Oggi, cari appassionati della saga di Lucas, andiamo a ripercorrere la storia di Darth Maul, una storia piuttosto travagliata sia se consideriamo il personaggio in sé, che se guardiamo il trattamento che ha ricevuto dalla produzione di Star Wars.
Apparso per la prima volta in Episodio I – La minaccia fantasma, Maul si è ritagliato immediatamente un posto nell’immaginario dei fan e nei loro cuori. Per quanto riguarda l’aspetto cinematografico, il personaggio è ricordato per essere stato il primo combattente a non utilizzare una classica spada laser, preferendone una a doppia lama che ne è poi diventata il simbolo. Il suo stile di combattimento è caratterizzato da movimenti ampi, atletici e coreografici, ben lontani da quelli dei duelli della trilogia classica: peccato che Obi-Wan non ci impieghi molto per tranciarlo in due, e che i fan abbiano poi dovuto attendere più di 10 anni per poterlo rivedere sullo schermo, segno di quella che a mio avviso è stata gestione errata del personaggio da parte di Lucasfilm.
Ma alla fine cosa sappiamo di Maul? Egli nasce e cresce su Dathomir sotto la supervisione di Madre Talzin e Darth Sidious, entrambi intenzionati a farne una potente arma per il Lato Oscuro, sebbene con l’idea di sfruttarlo in maniera profondamente diversa.
Sidious prende con sé il piccolo zabrak per addestrarlo, ma la sua sete di sangue si rivela un bel problema per il primo, che deve frequentemente trovare delle prede che possano distogliere i pensieri del suo apprendista dalla vendetta contro gli Jedi: il timore del signore dei Sith è che Maul possa farsi scoprire prima che i tempi siano maturi, quindi non esita a minacciarlo spesso e rimproverarlo a causa della sua mancanza di pazienza.
Durante gli eventi di Episodio I, Maul agisce come agente di Sidious e supervisiona il piano dell’invasione di Naboo: non ci sono particolari motivi per ritenere che conoscesse i piani del suo maestro, e neanche che sapesse del doppio gioco da lui orchestrato a danno della Repubblica. Dunque rintraccia la regina Amidala su Tatooine e rivela la sua identità a Qui-Gon Jinn che, sopravvissuto, non esita a far rapporto al Tempio Jedi. A questo punto Maul torna a concentrarsi su Naboo, in attesa del ritorno della regina. Durante la battaglia per il pianeta, il Sith ingaggia un duello con Qui-Gon e il suo apprendista Obi-Wan: nello scontro riesce a uccidere il maestro, ma viene abbattuto dal padawan, che lo lascia cadere nel vuoto.
Attraverso la serie animata The Clone Wars, però, scopriamo che lo scontro non gli è fatale: usando la Forza per arrestare la caduta, si infila in un condotto, e quel che rimane di lui finisce sul pianeta discarica di Lotho Minor. Una volta lì, Maul inizia a costruirsi delle gambe da ragno che gli permettono di muoversi all’interno delle caverne di rifiuti e, pazzo di rabbia e di dolore, resta in attesa di potersi vendicare di Obi-Wan.
Diversi anni dopo, durante la Guerra dei Cloni, suo fratello Savage Opress riesce a trovarlo e a riportarlo su Dathomir, dove Madre Talzin gli costruisce delle gambe cibernetiche con la magia del Lato Oscuro. L’incantesimo rimette insieme anche i pezzi della sua mente, ormai troppo contorta, e gli dona nuovamente la sua identità di Sith: da quel momento Maul si autonomina maestro e prende suo fratello come apprendista. Insieme cominciano la loro caccia a Obi-Wan, e in diverse occasioni riescono a braccarlo, senza mai però riuscire a sconfiggerlo.
Un punto di svolta la storia ce l’ha nel momento in cui Maul incontra il mandaloriano Pre Vizsla e il suo gruppo di ribelli: con lui escogita un piano per ottenere il comando di Mandalore e tendere una trappola a Obi-Wan sfruttando la Duchessa Satine, donna che il Jedi ha sempre amato e acerrima nemica di Pre Vizsla. Destabilizzando e poi detronizzando Satine, però, Pre Vizsla prende il comando di Mandalore e sembra pronto a disfarsi di Maul e Savage Opress, ma lo zabrak, astuto conoscitore dell’onore mandaloriano, sfida il nuovo sovrano del pianeta a uno scontro all’ultimo sangue, a seguito del quale acquisisce sia il controllo di Mandalore che della Darksaber (la spada laser di colore nero, costruita dall’unico mandaloriano ad esser mai diventato Jedi), preparando poi la sua trappola per Obi-Wan.
Attirata la sua preda in trappola, Maul uccide Satine davanti agli occhi del Jedi e lo imprigiona, pregustando la vendetta che gli infliggerà per gli anni a venire. Sfortunatamente per lui, però, Obi-Wan riesce a fuggire e a raccontare al Cancelliere Palpatine cosa gli sia successo. Vedendo in Maul non più un alleato ma una minaccia, Darth Sidious decide di sistemare la situazione raggiungendo il suo ex apprendista: con facilità soverchia Maul e Savage Opress, e dopo aver ucciso il secondo raggira il primo affinché lo conduca da Madre Talzin. Rimasto solo, Maul perde anche Mandalore per mano della padawan di Anakin Skywalker, Ahsoka Tano, e si trova a vagare per la galassia, meditando nuovamente vendetta.
Recentemente, nel finale del film Solo: A Star Wars Story, Maul appare rapidamente in quello che sembra solo un cameo, vestendo i panni del capo del sindacato criminale Alba Cremisi, ma a oggi non è (ancora?) noto come abbia perso quell’importante status e quali fossero i suoi scopi.
La conclusione della sua storia, comunque, la vediamo nella serie tv Star Wars: Rebels: qui, attraverso il giovane Jedi Ezra Bridger, riesce a scoprire la posizione di Obi-Wan e, guidato dalla sete ancora viva di vendetta, si confronta con il suo nemico. Obi-Wan, percepito un possibile interesse del Sith nei confronti di Luke Skywalker, accetta di scontrarsi con lui per proteggerlo, e pone velocemente fine alle sue sofferenze. L’ex signore dei Sith accetta la sua morte dopo essersi fatto promettere da Obi-Wan che Luke lo vendicherà di ciò che gli ha fatto l’Imperatore.
Insomma, come avrete visto e letto, la storia di Darth Maul è concentrata davvero in pochi punti. Il momento migliore per farsi un’idea del personaggio è durante la Guerra dei Cloni, ma il mio augurio è che la sua apparizione in Solo possa indicare l’intenzione di Lucasfilm di ripescarlo in qualche modo, magari approfondendo la storia precedente a Episodio I.
Voi che dite? Vi piacerebbe rivederlo protagonista magari della nuova serie tv live action?
–Simone Maccapani–
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