Oggi parliamo di Legion – L’esercito di Talon, quarto capitolo dell’omonima saga dell’autrice Julie Kagawa, edita in Italia da HarperCollins. Il tragico finale di Soldier, il terzo romanzo dedicato alle gesta dei nostri draghi ribelli, ci aveva lasciati con Garret, il “Soldato Perfetto”, in bilico tra la vita e la morte.
La narrazione riparte appunto dalla distesa sabbiosa, mentre il soldato viene soccorso da Ember e Riley. Quest’ultimo dona il suo sangue al rivale in amore salvandogli la vita, e dimostrando di non essere un rettile insensibile come tutti credevano. Devo dire subito che le dinamiche della “trasfusione” sono alquanto anomale e insensate: Riley si procura un taglio lungo il braccio facendo sgorgare sangue a fiotti senza alcun motivo apparente, prima di effettuare la normale procedura di donazione del sangue. Comunque il soldato riesce a spuntarla grazie al sacrificio del drago blu, ma avere sangue di una creatura “magica” che scorre nelle vene non si rivela un contrattempo facile da gestire. Garret guarisce con rapidità “sovrumana”: le ferite, che dovevano essere letali si rimarginano in pochi giorni permettendogli di intraprendere il viaggio verso la base operativa di Talon, insieme a tutti i suoi compagni.
Anche Talon sta per entrare in azione. I cloni creati dalla multinazionale e capitanati da Dante, il fratello gemello di Ember, sono ormai operativi e hanno già raso al suolo un intero villaggio. Talon attende “la notte di zanne e di fuoco” per compiere l’atto finale, ovvero sterminare senza pietà tutti i suoi nemici. Ember gioca un ruolo fondamentale per l’organizzazione, e infatti in questo capitolo si scopre di più sul passato di entrambi i gemelli e l’orribile verità che si nasconde dietro i progetti dell’Anziano Wyrm.
Così come accadde nel terzo volume, anche in Legion gli avvenimenti significativi si svolgono alla fine, ma l’autrice riesce comunque a mantenere viva la curiosità del lettore spargendo per tutto il romanzo piccole pillole informative. Diversi, poi, sono gli scontri più o meno sanguinosi che vedono le due fazioni contrapposte battersi per la sopravvivenza e la vittoria.
Personalmente credo che sarebbe stato meglio accorpare gli eventi narrati in Soldier e Legion in un unico volume. Anche questo capitolo, infatti, presenta dei punti morti e alcune fasi di stallo tra le vicende del terzo e il quinto romanzo della saga, e non posso di certo dire di esserne entusiasta.
L’elemento che sicuramente caratterizza lo stile della Kagawa è il cambio repentino di punti di vista. Come abbiamo avuto modo di vedere in passato, la storia si svolge alternandosi tra i personaggi principali. In questo volume, però, l’autrice tende a soffermarsi troppo sullo stato d’animo e sui dilemmi interiori dei protagonisti, costringendo il lettore a rivivere molto spesso la stessa scena. La forma, fortunatamente, risulta comunque scorrevole e piacevole, un dialogo sempre diretto contornato da scene d’azione descritte in maniera semplice ed immediata.
Ho trovato abbastanza deludente, invece, l’evolversi di alcune vicende e dei personaggi. Attendevo con ansia la comparsa dell’Anziano Wyrm, e mi sarei aspettata sicuramente qualcosa di più di un capo psicopatico e borioso. Anche la cecità e la testardaggine di Dante, che avevo descritto come uno degli antagonisti più interessanti, mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Per non parlare poi del triangolo amoroso tra Ember, Garret e Riley. In Soldier, il drago rosso sceglie di donare il suo cuore al soldato ignorando ogni regola umana e inumana del buonsenso. Riley, d’altro canto, decide comunque di restare al suo fianco e di aspettare (ma aspettare cosa? Cosa!?) che Ember rinsavisca e che ritorni così dal suo compagno di vita. In Legion, invece, il rapporto tra i due draghi disertori viene completamente reciso. Un vero colpo al cuore per quelli come me che avevano tentato di seguire il sottilissimo filo conduttore che sembrava voler far evolvere in tutt’altra direzione questa storia d’amore. Personalmente non amo i triangoli amorosi, ma devo ammettere che la scelta di Ember mi ha sempre regalato quel pizzico di eccitazione e curiosità che mi spingevano a leggere ogni capitolo tutto d’un fiato.
Non voglio svelarvi di più. Attenderò il quinto e ultimo capitolo con trepidazione e con la speranza di poter leggere un finale degno di nota. La vostra squamosa ribelle vi saluta e ricordate, “I draghi sono tra noi.”
–Ilaria Marino–
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Legion – L’esercito di Talon di Julie Kagawa – Recensione
Ilaria Marino
- I dialoghi sono diretti e interessanti;
- I momenti d'azione sono ben raccontati;
- L’autrice riesce a mantenere viva la curiosità del lettore;
- Si ha l'impressione che si tratti di un romanzo di riempimento;
- Gli eventi più interessanti sono concentrati solo alla fine;
- Qualche punto morto di troppo;
- Deludente l’evolversi di alcune vicende;