Pensavate sul serio che l’autore fantasy più prolifico del momento, Brandon Sanderson, si sarebbe limitato a occuparsi solo di tre saghe (Le Cronache della Folgoluce, i sequel di Mistborn e il ciclo iniziato con Il Ritmatista) e di innumerevoli progetti secondari, senza iniziarne uno completamente nuovo?
Ecco, io pensavo seriamente che avremmo visto la fine dell’infinita capacità di scrittura di quest’uomo, ma a quanto pare mi devo ricredere, poiché è appena stato annunciato ufficialmente il primo libro della sua nuova saga: Skyward.
Come Steelheart e i suoi seguiti su supereroi post-apocalittici, anche quest’opera dovrebbe essere uno young adult, ma finalmente vedremo Sanderson esplorare un genere a cui, fino ad oggi, si era approcciato solo di sfuggita: la sci-fi. Ma, come al solito, il fantasy c’entra moltissimo nelle origini delle opere di questo autore, poiché la trama di Skyward è ispirata a un genere di racconto fantastico che Sanderson ammette di amare molto: le storie di ragazzi che imparano a volare a cavallo di draghi. Tuttavia, il nostro Brandon non ha mai scritto una storia del genere, poiché avrebbe saputo troppo di “già visto”, dato che l’argomento era stato trattato molto (se bene o male, di questo possiamo discuterne) da tantissimi autori fantasy: dal vecchio ciclo dei Dragonieri di Pern di Anne McCaffrey, fino ai recenti Eragon di Christopher Paolini e Dragon Trainer della DreamWorks.
Ma la scintilla, apparentemente, è nata dall’idea di unire questo genere tutto fantasy a una delle più grezze fantasie sessuali (o militari, che è la stessa cosa) americane: le scuole di aviazione alla Top Gun. Ora, normalmente io avrei già mandato un comune autore a quel paese, perché c’è un limite al trash che posso sopportare, ma qui parliamo del dannatissimo Brandon Sanderson, quindi vediamo la sua idea di mashup: niente più “un ragazzo e il suo drago”, perché Skyward avrà come protagonisti “una ragazza e la sua astronave”!
Con questo pensiero, Sanderson ha iniziato a scrivere: i pochi sopravvissuti della razza umana, sconfitti e decimati, sono rimasti intrappolati in un pianeta costantemente attaccato da misteriose navi aliene. Una ragazzina umana, Spensa, scopre i resti di un’antica astronave e si rende conto di poter coronare il sogno di una vita: diventare una pilota ed essere ammessa all’accademia di aviazione. Ma la strada non sarà facile: dovrà riparare la nave, entrare nella scuola e, soprattutto, convincere lo strano velivolo ad aiutarla. Perché sì, a quanto pare quest’astronave ha un’anima, e vuole dire la sua.
Improvvisamente quell’idea così trash sembra quasi avere senso, vero? Ora, non abbiamo molte altre informazioni su Skyward, ma sappiamo per certo che quest’opera non apparterrà alla continuity del Cosmoverso (Mistborn, Le Cronache della Folgoluce, Elantris e Warbreaker), né a quella della saga dei Reckoners (Steelheart, Firefight e Calamity), bensì farà parte di una continuity tutta nuova e di cui Sanderson non vuole ancora parlare.
La data di uscita, il 6 novembre 2018, sembra lontana, ma chi è abituato alla lunga attesa dello zio Martin non avrà problemi a lasciar passare questo annetto. Anche perché il prologo è già disponibile su Gollancz: buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate!
–Gloria Comandini–
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