Vi siete mai chiesti come abbiano fatto Lily e James Potter ad accumulare tutto il denaro che Harry scopre di avere alla Gringott? O da dove provenga e che significato abbia il cognome Potter? Harry è stato l’unico mago della famiglia a diventare famoso? A queste e ad altre domande ha ben pensato di rispondere la “mamma” del mago più famoso degli ultimi 20 anni, J. K. Rowling, che di recente ha pubblicato sul portale Pottermore la storia completa della famiglia, fin dagli albori.
Per rispondere alla più importante domanda: i Potter non sono mai stati una famiglia da prima pagina della Gazzetta del Profeta fino all’arrivo di Harry, ma questo non vuol dire che fossero sconosciuti alla comunità dei maghi. Non compaiono nella lista delle Sacre Ventotto Famiglie dal sangue puro e non contaminato da Babbani semplicemente per il loro cognome: esso è infatti abbastanza comune, e ciò li ha “penalizzati” in questo senso.
Le origini della famiglia risalgono a niente di meno che Linfred di Stinchcombe, un mago del dodicesimo secolo noto per essere un pioniere nell’ambito delle pozioni. Molti rimedi utilizzati tutt’oggi nel mondo dei maghi si devono a lui, e questo gli ha permesso di accumulare una cospicua fortuna, che ha lasciato ai suoi sette figli. Il rapporto della famiglia Potter con il denaro, comunque, è sempre stato altalenante, ma il fondatore della famiglia può venir annoverato tra i benestanti. Quanto al nome vero e proprio, Linfred era conosciuto anche come “the Potterer”, e in seguito semplicemente storpiato in Potter. Non è raro che diversi soprannomi e nomignoli siano diventati dei veri e propri cognomi, specialmente considerando il periodo preso in considerazione, e questo è il motivo per cui Potter sia così comune.
Il primogenito di Linfred sposò Iolanthe Peverell, erede (per mancanza di fratelli maschi) del Mantello dell’Invisibilità, e per rispettare la tradizione della famiglia il magico artefatto venne tenuto segreto e tramandato di primogenito in primogenito nella famiglia Potter.
Anche se, come già detto, non sia mai stata una famiglia da prima pagina, qualche volta ha scritto un paragrafo della storia del mondo dei maghi. Henry Potter – Harry per gli amici, non a caso – servì nel Wizengamot (il tribunale supremo dei Maghi britannici) dal 1913 al 1921. Era un politico idealista, e condannò severamente e pubblicamente la decisione del Ministro della Magia Archer Evermonde di non assistere i Babbani durante la Prima Guerra Mondiale. I suoi discorsi in favore dei non-maghi furono uno dei motivi (assieme al cognome) per cui la famiglia venne esclusa dalla lista dei purosangue.
Ma è il nonno del nostro Harry, Fleamont Potter, a rappresentare secondo me uno dei personaggi più importanti per la vita del bambino sopravvissuto: a causa del suo bizzarro nome, veniva spesso preso in giro dai compagni a Hogwarts. Per vendicare il suo orgoglio, Fleamont finì col diventare un abilissimo e noto duellante (tratto abbastanza comune da quel momento in avanti) riconosciuto per la destrezza e la velocità che distinguevano i suoi incantesimi. Non contento, quadruplicò la fortuna di famiglia inventando pozioni per capelli e cogliendo al volo il momento giusto per ritirarsi quando un’azienda più grande decise di fargli un’ottima offerta. Lui e sua moglie concepirono James in tarda età, quando avevano praticamente perso le speranze di avere figli. Nonostante siano morti poco dopo il matrimonio di Lily e James, la fortuna accumulata da Fleamont permise non solo a suo figlio, ma anche a suo nipote di vivere una vita agiata.
Con questo documento, la Rowling aggiunge un altro tassello al già vasto mondo di Harry Potter. Se volete leggere l’articolo integrale in inglese, lo trovate qui.
–Simone Maccapani–
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