Presentata all’ultimo Lucca Comics & Games 2016 sotto l’insegna di Giochi Uniti, Omegha è una graphic novel realizzata dall’artista Enzo Troiano, che ha aggiunto un tassello nuovo al parco dei GdR e boardgame tipici dell’editore napoletano.
Enzo Troiano è un illustratore poliedrico che ha lavorato con molti publisher, partendo da esperienze con case editrici indipendenti per arrivare a lavorare con Star Comics, Bonelli, ed altri editori internazionali. Al suo nome si legano molte opere, tra le più famose Engaso 0.220, Harcadya, Korea 2145, Lufer, Eracle 91.
Omegha non rappresenta un semplice fumetto, ma un vero e proprio esperimento cross-mediale. Infatti è collegato a un boardgame di prossima uscita edito da Giochi Uniti in cui i personaggi e le ambientazioni della graphic novel saranno protagonisti. Il progetto è infatti diviso in due fasi, la prima riguarda la pubblicazione del fumetto per rendere note ambientazioni, personaggi, nomi e caratteristiche di ognuno, mentre la seconda è rappresentata dall’uscita di un gioco da tavolo che riprenda tutto ciò che c’è nell’albo rendendolo giocabile.
L’esperimento, che può sembrare qualcosa di già visto (esistono boardgame tratti da film, fumetti o serie tv) è stato invece pensato sin dal primo momento in questo modo, e il gioco non sarà un prodotto accessorio come capita in altri casi, ma interconnesso con l’opera artistica. Per questo motivo, come ci raccontava anche l’autore in un’intervista, tutto è stato orientato su quello che si potrà fare in gioco, e anche le dinamiche narrative sono state organizzate in questa direzione.
Omegha racconta la storia di un pianeta Terra in un futuro imprecisato in cui i terrestri sono stati invasi da una razza aliena con poteri e armi all’avanguardia. Una piccola sacca di resistenza è rimasta in vita e, utilizzando le risorse in suo possesso o quelle trovate sul campo, dovrà cercare di fermare l’invasione. Parto subito dicendo che questa dicotomia è molto netta e sarà sicuramente utile nella dimensione board game in un’eventuale scelta di fazione o comunque nella rappresentazione delle due parti in gioco.
Lo scontro con gli alieni è molto violento e lo stile graffiante di Troiano ben si adatta a mostrare teste mozzate o combattimenti decisamente cruenti. In questa situazione così dura si muove il giovane protagonista, Drift, che accompagna il lettore in tutto lo sviluppo dello scontro e ovviamente, da buon protagonista, ha un ruolo chiave nella storia.
Oltre a Drift ci sono molti comprimari da entrambe le parti. Anche questa scelta credo che serva ad ampliare il parco dei personaggi giocabili, ma essendo così tanti si generano due fenomeni negativi. Il primo è che c’è una certa difficoltà a ricordare i nomi; il secondo è che tra armature, caschi e attrezzature fantascientifiche lo stesso personaggio non sempre è riconoscibile, specie quando si passa da abiti civili a tenuta da guerra. Sarebbe stato più appassionante seguire la storia di pochi personaggi più nel dettaglio che potessero riassumere le sorti di uno scontro corale rappresentandone i diversi aspetti/ruoli militari.
La trama si sviluppa in maniera ben organizzata, e la scelta della sequenzialità della storyline è particolare. Nelle prime pagine ci sono continui cambi di scena che poi vengono espansi fino a fondersi in un’unica lunga linea narrativa che rappresenta lo scontro definitivo tra alieni ed umani. Ben piazzati i colpi di scena, i momenti di combattimento e quelli dedicati a spiegazioni e strategie militari. In una prima fase, dati i tanti personaggi, vengono mostrati molti scenari diversi ma poi, confluendo tutti insieme in spazi comuni, si delinea una certa chiarezza.
Lo stile di Enzo Troiano è unico e ben si sposa con questa fantascienza dai tratti post-apocalittici nella rappresentazione dei costumi, degli accessori, delle abitazioni o delle baracche tenute insieme da elementi fantastici e modernissimi. Il disegno non ha tratti digitali per comunicare un maggiore realismo, infatti sporco, ruvido, e trattandosi di una graphic novel basata su una guerra trovo ottimale la scelta estetica. Lo stile dell’autore è qualcosa di davvero personale e chi lo segue da anni ritroverà un’opera in cui si riassume davvero l’arte di Troiano.
Se vi interessa approfondire quest’opera potete acquistarla qui e divorarla come abbiamo fatto noi. Non resta quindi che attendere novità da Giochi Uniti, sarà importante capire il tipo di gioco che verrà scelto per adattare Omegha e quanto il fumetto si rivelerà fondamentale per conoscere ad approcciarsi al board game in uscita.
Resteremo sul pezzo, intanto cominciamo a pensare con quale personaggio vorremmo giocare.
– Luca Scelza –
Omegha – Recensione del fumetto
Luca Scelza
- L'idea di un board game collegato ad un fumetto è interessante;
- Ambientazione che mixa fantasy, fantascienza e post-apocalittico ben riuscita;
- Le donne hanno seni enormi e anche in guerra portano armature eccessivamente scollate rendendole poco credibili;
- Forse troppi personaggi;