È passato del tempo dall’ultima puntata della serie originale dei Digimon, ma i primi digiprescelti, quelli di Digimon Adventure, non sono mai stati dimenticati dai loro fan. E neanche dalla Toei Animation che, per festeggiare il quindicesimo anniversario dell’anime, ha deciso di produrne un terzo capitolo, Digimon Adventure Tri.
L’annuncio è stato dato con un evento tenutosi il primo agosto scorso ad Odaiba. Ai tempi avevano presentato l’“Anniversary Project” e il desiderio di riportare sullo schermo, ancora una volta, i bambini della serie del 1999, i sette che dal Giappone erano stati catapultati a Digiworld. E ora potremo rivedere Tai Kamiya (Taichi Yagami), ora diciassettenne e alle prese con la vita da studente delle superiore, e tutti gli altri: Matt Ishida (Yamato Ishida), Sora Takenouchi, Izzy Izumi (Kōshirō Izumi), Mimi Tachikawa, Joe Kido (Jo Kido), TK Takaishi (Takeru Takaishi), e Kari Kamiya (Hikari Yagami) saranno di nuovo alle prese con le forze del male che dovranno affrontare con i Digimon al loro fianco. Quello che sappiamo della trama è solo questo, ma in compenso abbiamo altre informazioni: il character design è nelle mani di Atsuya Uki, che si è impegnato a creare un mondo diverso da quello disegnato nella serie originale e ora, grazie a lui, i personaggi sembrano adulti, e soprattutto umani – niente più testa gigante e corpo scheletrico, neanche fossero delle bambole Bratz.
Alla regia poi c’è Keitaro Motonaga, che già si era occupato di “Date A Live”, mentre la sceneggiatura è di Yuuko Kakihara, che ha già scritto “Persona 4: The Animation”.
Sembrerebbe tutto molto bello, no? Non proprio. Fin dall’annuncio dell’arrivo di una nuova serie, molti fan hanno storto il naso, convinti che non la Toei non sarebbe mai stata in grado di far rivivere la magia delle prime puntate di Digimon Adventure, e che l’intera operazione fosse un bieco motivo per fare soldi facili sfruttando il nome di una serie famosa. Sul fatto che Digimon Adventure Tri serva a far guadagnare non ci sono dubbi, ma non è detto che usare un brand già conosciuto sia più facile di creare qualcosa di nuovo. L’azienda, facendo ricomparire questa serie, ha deciso di portare avanti un’eredità importante e di prendere anche le speranze dei suoi fan, oltre che il pessimismo e l’ira di quelli più affezionati al suo ricordo.
In ogni caso, il nuovo team dei Digimon non si è lasciato scoraggiare da qualche commento maligno, e il progetto è andato avanti. Durante l’evento dell’anno scorso è stato anche presentato il sito ufficiale, dove i fan hanno potuto, completando alcuni minigiochi, scoprire nuove informazioni sulla serie. Ne volete una anche voi? Non appena le acque si sono calmate e gli appassionati di Digimon più integralisti hanno smesso di lamentarsi, la Toei ha dichiarato che questa non sarebbe stata una serie normale.
In che senso, direte voi? C’era già chi sperava in una cinquantina di puntate e chi, più realisticamente, prevedeva una serie da tredici o venticinque episodi… ma lo studio di animazione ha colto tutti di sorpresa quando, il 6 maggio scorso, ha svelato che si sarebbe trattato semplicemente di sei film, il primo dei quali (intitolato “Saikai”, “Riunione”), sarà distribuito nei cinema nipponici il 21 novembre. E fuori dal Giappone? Boh… nonostante ultimamente si vedano sempre più spesso anime al cinema (seppure il più delle volte si tratti di riproposizioni di film già usciti), difficilmente Digimon Adventure Tri sarà dato sul grande schermo da noi, ma sono quasi certa che arriverà comunque in qualche modo. E se l’esistenza del web risolve sul nascere alcune discussioni, non può comunque salvare del tutto la Toei dall’ira dei fan: a loro era stato promesso un anime, una serie con puntate a cadenza settimanale.
Le polemiche che hanno seguito la decisione di trasformare il progetto in una serie di film sono state svariate: tanto per cominciare, c’è chi si chiede se si potrà costruire una storia ben fatta, approfondita e in grado di seguire la logica, raccontandola con un minore numero di ore a disposizione. Lo sapete anche voi, con una serie tv è più facile riuscire a mantenere un fondo di coerenza, mentre i film necessitano di un inizio e una fine, e c’è il rischio che diventino tutte brevi storie autoconclusive.
Certo, non stiamo parlando di un gruppo di dilettanti, ma di un colosso dall’animazione Giapponese. Di solito una puntata di un anime della Toei, composta da circa 3000/3500 disegni, necessita due mesi per essere completata, con una trentina di persone a lavorarci sopra. Questo lascia intuire una certa cura ed esperienza che dovrebbe salvarci dai pericoli di una trama sconnessa. In più, decidendo di fare dei film e non dei semplici episodi, senza dubbio ci troveremo davanti ad una qualità più alta rispetto a quella delle puntate singole. Disegni, sceneggiatura, colori e quant’altro avranno a disposizione più fondi e più tempo per poter essere sviluppati con tutta la cura necessaria.
Ora, il timore principale dei fan in realtà è un altro: il tempo. La vita di un lettore di manga è fatta di lunghe attese e brevi momenti di gioia – chi di voi si è perso tra le pagine di “Berserk” o tra i capitoli di “Hunter x Hunter” sa di cosa sto parlando. Si aspettano mesi, a volte anni, solo per un pugno di disegni nuovi, e nel momento in cui arrivano sembra quasi un miracolo. Per fortuna con gli anime si sa (quasi) sempre quando ci sarà la puntata seguente, mentre con i film, invece, si è in una situazione non troppo dissimile da quella dei manga.
Quindi quanto ci vorrà perché escano tutti e sei i film? Faremo in tempo a mostrarli ai nostri nipoti, o moriremo prima? Ora, esagerazioni a parte, con una serie di film la Toei potrà prendersela molto più comoda, e questo è un rischio reale, oltre al fatto che, se il primo film non avrà successo, certamente i successivi ne risentiranno – nella migliore delle ipotesi subiranno tagli al budget e, ovviamente, i tempi d’uscita saranno più lunghi. Già solo novembre, per chi aspetta, sembra un’eternità: se ci vogliono due mesi per una puntata da una ventina di minuti, quanto ci metteranno per un film più lungo? A queste domande non si può ancora dare risposta, ci tocca solo aspettare e sperare che non siano necessari anni per veder finire Digimon Adventure Tri.
Voi cosa ne pensate?
– Caterina Gastaldi –