Sono passate ormai due settimane dall’uscita della serie Netflix basata sul videogame Castlevania, e immagino che ormai tutti gli appassionati della saga di Konami abbiano divorato i 4 episodi che compongono la prima stagione. È giunto dunque il momento di tirare le somme sui punti forti e sulle debolezze della produzione: eccovi quattro motivazioni per non perderla, e altrettante per dimenticarla!
Perché non perderla:
LE CITAZIONI
Inutile dire che, da buona serie basata su un videogioco, le citazioni alle controparti digitali si sprecano: la storia è infatti ambientata in Valacchia nel 1400, proprio come in Castlevania III: Dracula’s Curse, e i protagonisti sono tre dei quattro personaggi giocabili in questo titolo, ovvero Trevor Belmont, Sypha Belnades e Alucard. I più attenti, poi, avranno anche notato come la trama sia molto simile a quella delle vicende di Castlevania: Symphony of The Night, anche se riadattata alle esigenze televisive.
GLI SCONTRI
I combattimenti sono frenetici ed entusiasmanti, ben realizzati e stilisticamente simili a quanto ci si aspetterebbe da una serie ambientata nell’universo di Castlevania: l’abilità di Trevor con la frusta, quella di Alucard con la spada e le doti magiche di Sypha riescono a rievocare nella mente dei fan gli intensi combattimenti vissuti in Dracula’s Curse, ma con quel pizzico in più che solo una serie animata può dare.
LO SPLATTER
Le scene in cui i demoni attaccano gli umani sono indimenticabili: tanto sangue, tanta cattiveria e soprattutto tante budella, un must per gli estimatori dello splatter. Seppure le scene di questo tipo non siano molte, mi sono rimaste particolarmente impresse, e devo dire che hanno reso egregiamente la ferocia e la cattiveria delle armate demoniache inviate da Dracula.
LA COLONNA SONORA
Le musiche scelte per accompagnare l’azione e le vicende della narrazione sono tutte decisamente azzeccate, in linea con le melodie che siamo stati abituati ad ascoltare nei videogame, evocando un’atmosfera palpabile e pulsante, ed esaltando le scene a cui sono associate in modo magistrale.
Nella prossima pagina vi dico, invece, cosa secondo me non ha funzionato…