Diamo il benvenuto su Isola Illyon a Manuela Valente, autrice della trilogia urban fantasy La Leggenda degli Occhi di Ghiaccio!
Ciao, Manuela, ben approdata su Isola Illyon! Ti va di presentarti ai nostri lettori?
Con molto piacere! Cosa posso dire? Ho trentacinque anni, sono sposata e ho un bimbo di diciassette mesi. Ho sempre amato il mio lato artistico, che si estende anche al disegno, al teatro, al canto e naturalmente alla scrittura. Fin dalle elementari mi sono cimentata nella composizione di piccoli racconti. Spesso guardando la televisione o leggendo qualche fiaba mi veniva il desiderio di provare io stessa a scrivere qualcosa. Questa mia voglia mi ha seguita per tutta la vita. A scuola, la professoressa di italiano mi diceva sempre che nei temi ero prolissa e si stupiva che io scegliessi sempre, tra le varie opzioni proposte, il tema libero. Effettivamente il foglio bianco per me è sempre stato come una porta magica verso mondi infiniti. Solo la mia immaginazione senza nessun freno o limite, cosa ci può essere di più bello? Ho continuato a scrivere e poco alla volta i racconti sono diventati romanzi. L’idea che mi ha portata a scrivere Prescelti arriva dall’ultimo anno di superiori ed è rimasta nel cassetto per molto tempo. Poi alla fine, malgrado la vita ci porti inevitabilmente a fare delle scelte (lavoro, famiglia, figli), ho deciso di completare ciò che avevo iniziato, ed eccomi qui!
Come mai hai scelto di scrivere di/per adolescenti?
In realtà devo ammettere che il libro inizialmente era nato per un pubblico più adulto, poi ho capito che oggi i giovani hanno la necessità di fuggire, di evadere. Cercano, nel fantasy, storie che in qualche modo li coinvolgano, ma che allo stesso tempo li facciano apparire come eroi indistruttibili. Nascondono le loro paure, le insicurezze dietro il protagonista di un libro fantastico che, malgrado i suoi difetti, riesce alla fine a vincere sempre. Ecco perché ho deciso di modificare i miei personaggi, che da principio erano adulti, in adolescenti. Mi sono resa conto di questa realtà osservando la folla di giovani all’uscita di uno dei libri di Harry Potter o di Twilight. I ragazzi di oggi hanno una necessità, un bisogno di eroi, di miti e di magia decisamente più elevato rispetto ai giovani della mia generazione.
Come ti sei avvicinata al fantasy?
In realtà io leggo di tutto. Non ho un genere che prediligo, ma amo spaziare tra fantasy, storici, thriller, medical thriller fino alle più semplici, ma affascinanti, storie di condottieri leggendari vissuti in epoche passate, come Alessandro Magno o Adriano. Ciò che mi ha ispirato è stato in effetti un film, Ladyhawke, con Michelle Pfeiffer. Spesso mi capita di leggere o vedere qualcosa che mi colpisce particolarmente e che mi porta a chiedermi: perché questa idea non è venuta a me?
Questo film mi ha fatto proprio quell’effetto, ed è in quel momento che ho deciso che i miei personaggi si sarebbero trasformati in lupi. Ho dedicato più tempo al genere Fantasy iniziando a leggerne i libri e ho scoperto un mondo veramente particolare e ricco di ispirazione. Non sono una appassionata di High Fantasy, malgrado io abbia letto con piacere la quadrilogia di Eragon, preferisco comunque che sia presente un collegamento con la realtà in cui viviamo ed ecco perché ho scelto l’Urban Fantasy.
Qual è la tua esperienza con l’editoria? È stato facile pubblicare con Nadia Camandona Editore?
Anni fa avevo provato a pubblicare un altro libro, senza risultati purtroppo. Quando ho concluso la trilogia ho deciso di ritentare convinta che questo mio prodotto fosse all’altezza di un pubblico più vasto. Ho mandato via diverse copie a editori non a pagamento sparsi per tutta Italia. Ho ricevuto anche alcune proposte che però non mi convincevano. Alla fine sono approdata alla Nadia Camandona Editore e mi sono subito sentita a mio agio. Dalla prima lettura del mio libro alla decisione di pubblicare è passato quasi un anno, questo perché l’editore si era avvicinato al mondo del Fantasy da pochi mesi con un altro autore e, prima di pubblicare nuove storie, aveva la necessità di capire se inserirsi o meno in un ambiente così “affollato e difficile” come quello del Fantasy.
Si dice che in ogni personaggio ci sia sempre una nota autobiografica. Quanto è vero per te ed Eric? E per i comprimari?
Eric è il mio eroe. Le sue paure, le sue insicurezze, la sua voglia di trovare un posto su questo pianeta e un motivo per cui vivere, malgrado l’infanzia difficile e movimentata. Lo stesso vale per Julie. Così forte e impulsiva all’inizio si rivelerà poi piena di insicurezze e desiderosa di affetto. Penso che nei miei personaggi, sia nei protagonisti che in tutti gli altri, ci sia una piccola parte di me. Sono miei figli, nati dal mio subconscio, proprio così come li immaginate. Non ho voluto modificare nulla nei loro caratteri proprio per preservarne la purezza. L’idea che dentro ognuno di noi si nasconda un eroe, un condottiero, è accattivante. No?
Tutto. Il prurito che sento nei palmi quando inizio una nuova storia, la sensazione di non poter smettere, una volta iniziato, per non interrompere il flusso di idee che irrompono nella mia mente anche in piena notte. Il poter creare, distruggere e creare nuovamente. Essere una dolce principessa o un killer spietato. Poter sondare ogni sfaccettatura della mente umana è affascinante. Secondo me, per scrivere bisogna avere una certa dose di follia. Quel tanto che ti permette di avvicinarti anche a personaggi che hanno scelto “il lato oscuro della Forza!”.
Non importa quale sia il genere, l’importante è riuscire a mettere su carta ciò che ti assilla la mente. Quelle idee, che prese singolarmente non hanno senso, improvvisamente diventano il filo conduttore di una nuova storia.
Cosa ne pensi delle recensioni on line, e di Isola Illyon in particolare?
Penso che sia una bellissima cosa. I romanzi presenti sul mercato sono davvero molti e spesso ci si perde tra le varie trame incapaci di scegliere cosa comprare. Oggi internet ha assunto un ruolo fondamentale in diversi aspetti della nostra vita, perché dovrebbe essere diverso per i libri? Isola Illyon è proprio un’isola! Scusate la ripetizione, ma seguendovi ho potuto notare come il vostro sito sia complesso e completo. Sono veramente molte le informazioni che fornite e tutte accattivanti e interessanti. Un amante del genere Fantasy non può fare a meno di voi e lo stesso vale per tutti coloro che ancora non si sono addentrati in questo mondo.
Grazie Manuela per il tempo che ci hai dedicato.
Il resto al prossimo volume de La Leggenda degli Occhi di Ghiaccio (trovate la recensione del primo volume, Prescelti, qui )
– Barbara Sergio –