È fisiologico: concluso il periodo di commenti su Star Wars: Gli Ultimi Jedi (ma si è davvero concluso?), sentiamo il bisogno di saperne di più su Solo: A Star Wars Story, il nuovo spin-off della saga di Lucas ambientato undici anni prima di Una Nuova Speranza. Dopo il periodo di notizie inquietanti (cambi di regia, preoccupazioni della Disney…), abbiamo potuto vedere il primo trailer qualche settimana fa, da cui sono emersi alcuni particolari interessanti, che nel corso degli ultimi giorni sono stati ulteriormente approfonditi dalla rete.
La faccia del giovane Han la conoscevamo già, ed è quella dell’attore Alden Ehrenreich, ma quello che ha colpito molti osservatori è la nave per eccellenza della saga, il Millennium Falcon. È innegabile: Disney ha stravolto molti personaggi della saga originale, ma se non altro credevo che non potesse cambiare il veicolo che rappresenta un po’ la saga, la famosa nave Corelliana che fece la rotta di Kessel in meno di 12 parsec. Mi sbagliavo.
Anni prima che Luke Skywalker salisse sul nostro ammasso di ferraglia preferito, il Falcon era apparentemente una nave di lusso: dalle immagini del trailer si intravedono pavimenti lucidati e interni da casinò di Las Vegas. Riflettendoci meglio, la cosa non ci dovrebbe stupire: la nave era inizialmente proprietà di Lando Calrissian, personaggio piuttosto ricco, che probabilmente non ha badato ha spese quando l’ha “arredata”.
D’altro canto Ehrenreich ha spiegato ad Entertainment Weekly che l’aspetto del Falcon è pensato per ingannare: è più sicuro attraversare la galassia in una nave che sembra un rottame, dice. Insomma, meglio essere sottovalutati, specie se si conducono affari illeciti. Questo potrebbe anche spiegare la pittura blu sull’esterno del Falcon, ma non un altro dettaglio ben visibile nel trailer: già, perché la forma della nave è proprio diversa.
La sua parte frontale ha sempre avuto due caratteristici “denti” separati, una scelta che ha sempre reso la nave piuttosto riconoscibile. Al contrario invece, in Solo il Falcon ha un muso triangolare, più allungato e senza alcuna fessura: che quella sia la famosa apertura centrale utilizzata per il collocamento di carichi?
Per quanto mi riguarda, sono dell’idea che il nuovo look della nave sia più che altro motivato dall’idea di vendere merchandising (qualcuno ha detto C3-PO col braccio rosso?): tuttavia, se questa esigenza commerciale riesce a essere giustificata saldamente nella trama del film, ben venga. Voi cosa ne pensate?
La pellicola, vi ricordo, sarà nei cinema italiani dal 23 maggio 2018.
–Daniele Gabrielli–
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