Lo speciale di Illyon dedicato all’universo di Warcraft va alla scoperta della capitale dell’Orda: Orgrimmar!
Lok’tar ogar, lettori! Il nostro editoriale giunge finalmente alla scoperta di Orgrimmar, sede militare e politica dell’Orda. La città viene fondata alla fine della Terza Guerra da Thrall, il quale dedicò l’edificazione del nuovo insediamento al suo amico e mentore Orgrim Doomhammer, il precedente capo-guerra.
A seguito della lunga traversata dell’oceano che separa i Regni Orientali da Kalimdor, gli orchi guidati da Thrall si imbattono nelle tribù costiere di troll comandati da Vol’jin e nella fiera comunità tauren rappresentata da Cairne Bloodhoof: è con queste decide di sigillare un’alleanza morale che legherà gli orchi ai nuovi fratelli gettando così le basi dell’attuale fazione. Così nella neonata capitale vengono ospitati i nuovi amici dell’Orda per sopravvivere alle minacce
dell’inospitale Durotar, terra arida e circondata da stuoli di arpie e centauri.
Oggi Orgrimmar non è soltanto un importante fortezza militare, ma anche il più florido centro di scambi della zona: essa ospita numerose festività e gare annuali che rinfrancano lo spirito dei viaggiatori logori dalle mille traversate a cui sono costretti. A seguito dello sbarco dei goblin, per volontà di Garrosh Hellscream, la città è stata poi riprogettata secondo uno stile più guerresco unito a una più netta separazione dei quartieri – le cosiddette valli – con lo scopo di sottolineare dal punto di vista architettonico le differenze tra le culture che fondano l’odierna Orda. È stata inoltre aggiunta una postazione anti-aerea – composta da numerose torri sopraelevate e zeppelin – con lo scopo di contrastare eventuali incursioni dall’alto.
Ciò che tuttavia resta ancora oggi un mistero è come gli orchi riescano a sopportare la presenza degli oscuri ritualisti del Cleft of Shadow: essi sono i residui anacronistici dell’antica magia demoniaca utilizzata dal potente stregone Gul’Dan che fece dei pelleverde un’arma al servizio della Legione guidata da Archimonde. E benché si siano spesso dimostrati utili nella lotta contro i nemici dell’Orda, non tutti riescono ad accettare il loro ruolo all’interno della comunità proprio a causa del loro retaggio storico.
Gran parte delle risorse utilizzate all’interno della città provengono dai coloni delle Barrens e dalla foresta di Ashenvale, dove veloci manipoli di cavalcalupi sono costantemente impegnati nella difesa delle falegnamerie e delle miniere attaccate dalle frecce invisibili degli elfi della notte, preoccupati per l’enorme sfruttamento perpetrato ai danni della natura.
– Pasquale Palma –