Amici, oggi parliamo di Soldier – I segreti di Talon, terzo capitolo dell’omonima saga scritta dall’autrice Julie Kagawa ed edita da HarperCollinsItalia. La narrazione di questo nuovo volume riprende esattamente dove ci aveva lasciati l’intricato finale di Rogue, con Ember, Riley e Wes ancora in fuga mentre cercano disperatamente un modo per distruggere l’organizzazione e salvare i draghi di tutto il mondo.
L’opera, nonostante da subito dia l’impressione di essere un libro di riempimento dove la maggior parte degli eventi significativi si svolgono alla fine, ha superato le mie aspettative, in quanto la Kagawa ha inserito diversi elementi fondamentali e alcune piccole pillole che mantengono viva la curiosità del lettore fino all’ultima pagina. L’avventura è carica di azione, in un susseguirsi di battaglie, sangue e colpi di scena in cui sembra quasi che l’autrice stia crescendo insieme ai suoi romanzi e ai suoi personaggi, ormai non più ragazzini sopraffatti dai sentimenti ma adulti consapevoli dei pericoli che corrono. Sono rimasta positivamente colpita dalla crescita della protagonista, che avevo molto criticato nella precedente recensione per i suoi modi avventati. In questo capitolo Ember ci sorprende con la sua calma e la sua determinazione e, nonostante sia sconvolta dalla serie di eventi e dalle morti che l’hanno segnata nel corso del tempo, riesce a domare il suo drago nei momenti critici e pensare con lucidità anche davanti alle situazioni più drammatiche.
«Mi stropicciai gli occhi, senza guardare Riley, mentre il risentimento e la rabbia ribollivano ancora nel petto. Non sapevo se fosse la frustrazione del drago o il groviglio delle mie emozioni, ma di colpo mi sentii molto sola.»
Elemento caratteristico dello stile della Kagawa è il cambio repentino di punti di vista: viviamo il romanzo altalenandoci tra i pensieri di Ember, Riley, Garret e… Dante, il fratello gemello di Ember, fedele a Talon. Nel primo romanzo era in grado di affascinare molto, forse per l’alone di mistero che lo caratterizzava: questo alone si dissolve però come una nuvola di fumo tra le pagine di Soldier, e Dante diventa uno dei personaggi più controversi di tutta la saga. Consapevole degli orrori da lui stesso perpetrati, continua per la sua strada solo ed esclusivamente grazie alla sua fede cieca nei confronti dell’organizzazione.
Un altro personaggio da tenere d’occhio è sicuramente Garret. Il “soldato perfetto”, al contrario di Dante, in passato lasciava il lettore abbastanza indifferente. In questo capitolo, invece, sorprende con la sua maturità e il suo gran cuore. In passato sembrava troppo perfetto, a tratti irritante, ma ora, abbandonata la facciata da “principe azzurro guerriero”, si è rivelato un uomo davvero sensibile e coraggioso. Un punto in più per lui, dunque.
«Era grazie a lei se mi trovavo lì adesso, a rischiare la vita per proteggere le creature che un tempo volevo portare all’estinzione. Perché un drago aveva risparmiato la vita a un soldato di San Giorgio e tutto era cambiato.»
Il personaggio di Riley sembra invece vivere in uno stato confusionale. Accecato dall’amore per la ragazza dai capelli rossi, non fa altro che pensare ad Ember e, a parte i moti di rabbia rivolti al soldato, perde un po’ di smalto e di fascino quando cerca di comportarsi in maniera più “umana”. La verità è che Riley (Cobalt) viene presentato come un ribelle, e ad attrarre è proprio quel suo essere istintivo, molto lontano dall’essere umano.
A mio avviso sarebbe stato possibile comprimere gli eventi narrati in Soldier e inserirli direttamente in Rogue: la maggior parte del libro sembra rimanere fissa in una fase di stallo che dovrebbe intercorrere tra il secondo e il quarto romanzo della saga che, tra l’altro, non sarà l’ultimo, visto che è stato annunciato che Talon terminerà nel 2018, con un quinto capitolo.
«Lei non si mosse e non rispose, ma io sentii sulla schiena il suo sguardo persistente, da predatore, finché non lasciai la stanza e la porta si richiuse dietro di me.»
In definitiva ho apprezzato comunque ancora una volta lo stile della Kagawa: i dialoghi sono sempre diretti e accattivanti, e le scene d’azione sono descritte in maniera tale da permettere al lettore di catapultarsi all’interno del romanzo senza tanti giri di parole. Le ambientazioni sono molto suggestive e inquietanti, e gli oscuri risvolti e i segreti di Talon sono accennati in modo da lasciare una suspense che ben si addice al modo di raccontare la storia che ha l’autrice.
–Ilaria Marino–
‘Soldier – I segreti di Talon’ di Julie Kagawa – Recensione
Ilaria Marino
- C'è finalmente una crescita dei personaggi;
- La scrittura è accattivante;
- Non mancano tanti momenti di azione e di suspense;
- Interessanti i colpi di scena;
- In pratica è un romanzo di riempimento;
- L'umanizzazione di Riley stona molto;
- Gli eventi più interessanti sono concentrati solo alla fine;