Venerdì 14 aprile su AT-X, verso mezzanotte, è andata in onda la premiere dell’anime Nanatsu no Taizai – The Seven Mortal Sins (facilmente confondibile con l’omonimo manga e anime di Nakaba Suzuki, Nanatsu no Taizai – The Seven Deadly Sins, di cui vi abbiamo invece parlato qua).
Si tratta del primo adattamento televisivo del progetto multimediale targato Hobby Japan annunciato nell’ormai lontano 2012, di cui già esistono action figures, illustrazioni (alcune anche non pornografiche, eh!), storie e descrizioni accurate delle sette regine demoniache che incarnano i relativi peccati, e di molti altri personaggi dai quali la serie animata prende spunto.
La maggior parte del materiale è, per ora, rigorosamente in giapponese, con qualche gentile concessione inglese per i più internazionali. La trama è semplice e pesca a piene mani da una certa tradizione mitologica cristiana molto mainstream.
Lucifer, qui in versione femminile, viene cacciata dal paradiso dopo essersi ribellata a Dio, e precipita all’inferno. Durante la sua rovinosa caduta si imbatte in una ragazza liceale terrestre di nome Maria, che la aiuta nel suo viaggio. Una volta giunta nel tetro dominio infernale, e ottenuto anche l’aiuto di Leviathan dell’Invidia, scopre che i suoi poteri sono stati rubati e l’unico modo di entrarne nuovamente in possesso è trovare e sconfiggere le sette Regine demoniache dei Peccati Capitali.
Per i meno preparati di voi sulla mitologia cristiana, poniamo un comodo ripasso circa i vizi che portano l’uomo verso la corruzione, con le relative regine demoniache.
- SUPERBIA, di cui la bella Lucifer, protagonista della storia, incarna il dominio
- AVARIZIA, governata dalla giunonica Mammon
- LUSSURIA, incarnata da Asomdeus (che stranamente non è la più svestita)
- INVIDIA, impersonata da Leviathan
- INGORDIGIA, resa dalla minuta e insaziabile Beelzebub (dannato metabolismo rapido!)
- IRA, interpretata da una versione femminile di Satan, con tanto di succinta tenuta da guerra
- ACCIDIA (traducibile anche come pigrizia o indolenza), resa da Belphegor
Oltre questi, una serie di altri comprimari poco vestiti costellano la serie animata, che giustamente si è deciso di trasmettere in una tarda seconda serata, contenendo più centimetri di pelle ignuda, sebbene animata, che altro.
A quanto ci è dato sapere, la serie si comporrà di 12 episodi e vedrà Kinji Yoshimoto alla regia (Queen’s Blade: The Exiled Virgin) e la produzione a cura di TNK (Cosplay Complex) e Artland (Tutor Hitman Reborn!). A Yoshimoto si devono anche l’ideazione della storia e la struttura della serie, nonché il color design (in collaborazione, questo, con Eri Umemoto).
Alla sceneggiatura troviamo Masashi Suzuki (The Sacred Blacksmith, Rail Wars!); al character disign originale di tutto il progetto Niθ (Blassreiter, Samurai Girls); alla caratterizzazione grafica dei personaggi e alla direzione dell’animazione c’è Sachiko Yasuda (direttore dell’animazione in Prison School e To Love Ru: Darkness) affiancata da Masaru Koseki (Happiness!, Demon King Daimao) e Junji Goto (School Days, High School DxD); direzione artistica a cura di Kenta Masuda (Motto To Love Ru, Blade & Soul) e infine ad occuparsi delle musiche ci sono Masaru Yokoyama (Your Lie in April, Queen’s Blade: The Exiled Virgin) e Hiroaki Tsutsumi (Valkyrie Drive -Mermaid-, Orange).
La sigla iniziale e quella finale (rispettivamente “My sweet maiden” e “Welcome to our diabolic paradise”) sono state entrambe eseguito dal terzetto JPOP tutto femminile Mia REGINA.
Gli interessati possono vedere l’anime in streaming gratuito su Crunchyroll, cliccando qui.
–Simone Formicola–
[amazon_link asins=’B006473HMQ,B01MUDP76F,B00423BEC4′ template=’ProductCarousel’ store=’isolilly-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e9fbcb4a-2810-11e7-b5da-7794235e2833′]