Non abbiamo ancora fatto in tempo a deporre le spade laser dopo le polemiche su Gli Ultimi Jedi, che già potremmo essere di fronte all’ennesimo dramma in casa Disney: secondo fonti anonime, infatti, l’azienda sarebbe terrorizzata dal fatto che lo spin-off Solo: A Star Wars Story possa rivelarsi in un flop clamoroso.
Ora, è sempre bene prendere con le pinze le dichiarazioni di queste cosiddette “fonti anonime”, per quanto vicine possano essere alla produzione del film, ma il problema non sarebbe da sottovalutare, viste le precedenti difficoltà della produzione, a partire dal licenziamento dei registi Phil Lord e Chris Miller (The Lego Movie e 21 Jump Street) in giugno, rimpiazzati da Ron Howard (Apollo 13 e A Beautiful Mind) a causa di divergenze creative con la Lucasfilm a poche settimane dalla conclusione delle riprese.
Se poi la situazione sia catastrofica come gli insider sembrerebbero suggerire è tutto da vedere, ma intanto le loro parole, rilasciate ai colleghi di ScreenGeek, danno i brividi: “Disney si prepara ad un flop del film su Han Solo: se già erano preoccupati prima di tutta la controversia su Gli Ultimi Jedi, ora stanno praticamente tirando una riga su Solo. L’attore principale, Alden Ehrenreich, non sa recitare e gli hanno dovuto affiancare un istruttore per i dialoghi in tutte le scene. Come se non bastasse, la sceneggiatura è ingestibile. Sarà un macello.”
E sapete qual è la parte peggiore? Che non è la prima volta in questo 2017 che abbiamo avuto notizie su Solo ben poco rassicuranti.
Il fatto che Ehrenreich necessitasse di un istruttore lo sappiamo da giugno, grazie a Hollywood Reporter, che sottolinea come questa pratica, sebbene non sia inusuale, di solito si avvii all’inizio della produzione, non a lavori quasi ultimati. Infatti, i vertici della Lucasfilm avevano chiesto agli allora registi Miller e Lord di assumere un istruttore di recitazione solo dopo aver visto la performance di Ehrenreich, apparentemente sotto gli standard accettabili per un personaggio leggendario come Han Solo.
Che poi la sceneggiatura sia, letteralmente, “unworkable” è invece una novità: da quel che ne sappiamo, infatti, il problema principale era proprio che Miller e Lord tendessero a non seguire la sceneggiatura scritta da Lawrence Kasdan (L’Impero Colpisce Ancora, Il Ritorno dello Jedi e Il Risveglio della Forza), preferendo improvvisare.
Sapevamo invece dei problemi con la qualità delle scene girate dai due registi, i quali, apparentemente, lavoravano troppo lentamente e filmavano troppo poco materiale, dando così agli editor pochissime opzioni tra cui scegliere per il montaggio finale. Per questo motivo – oppure per non creare un mostro di Frankenstein – entro ottobre Ron Howard avrebbe girato di nuovo quasi l’80% del film e col doppio del budget iniziale.
Ora, parliamoci chiaro: Solo sta passando difficoltà che avrebbero affossato qualsiasi produzione che non potesse contare sui big money della Disney. Già in condizioni ottimali sarebbe stato un film in cui tutto il peso sarebbe caduto sull’attore protagonista, messo nel difficilissimo ruolo di riproporci la spettacolare e amatissima performance di Harrison Ford: non metto in dubbio l’abilità di Ehrenreich, ma non si tratta esattamente di un compito semplice, e come tale lo avrebbero dovuto trattare fin dall’inizio. E a un soggetto difficile si aggiungono i problemi di comunicazione tra i vertici della Lucasfilm, gli sceneggiatori e i registi sul modo di lavorare, dei quali la presidente Kathleen Kennedy sarebbe dovuta essere a conoscenza fin da subito.
Questi infiniti cambiamenti in corso d’opera evidenziano, secondo me, la poca professionalità di chi oggi lavora su Star Wars, e di sicuro il tempo non gioca a favore di Howard: l’uscita di Solo, infatti, è prevista nelle sale a maggio 2018, e ancora non abbiamo nemmeno un trailer! Che cosa ci aspetta?
–Gloria Comandini–
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