“Ero un drago; non era previsto che provassi quei sentimenti.” – Ember
Amici, conoscete Talon, di Julie Kagawa? Si tratta del primo romanzo di una saga fantasy che sta riscuotendo discreto successo in tutto il mondo, edito in Italia da Harlequin Mondadori, e di cui oggi vi parlerò.
In questo libro la protagonista, Ember, un drago, viene catapultata nel mondo umano dove si ritrova a fronteggiare ostacoli insormontabili e prendere diverse decisioni che le sconvolgeranno la vita. L’amore svela molti segreti, e la ragazza dovrà scegliere se seguire il suo cuore, abbracciando sentimenti mai provati, oppure attenersi alle rigide regole imposte da Talon, un’organizzazione che opera nell’ombra, composta da una stretta gerarchia con a capo “l’anziano Wyrm”. Talon è una società che governa i draghi in tutto il mondo, e nella quale ognuna di queste creature ha un compito preciso. I cuccioli vengono istruiti fin dalla nascita e possiedono una speciale abilità, ovvero quella di cambiare forma, che si rivela di fondamentale importanza per nascondere al mondo la loro esistenza e confondersi con la massa senza destare sospetti.
Dopo quindici anni trascorsi lontano dalla civiltà, con suo fratello Dante come unica spalla, Ember passa alla seconda fase del suo addestramento: Osservare. Socializzare. Integrarsi. Trasferitasi a Crescent Bay, con un passato fittizio alle spalle, inizia la sua estate da umana appassionandosi al surf, che scopre essere la cosa più vicina al volare, ovvero ciò che ama di più ma che le viene impedito per ovvi motivi. La protagonista viene descritta come una ragazza esile, dai capelli rosso fuoco e gli occhi di uno scintillante color smeraldo. Un cliché che, a mio parere, poteva essere facilmente evitato donando alla giovane un aspetto che richiamasse maggiormente le sue reali fattezze rettiliane. Al contrario, la sua personalità colpisce immediatamente per l’esuberanza e l’incoscienza tipiche di ogni teenager e che ben si sposano con l’immaginario temperamento di un cucciolo di drago.
Con uno stile semplice e diretto, Julie Kagawa riesce a coinvolgere il lettore, che non può far a meno di immedesimarsi nella protagonista o nella sua controparte maschile. La narrazione di fatto è in prima persona e viene alternata ripetutamente tra Ember Hill e Garret Xavier Sebastian, soprannominato Soldato Perfetto dell’Ordine di San Giorgio. L’Ordine di San Giorgio, come si può facilmente intuire, è una milizia armata che ha il compito di scovare e sterminare i draghi.
“I draghi sono il male”; questo era ciò che veniva inculcato a tutti i soldati dell’Ordine di San Giorgio. “Sono demoni, Wyrm del diavolo. Il loro scopo principale è ridurre in schiavitù il genere umano e noi siamo i soli che possono mettersi fra loro e i poveri ignari.” – Garret
A Garret viene affidata la missione di integrarsi a Crescent Bay e trovare il dormiente che è stato infiltrato da Talon tra gli umani. Il Soldato, però, rimane folgorato dalla ragazza dai capelli rossi: tra loro nasce così una storia d’amore ricca di contraddizioni e bugie. A complicare maggiormente le cose c’è la comparsa di Riley, l’affascinante disertore di Talon che rivelerà ad Ember verità scomode, mettendo lei e Dante davanti ad una realtà che stravolgerà il corso degli eventi. Tuttavia, la cosa più sconvolgente per Ember sarà scoprire la forza dei sentimenti: i draghi vengono descritti come degli esseri mostruosi, freddi e calcolatori, incapaci di provare qualsiasi emozione, ma lei è diversa.
“Ovviamente io non comprendevo quell’attrazione, non capivo come ci si potesse sentire tanto legati a qualcun altro. Pensai che fosse una cosa tipica degli umani e non me preoccupai. Eppure Garret aveva qualcosa… di strano.” – Ember
La giovane dormiente, infatti, verrà presto etichettata come “diversa”, “troppo curiosa”, e di conseguenza le verrà imposto uno stretto regime al fine di educarla e piegare completamente la sua volontà all’organizzazione. L’opposto, invece, accadrà a suo fratello, che sembra indolente di fronte alle ingiustizie che Ember è costretta a sopportare. Infatti, Dante, riuscirà ad amalgamarsi al meglio tra gli esseri umani e verrà completamente sopraffatto dalle regole di Talon, tanto da diventare irriconoscibile perfino agli occhi della sua gemella.
Personalmente avrei preferito vedere una maggior cura nel descrivere e introdurre nel romanzo il personaggio di Dante Hill, magari assistere ad un suo sviluppo imprevisto e un maggior coinvolgimento nella storia. Spero comunque di leggere qualcosa in più sul suo conto nel prossimo volume, Rogue, disponibile da maggio in America ma ancora inedito in Italia. Ho apprezzato molto il sottile e ripetuto parallelismo tra verità e menzogna. Si può vivere una vita mentendo alle persone che amiamo? Si può fingere di essere qualcun altro al solo scopo di farsi accettare da una comunità, per quanto vasta essa sia? Due punti chiave sui quali l’autrice invita a riflettere, se pur non in maniera esplicita.
L’amore è in grado di abbattere ogni barriera e ogni confine: ma questo può valere anche tra nemici giurati? Si può abbandonare il proprio credo e mettere da parte tutte le convinzioni radicate dentro di noi solo per amore? Un’avventura intensa con il giusto connubio tra suspense e colpi di scena. Una storia che infiammerà i cuori dei più giovani.
Attenderò con ansia il secondo volume della saga, e nel frattempo non mi resta che augurare a tutti una buona lettura e invitarvi a commentare, rendendomi partecipe delle vostre prime impressioni e delle vostre opinioni. La vostra dormiente vi saluta e ricordate: “I draghi sono tra noi.”
– Ilaria Marino –
Talon di Julie Kagawa, la recensione
Ilaria Marino
- Stile semplice e conciso;
- La storia è coinvolgente;
- Fa desiderare di scoprire come continuerà la storia;
- I personaggi sono banali e a volte troppo prevedibili;
- Abuso di termini come "fico" e "strafico", a mio avviso da evitare anche in un teen-fantasy;