Quando si sente parlare di live action di una serie a fumetti, siano essi orientali od occidentali, si possono avere due reazioni ben distinte: una voglia incredibile di sfondare il muro con la propria testa oppure un’estasi mistica (che solitamente ricade nel punto uno dopo pochissimo).
Finita la premessa ironica, devo informarvi, nel caso non lo sappiate già, che da qualche tempo è stato annunciato l’arrivo di un nuovo film basato sull’universo de I Cavalieri dello Zodiaco (o Saint Seiya, se preferite il nome originale), nota opera di Masami Kurumada che ha accompagnato l’infanzia di molti di noi. Niente CGI questa volta: pare avremo a che fare con un live action, che dovrebbe concentrarsi (come sempre) sul primo arco narrativo, conosciuto come la Corsa alle Dodici Case – ma non sono stati rivelati troppi dettagli sulla trama. Ciò che colpisce di questa notizia, e allo stesso tempo incuriosisce e preoccupa, è il fatto che una produzione quasi interamente orientale voglia sbancare il botteghino di Hollywood: per tentare l’impresa hanno optato per un regista avvezzo a trattare adattamenti e a catturare l’attenzione del pubblico, e cioè Tomek Baginski, già noto per l’intro della trilogia dei videogiochi di The Witcher, il teaser trailer di Cyberpunk 2077 (altra attesa opera di CD Projekt RED), e il corto La Cattedrale.
Sul progetto si conosce poco altro, e invito tutti a non farsi prendere dall’hype o dalla depressione già da ora. L’opera è in cantiere da un paio di anni, e Toei Animation e A Really Good Film sembrano intenzionate a produrlo entrambe. Il budget non dovrebbe mancare e le buoni intenzioni potrebbero davvero portare ad un adattamento capace di soddisfare il palato occidentale.
Nonostante l’accoglienza sottotono del recente film in CGI, il franchise Saint Seiya continua ad attrarre tantissimo. Videogiochi, fumetti, anime e film continueranno a sbucare fuori nei prossimi anni e a cercare di attrarre nuovo pubblico in quel mondo bellissimo che noi già amiamo. L’Italia è enormemente privilegiata da questo punto di vista, grazie alla localizzazione dell’anime originale che, nonostante avesse lanciato alle ortiche la fedeltà, è riuscita a regalarci dialoghi che sono diventati iconici nella mente di ognuno di noi.
La speranza di ogni fan che si rispetti è che questo live action riesca se non altro a farci rivivere quei bellissimi momenti e a renderci partecipi del cosmo di Pegasus, Sirio, Andromeda, Crystal e Phoenix.
–Simone Maccapani–
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