Da quando Netflix ha reso noto di essere a lavoro su una serie televisiva che faccia da prequel al film Dark Crystal, l’opera di Jim Henson (creatore dei famosissimi Muppets) del 1982, si è riacceso in tutto il mondo l’interesse verso questo piccolo capolavoro. Quale occasione migliore, dunque, per fare un salto indietro nel tempo di 35 anni?
Come è ben noto, il film è stato interamente girato con pupazzi animatronici e burattini, primo esperimento in questo campo per il grande schermo, e ha riscosso un buon successo dl pubblico tale da vedere, nello stesso anno, una trasposizione letteraria per opera di A.C.H. Smith.
La storia narrata nel lungometraggio è ambientata sul pianeta di Thra, un mondo idilliaco dominato da un Cristallo di cui gli UrSkeks sono i custodi. A seguito di una convergenza astrale in cui i tre soli, intorno a cui il pianeta ruota, si trovarono allineati, il Cristallo si divide, diventando distorto e nero, con effetti devastanti sul mondo e i suoi abitanti. I primi a subirne gli effetti sono gli UrSkeks stessi che, come il Cristallo, si dividono dando vita a due razze completamente differenti: i Mistici, creature sagge e gibbute, e gli Skeksis, mostri dall’aspetto rapace simile a condor o avvoltoi, che assurgono a dominatori del mondo stesso, schiavizzando e sfruttando delle razze e sterminandone altre, i Gelfling, per evitare che la profezia che li riguarda possa avverarsi.
Il protagonista della storia è proprio un Gelfling sopravvissuto a questo sterminio, Jen, molto simile ai “nostri” elfi, che viene chiamato a compiere la profezia del Cristallo stesso. Come ogni ricerca iniziatica, Jen viene sottoposto a molte “prove” durante il suo peregrinare, e incontra vari personaggi, tra cui la folle Aughra (che gli affida la parte mancante del Cristallo), la Gelfling Kira e un batuffolo di pelo di nome Fizzgig. La storia si conclude con la ricostruzione del Cristallo, il compimento della profezia, e l’inizio di un nuova era di pace e ricostruzione per il mondo di Thra.
Per la realizzazione del film Jim Henson pescò a piene mani nella mitologia del nostro mondo, oltre che dal simbolismo religioso cristiano, dalla mitologia persiana, da quella induista e da quella slava (leggendo il nome del mondo ci si accorge dei riferimenti a Mithra, mentre gli Skeksis rappresentano i vizi capitali cristiani).
Si è trattato certamente di un esperimento riuscito, che mi auguro sinceramente trovi un degno prequel nel prossimo Dark Crystal – Age of Resistance di Netflix, dove probabilmente si parlerà dei primi tempi della separazione del Cristallo, spiegando tutto quello che avvenne mille anni prima della storia narrata dal film (la lotta delle creature di Thra nei confronti degli Skeksis, l’orrore che sorgerà dallo sterminio e dallo schiavismo e la totale apatia dei Mistici nell’attesa del momento giusto o del “tempo” giusto).
La mia speranza è che il lavoro di Jim Henson non venga alterato e che, come nel film, non vengano utilizzati attori in carne e ossa, dando così al cinema l’occasione di rilanciare gli animatronics.
Voi che ne dite? Avete visto il film originale? Che aspettative avete per la serie?
–Riccardo Gallori–
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