Dopo aver affrontato Fire Emblem Heroes, Sword Art Online Memory Defrag e Tower Defense: Legends TD (e con questo vi sto dicendo di catapultarvi a leggere gli articoli nel caso non l’abbiate ancora fatto!) nella nostra rubrica dell’App della settimana, oggi tocca a Hyper Heroes, un RPG per dispositivi mobili relativamente giovane, esattamente come lo è la 90KM Limited, la casa di sviluppo di Hong Kong responsabile di questo titolo.
Partiamo dalla storia che… beh sostanzialmente non esiste. I casi possono essere solo due: o bisogna essere creativi e inventarsi da soli la trama, oppure nella mente degli sviluppatori la cornice narrativa c’era, ma si sono dimenticati di fare i compiti a casa. Apri il gioco, scarichi tutti i componenti aggiuntivi e vieni direttamente catapultato in un tutorial. Allora pensi “va bene, seguo i soliti pallosissimi consigli e poi ne capirò un po’ di più”. E invece zero, encefalogramma piatto. Sai di avere una squadra di quattro eroi e che devi sconfiggere un boss più eventuali altri nemici minori nei capitoli che si susseguono, ma nel menu campagna non ci sono dialoghi né filmati, niente che dia un senso a tutto il gameplay. Posso capire che la sostanza conti molto di più di tutto il resto, ma fino a un certo punto. È un po’ come andare al ristorante e non avere nemmeno il tavolo apparecchiato, perché tanto conta solo mangiare.
Abbiamo parlato di gameplay e qui, fortunatamente, iniziano le note liete. Nonostante una strana sensazione di déjà vu (ma di questo vi parlerò più avanti), gli scontri sono semplici e lineari, ma allo stesso tempo ben curati nei loro dettagli. Gli eroi a disposizione si possono dividere tra penetranti, rotanti e difensori, ed è su queste meccaniche che si basa tutto il gioco. Ogni personaggio deve essere spostato con il movimento tocca-trascina-lancia, con l’obiettivo di colpire i nemici. L’effetto, tuttavia, dipende dalla categoria a cui essi appartengono: come facilmente intuibile, i penetranti sono in grado di colpire e passare attraverso, i rotanti “rimbalzano”, mentre i difensori infiggono danno e provocano i nemici, attirando su di sé i successivi attacchi avversari. Lo scontro è a turni, e ovviamente si conclude quando una delle due barre degli HP arriva a zero. Al di fuori delle battaglie è poi possibile migliorare gli eroi, le loro abilità, il tasso di crescita e il loro livello grazie a particolari oggetti. Tutte cose già viste in tantissimi altri titoli, così come la possibilità di guadagnarsi un notevole vantaggio tirando fuori la grana e affidandosi alle microtransazioni.
Tra le alternative alla campagna, nell’affollata schermata iniziale spicca sicuramente l’arena, modalità nella quale si ha la possibilità di comporre il proprio party e sfidare altri giocatori appartenenti al server a cui si è connessi. Durante la prova, tuttavia, numerosi sono stati i problemi di connessione, segno che c’è ancora molto da lavorare per garantire un’esperienza di gioco fluida in multiplayer.
Vi ho accennato in precedenza a quella sensazione di “già visto”. Ebbene, dopo qualche oretta passata a divertirmi su Hyper Heroes mi è venuta l’illuminazione: il gioco è, senza nasconderlo nemmeno tanto, una copia di Monster Strike, un videogame popolare soprattutto in Giappone, dal quale ha ereditato le stesse meccaniche e lo stesso stile. Ma non è mica finita qua, perché vi basterà guardare l’elenco degli eroi e confrontarli con i personaggi di due giochi come DotA 2 e LoL. Identici, e non aggiungo altro.
Non giudico, sia chiaro: preferisco da sempre l’originalità e l’inventiva a una monotona povertà di idee, però sono anche conscio di come ormai si inseguano i numeri con tutti i mezzi disponibili. E se ciò significa copiare personaggi di altri giochi e impiantarli su un sistema a sua volta preso da un altro titolo, garantendosi in questo modo l’attenzione dell’utenza media, allora tanto di cappello. Il pregio di 90KM Limited, però, è quello di aver saputo aggiungerci un comparto tecnico semplice ma accattivante per renderlo piacevole, e di aver creato diverse modalità alternative alla main story, evitando così di far stancare troppo presto il giocatore.
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–Andrea Camelin–
L’App della settimana: Hyper Heroes
Andrea Camelin
- Esperienza di gioco semplice e veloce;
- Buon comparto tecnico;
- Numerose alternative alla main story;
- Assenza quasi totale di storia;
- Stile e meccaniche già viste e ben note;
- Problemi frequenti con i server;