È vero che ormai lo stereotipo del “nerd” e giocatore di ruolo con gli occhialoni a fondo di bottiglia, le bretelle e gli amici dall’equivalente corredo è superato da molto, e lo si usa anzi spesso come espediente comico e autoironico (un esempio ne è la sigla della nuova campagna di Critical Role) poiché fa parte dell’immaginario di un’epoca in cui non eravamo abituati a scoprire che star del calibro di Wil Wheaton, Joe Manganiello o Vin Diesel fossero appassionate quanto noi, come sommo esempio, di Dungeons & Dragons.
Sono tanti, però, i VIP di cui ancora possiamo stupirci nello scoprirli ferventissimi giocatori perché “non sembravano i tipi” o semplicemente perché non ci abbiamo mai pensato. Ecco alcuni esempi che potrebbero sorprendervi!
Elon Musk
Proprio lui, l’uomo che pochi giorni giorni fa ha lanciato metaforicamente l’umanità in una nuova era dell’esplorazione spaziale inviando fisicamente la sua auto nello spazio con lo scopo di metterla in orbita intorno a Marte, stimolando la fiorente industria aerospaziale privata a perseguire l’obiettivo di estendere la presenza umana su (almeno) un altro pianeta.
Ok, che sia un grandissimo geek non è in dubbio (il suddetto lancio presenta una serie di chicche nascoste, riferimenti a Douglas Adams e Isaac Asimov), ma potreste non sapere che Elon quasi costringeva i suoi amici a giocare a D&D quando era ancora un adolescente sulla via della grandezza.
Mark Tremonti (e moltissimi altri musicisti)
Il celebre primo chitarrista dei Creed e, più di recente, dei Creed-con-il-cantante-diverso – pardon, degli Alter Bridge, spicca tra i moltissimi musicisti che più o meno spesso si dilettano con una sana rollata di dadi, data la sua partecipazione al volume 30 Years of Adventure, che celebrava ufficialmente e in grande stile i tre decenni di vita del gioco fantasy di maggiore successo al mondo. Tremonti ha vissuto l’opportunità al fianco di molti altri nomi di fama globale come Stephen Colbert, Tom DeSanto, e i sovracitati Wheaton e Diesel (autore della prefazione).
Gli altri “bardi” che hanno deciso di provare anche altre classi tramite il gioco di ruolo? Tantissimi. Da Marilyn Manson (lo racconta in The Long Road out of Hell) a Moby, da Tom Morello (RATM, Audioslave) a Rivers Cuomo (Weezer), e ancora Alice Cooper, i Thrice, i My Chemical Romance (questi ultimi due gruppi sono soliti giocare quando si trovano in tour insieme). Pensate che Varg Vikernes, il fondatore del celebre (per altro, diciamo) progetto musicale Burzum, ha persino creato il suo gioco di ruolo, Myfarog, che però vi sconsiglio altamente sia per tematiche che per meccaniche.
Matt Groening, David X. Cohen, Pendleton Ward e Trey Parker
Le menti dietro I Simpson, Futurama, Adventure Time e South Park hanno spesso lasciato intendere di avere qualcosa a che fare con D&D con riferimenti occasionali e puntate dedicate (nel caso de I Simpson e di South Park) all’attività del gioco di ruolo, o mostrando un mondo soffuso in ogni modo possibile degli elementi classici del gioco (Adventure Time). Futurama personalmente “domina” sotto questo punto di vista in quanto, oltre ad aver dedicato l’intero film Il Gioco di Bender a una parodia di moltissimi aspetti iconici del gioco di ruolo fantasy, ha anche coinvolto Gary Gygax, il co-creatore di D&D, in una delle puntate nel ruolo di… se stesso (il film di cui sopra è stato scritto proprio in suo onore dopo la sua morte, nel marzo del 2008)!
Pendleton Ward ha però avuto l’onore di interagire direttamente con i prodotti Wizards, in quanto co-autore dell’avventura Tomb of Annihilation di recente pubblicazione.
Ci sono moltissime altre celebrità che è più o meno difficile immaginare sedute al tavolo a lanciare dadi e inveire contro il fato (scrittori, attori, sceneggiatori, registi, atleti…): chi sono i vostri preferiti, o quali sospettate essere giocatori ma di cui non avete conferma?
–Nicola de Marco–
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