A seguito dell’uscita di Episodio VII e Rogue One, immagino che molti di voi abbiano ritrovato un particolare interesse nei confronti di Star Wars. Proprio per questo oggi voglio segnalarvi un titolo Panini Comics particolarmente adattato a chi avesse voglia di rivivere il principio di tutto, quell’Episodio IV che ha dato inizio a una delle saghe più amate della storia del cinema.
L’opera in questione è una graphic novel realizzata da Igor Chimisso, Matteo Piana, Alessandro Pastrovicchio e il colorist Davide Turotti, insieme allo Studio Kawaii Creative, che narra la storia ormai arcinota di Luke Skywalker, semplice e sognante ragazzo del pianeta Tatooine, che spera in una vita fatta di avventure e viaggi nello spazio. Tutto sembra suggerire il contrario quando si ritrova, suo malgrado, impelagato in qualcosa di estremamente più grande di lui: quando ritrova un misterioso messaggio inviato dalla Principessa Leia all’interno di un droide, la sua vita cambia definitivamente.
Insomma, ancora una volta si ritorna in quella galassia lontana lontana e a quelle dinamiche ultra familiari che ci hanno accompagnato negli ultimi 40 anni. E lasciatemelo dire, è sempre un piacere. Ma assodato che la storia la conosciamo tutti, cosa porta con sé, di inedito, questo lavoro?
Un nuovo punto di vista. Si vede, infatti, la volontà da parte dei disegnatori di raccontare la stessa storia in modo diverso, più personale e dinamico. Il dinamismo è proprio uno degli elementi che ho apprezzato di più: la storia scorre veloce, e si vede l’attenzione di Alessandro Ferrari, responsabile dei testi, nel non essere mai dispersivo. Grazie all’utilizzo di dialoghi serrati e brevi, il fumetto riesce a narrare le vicende dei vari protagonisti senza risultare mai banale, mantenendo alta l’attenzione del lettore pur proponendoci vicende che conosciamo fin troppo bene.
Tutto questo si sposa in maniera eccellente con lo stile scelto dai tre disegnatori nostrani: cartoonesco ma molto caratterizzante, il tratto è pulito, e i colori ricordano molto l’effetto da computer grafica (Clone Wars?). La regia delle tavole ha un ché di cinematografico: primi piani dei protagonisti si alternano a panoramiche e immagini ad ampio respiro, con scene d’azione davvero ben rappresentate.
Il grosso punto debole di questo fumetto sta, però, nel riuscire a capire a quale tipo di pubblico dovrebbe indirizzarsi. Non è un prodotto che sembra possa conquistare chi Episodio IV lo conosce praticamente a memoria, ma paradossalmente è proprio questo il tipo di lettore che potrebbe desiderare di inserire nella propria collezione una versione stilisticamente nuova della storia. Detto questo, niente vi vieta di provare a farlo leggere al vostro cuginetto di 10 anni, vista la notevole somiglianza con altri prodotti marchiati Star Wars diretti a un pubblico più giovane: potreste mettere le basi giuste per la nascita di un nuovo fan della saga di Lucas!
–Vincenzo Mirra–