonostante questo ritengo che i classici attraggano sempre un maggio numero di persone.
Ringrazio Davide per la sua disponibilità e per le cose che ci ha raccontato in questa intervista e approfitto per darvi il link al Regolamento delle Ruolimpiadi 2014, da poco pubblicato sul sito ufficiale del Lucca Comics! Buona ruolata a tutti!