A giugno 2016 è stato pubblicato “Rogue – I ribelli di Talon”, nuovo capitolo di questa saga scritta da Julie Kagawa. Edito da HarperCollins Italia, questo libro vede sempre protagonista Ember Hill, il cucciolo di drago in fuga da Talon, una società che governa i draghi in tutto il mondo.
Quando si inizia la lettura di una saga, si comincia un vero e proprio viaggio. Non sempre si rimane sorpresi dal primo libro di una serie, ma quando scatta la scintilla che fa innamorare il lettore, sfogliare l’ultima pagina non è mai semplice. Questo secondo volume ha superato le mie aspettative, in quanto la Kagawa è stata in grado di riunire in un unico romanzo gli elementi che amo ritrovare nei libri: tanta azione, uno stile magnetico, e i draghi (soprattutto i draghi). Trovo che il suo sia uno stile perfetto per una saga urban fantasy, in grado di trasferire ancora di più la mente del lettore nella storia tenendolo incollato alle pagine, letteralmente. Tanti sono i colpi di scena, alternati ad altrettanti momenti di suspense, che è l’elemento che a parer mio predomina in questo romanzo.
«Avrei voluto che mia sorella avesse fatto altrettanto. A causa sua, il nostro futuro era incerto. A causa sua non sapevo cosa volesse da me Talon adesso»
Altro elemento caratteristico dello stile della Kagawa, in questa saga, è il cambio repentino di punti di vista, che ci permette di avere una visione chiara e completa di tutta la storia, senza confondere minimamente il lettore, ma portandolo ancora di più a immedesimarsi nei personaggi e vivere in prima persona le varie vicende che si susseguono. Le descrizioni delle ambientazioni sono istantanee e brevi, e non annoiano mai nonostante i particolari minuziosi: grazie allo stile immaginifico della Kagawa, il lettore riesce a evocare senza alcuno sforzo i vari ambienti e l’aspetto dei personaggi stessi.
Se il primo volume era focalizzato sul farci conoscere i personaggi e capire quali fossero le parti in gioco e le loro motivazioni, in Rogue siamo in piena guerra: grazie al drago Cobalt, Ember è ormai una fuggitiva in tutto e per tutto, ricercata da entrambe le fazioni; ma la ragazza è intenzionata a non lasciarsi alle spalle nessuno, né il fratello gemello Dante, ancora nelle grinfie di Talon, né il soldato Garret che, accusato di tradimento, sta per essere condannato a morte dai suoi stessi commilitoni con cui poco tempo prima andava a caccia.
«Per tutta la vita mi hanno insegnato che i draghi erano il male, che non avevano anima, né emozioni, né sentimenti reali, che imitavano gli umani solo per confondersi con loro. E poi ho incontrato te. E ho scoperto che tutto quello che avevo imparato, tutto quello che pensavo di sapere, il mio intero modo di vivere, era sbagliato»
Questa volta abbiamo ben quattro diversi punti di vista, quello di Ember, di Garret, di Dante e di Riley. Il mio preferito è stato quest’ultimo, che con alcuni flashback ci riporta alle motivazioni della sua diserzione e alla nascita dell’organizzazione che aiuta i draghi a fuggire e liberarsi di Talon. Anche il POV di Garret è intrigante: è bello osservare come il soldato abbia cambiato idea sui draghi e sul suo rapporto con Ember. Devo dire che quelli di Ember sono stati i più difficili da digerire: da un lato mi piace che sia una fiamma viva che si catapulta nelle situazioni senza pensare troppo alle conseguenze, ma dall’altro mi infastidisce che a volte si comporti troppo da ragazzina. Adattarsi, imparare dagli sbagli, prendere coscienza delle proprie azioni nel bene e nel male: è questo che manca alla protagonista.
Personalmente nei libri adoro quando all’azione vengono accompagnati flashback che raccontano la storia di ogni personaggio: mi piace capirli e comprenderli immedesimandomi in ognuno di essi. L’intero romanzo, dichiaratamente urban fantasy, traccia un solido confine tra bene e male, in una struttura psicologica davvero semplice, diretta e che non ammette repliche.
«Avvertii un vuoto allo stomaco. Dopo un attimo, presi un lungo respiro per farmi coraggio. Avrei trovato Garret a qualsiasi costo»
Nel libro, poi, l’autrice ci ha regalato un po’ di pepe in più predisponendo le basi per un triangolo amoroso con i fiocchi. Ember, infatti, si troverà davanti le due parti migliori di sé: da un lato Garret e il suo amore umano, dall’altro lato Cobalt, il suo amore drago.
Per quanto mi riguarda, quindi, non posso che attendere con ansia il terzo capitolo, che uscirà in Italia a novembre. La vostra dormiente vi saluta e ricordate: “I draghi sono tra noi.”
– Ilaria Marino –
“Rogue – I ribelli di Talon” di J. Kagawa – Recensione
Ilaria Marino
- Buona crescita dei personaggi;
- Scrittura accattivante;
- Tanta azione e colpi di scena;
- La storia si esplora attraverso tanti punti di vista diversi;
- Il ritmo della narrazione rallenta nella parte centrale del racconto;
- A volte risulta difficoltoso seguire il personaggio principale;
- Alcune scelte dei protagonisti sono scontate e banali;