Spin-off, ottava stagione e necessità di tempo per fare un ottimo lavoro.
Questi i temi chiave dell’intervista che Casey Bloys, presidente della programmazione di HBO, ha rilasciato ai colleghi di Entertainment Weekly.
“Voglio rassicurare i fan che il lavoro sugli spin-off è ancora a uno stato molto embrionale. […] La stampa ha generalmente dichiarato: ‘Ci saranno quattro spin-off, tutti in lavorazione e saranno organizzati come uno show televisivo trimestrale’. Le cose non stanno assolutamente così. L’idea non è quella di realizzare quattro ‘show’. Benioff e Weiss hanno creato un precedente così importante che la mia speranza è che questi spin-off convengano in un unico prodotto, di altissimo livello. Comunque, questo è un progetto a lungo termine. I nostri primi obiettivi in questa fase sono la settima stagione, in uscita quest’estate, completare l’ottava stagione e mandarla in onda.“
Neanche la struttura dei prequel spin-off è stata ancora minimamente abbozzata. Alla domanda circa eventuali serie regolari o in formati antologici relative a questi prodotti, il buon Casey ha risposto:
“A questo punto tutte le idee sono sul tavolo. Noi speriamo di trovare una serie unica […] Ma se questi script funzioneranno meglio come mini-serie potremmo prendere in considerazione l’idea.”
La fumosità circa i misteriosi spin-off viene controbilanciata da una forte sicurezza e determinazione nel voler terminare la serie ufficiale di Game of Thrones con il massimo impegno e la massima serietà.
E poi arriva la domanda di James Hibberd, l’intervistatore:
La stagione finale di Game of Thrones andrà in onda nel 2018 e/o nel 2019 in base a quelle che saranno le esigenze e tempistiche di Benioff e Weiss?
“Certo. Dovranno scrivere gli episodi e schedulare il programma di produzione. Avremo una stima migliore di queste appena entreremo nella fase della scrittura. […] Quello che stanno realizzando è monumentale.”
E ancora una volta, distratti dall’Internet malato che ci insegna ad avere tutto e subito, a diventare medici, psicologi, professoroni e qualsiasi altra cosa non siamo, impariamo che le cose belle, studiate, lavorate, richiedono tempo. Come per zio George Martin e per il rispetto dovuto al suo lavoro anche qui ci troviamo dinanzi ad un prodotto magistrale, che vuole raggiungere la parola ‘Fine’ col botto.
Per cui, se così sarà, 2019 sia. Noi aspetteremo.
Poi, se qualcuno in ascolto direttamente da Santa Fe vorrà premiare questa attesa con ‘The Winds of Winter‘ ne saremo sicuramente ben lieti.
– Luca Scelza –
[amazon_link asins=’B01LTHL5BU,B00MJ8IO8G,B01LTHL5BK’ template=’ProductCarousel’ store=’isolilly-21′ marketplace=’IT’ link_id=’794f4520-47cf-11e7-9580-c56f7ca13dd2′]