Come avrete certamente sentito o letto in giro, continua l’opera di separazione e riorganizzazione del corpus narrativo di J.R.R. Tolkien da parte del figlio Christopher: poco tempo fa la HarperCollins, detentrice dei diritti letterari, ha annunciato per il 30 agosto 2018 la pubblicazione dell’attesissimo La Caduta di Gondolin, curato appunto da Christopher e con le illustrazioni di Alan Lee.
La notizia di oggi è che anche i fan nostrani potranno leggere presto l’opera in lingua italiana: Bompiani ha infatti annunciato di aver acquisito i diritti per la pubblicazione del libro nel nostro paese, sebbene una data d’uscita ufficiale ancora non esista (spulciando tra i rivenditori online si legge 24 ottobre, ma l’editore non ha ancora confermato).
Per chi non lo sapesse, La Caduta di Gondolin va a ricomporre la triade delle grandi linee narrative della Prima Era di Arda, assieme a quelle riguardanti I Figli di Húrin e Beren e Lúthien (pubblicate rispettivamente nel 2007 e nel 2017), e rappresenta il primo nucleo narrativo coerente dei giorni antichi, composta con ogni probabilità da Tolkien durante la sua convalescenza all’inizio del 1917, reduce dai campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. La vicenda narra della città di Gondolin (Sind. “Rocca Nascosta”) fondata da Re Turgon (figlio di Fingolfin e fratello di Finarfin e Feanor), ultimo dei regni elfici, insieme al Doriath e al Nargothrond, ad essere sopravvissuto alla Nirnaeth Arnoediad, la Battaglia delle Innumerevoli Lacrime, che consegnò a Morgoth il dominio sul Beleriand. Grazie al fatto di essere nascosta nel cuore dei Monti Cerchianti, sulla piana di Tumladen, la città sfuggì all’individuazione delle spie di Morgoth e accolse il ritorno dell’esercito di Turgon (che nel frattempo era diventato Re dei Noldor) e dei pochi reduci delle altre casate, sfuggiti a Morgoth grazie al sacrificio di Húrin e dei suoi ai passi del Sirion. La città e il suo Re ossessionarono i pensieri di Melkor fino al terribile epilogo, ovvero al tradimento di Maeglin e al successivo assedio e caduta di Gondolin stessa, che vide la morte di Fingon stesso ma anche del Capitano di Melkor, Gothmog il Signore dei Balrog. Parallelamente a queste vicende si snoda la storia di Tuor, figlio di Huor e cugino di Turin Turambar delle casate degli uomini alleate con gli elfi: strumento di Ulmo, che unico tra i suoi simili non aveva abbandonato le genti del Beleriand al loro triste destino, viene accolto a Gondolin dopo un viaggio spaventoso dietro suggerimento dello stesso Vala delle acque. Qui si innamorerà e sposerà Idril, figlia di Turgon, che darà alla luce Earendil Il Marinaio, colui che riuscirà ad approdare in Valinor e causerà l’Ira dei Valar, la sconfitta definitiva di Morgoth e la fine della Prima Era. La storia di Gondolin si chiuderà proprio su questa nota di speranza, con la fuga di Tuor, Idril ed Earendil dalla città ormai distrutta.
Stando alle dichiarazioni dell’editore, La Caduta di Gondolin sarà fedele al formato dei due predecessori, separando quindi le vicende della linea narrativa dal resto del corpus mitologico tolkieniano, e fornendo al contempo una visione organizzata di come la storia si sia evoluta nel tempo nelle successive stesure e riorganizzazioni autoriali ed editoriali, come si evince dalle parole di Shaun Gunner della Tolkien Society: “Non abbiamo mai osato sperare di vedere pubblicato questo libro. Per molti fan di Tolkien, La Caduta di Gondolin è il Sacro Graal dei testi tolkieniani, facente parte delle tre Grandi Storie dell’Era Antica, insieme a I Figli di Húrin e Beren e Lúthien. Questa bellissima storia cattura l’ascesa e la caduta di un grande regno degli Elfi, millenni prima delle vicende de Il Signore degli Anelli. Questo libro raccoglie tutte le versioni della storia esistenti, per presentarle in maniera organica”.

J.R.R. Tolkien con la moglie Edith Bratt
Oltre alla stesura originale della storia, appartenente alla prima fase del corpus mitologico di Arda, cioè quello afferente al Libro dei Racconti Perduti, quest’opera attingerà molto probabilmente alla versione riveduta e tagliata stesa alla fine degli anni ’20 da Tolkien stesso per essere inserita nel Silmarillion, e al rifacimento dell’intera narrazione intrapresa da Tolkien all’inizio degli anni ’50 e che si interrompe bruscamente all’arrivo di Tuor a Gondolin senza essere mai stata completata. L’edizione inglese sarà composta di 304 pagine e sarà disponibile nelle versioni a copertina rigida, copertina rigida deluxe, caratteri ingranditi ed ebook. HarperCollins ha fatto anche sapere che il calendario ufficiale di Tolkien si avvarrà delle illustrazioni del libro, e uscirà in patria lo stesso 30 agosto.
–Luca Tersigni–
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