Le cose più incredibili del PLAY di Modena sono due. La prima sono le signore che si incazzano con me sul regionale Bologna-Modena sottolineandomi che il mio è un biglietto di seconda classe mentre il loro è di prima, e che pertanto devo spostarmi nell’altro vagone. La seconda è che quando torni dal PLAY hai bisogno di fermarti a pensare. Pensare al concentrato di amici, di situazioni e di parole dette e ascoltate, tutto racchiuso in due giorni di fuoco.
Quest’anno noi di Isola Illyon siamo stati nuovamente media partner del ‘PLAY: Festival del gioco‘ di Modena, abbiamo fatto un mare di cose, incontrato gli editori più fantasy e fighi d’Italia e ci siamo divertiti a tenere 14 sessioni di gioco di ruolo. Circa 100 giocatori si sono alternati al nostro tavolo e li abbiamo conosciuti tutti, ascoltando i loro gusti, i pareri e le idee sul gioco di ruolo e sul mercato italiano. Abbiamo inoltre moderato tre conferenze:
- ‘Rompere il muro tra storie scritte a mano e storie scritte a macchina‘ con Chris Crawford, Ron Edwards, e Michele Gelli.
Ma voi lo sapevate che Chris Crawford, uno degli ospiti internazionali del PLAY, ha lavorato per Atari? Un signore anziano che nonostante venisse dal mondo dei videogame degli esordi (Il suo Eastern Front è del 1981) ci ha incantato parlando dell’industria e dei GdR odierni. Averlo al mio tavolo in conferenza insieme a Ron Edwards è stato davvero interessante. Personaggi unici, che hai la fortuna di incontrare una sola volta nella vita.
- ‘I segreti dei Game Designer | Come nasce e si crea un board game’ con Andrea Chiarvesio, Walter Nuccio, Walter Obert.
Ok. Lavoro nel marketing da anni e devo riconoscere che il titolo è stata una genialata. Gli ospiti poi, non avevano bisogno di presentazioni nel mondo del game design di boardgames, ed ero certo sin da quando l’ho ideata che sarebbe stato un successo assicurato. La sala in cui abbiamo tenuto la conferenza era infatti stracolma, ed è stato molto interessante e utile ascoltare i consigli su come creare un gioco da tavolo, dall’idea sino alla pubblicazione.
- ‘Ricordando Joe Dever‘ con Alessandro Stanchi, Antonio Rama, Matteo Bisanti, Mauro Corradini, Roberto Petrillo.
Joe Dever. Non si parla mai abbastanza di quest’uomo e del suo apporto alla letteratura ludica, partendo dal librogame e passando per l’influenza avuta sul mondo del gioco di ruolo. Al nostro tavolo c’è stato chi lo ha conosciuto davvero, dagli amici del Lucca Comics & Games agli editori italiani che lo hanno pubblicato. Un momento commovente e importante, che ci ha ricordato questa figura che continuiamo a leggere e amare ancora oggi.
Oltre a queste attività ci siamo cimentati nel confronto del gusto dei caffè dei diversi bar di ModenaFiere, facendo scommesse e avanzando pareri sulle diverse tostature, analizzato le novità nel mercato ludico lato boardgame e GdR (di cui vi parleremo approfonditamente nei prossimi giorni, man mano che riceveremo le relative copie review), ragionato sull’esportazione delle tigelle in Nord-America e testato giochi su giochi. Incredibile come ho alternato cazzate a cose relative all’impegno svolto, eh?
Siamo in giro per l’Italia per molte fiere, siamo media partner del Lucca Comics & Games e nonostante viviamo su di un’isola fantasy conosciamo un sacco di iniziative ed eventi di settore. Ma tutto ciò non ci ha mai posto dinanzi a una manifestazione così unica ed insostituibile nel suo genere. Le bandiere ‘I am nerd’ possiamo cominciare a buttarle un attimino nel cesso, perché in eventi del genere non c’è alcun bisogno di tatuarsi etichette ridicole addosso: quello che si respira è pura passione ed esperienza. Dal GdR più piccolo all’editore più grande, ognuno dei presenti lancia dadi da quando è nato, conosce la differenza tra un american e un german, e ha una libreria speciale a casa strapiena di giochi.
Il PLAY è una sorta di richiamo della giungla, verso cui tendi in automatico, sapendo che lì puoi diventare amico di un tizio che neanche conosci grazie alla forte passione che vi lega, dove trovi un palcoscenico su cui farla danzare. E a questo richiamo hanno risposto più di 35.000 persone quest’anno, un vero successo, ragazzi!
Oltre a questo spirito che circonda l’evento, è il suo cuore a battere a ritmo di dadi e pedine, con i tantissimi tavoli messi a disposizione dall’area ludoteca gestita dalla Tana dei Goblin i cui soci, sgolandosi e mettendocela tutta, si sono impegnati a favorire la conoscenza del gioco, a spiegare e rispiegare regole a utenti di tutte le età, e a costruire il PLAY, tavolo dopo tavolo, scatola dopo scatola.
Ce l’abbiamo messa tutta, tra lavoro e passione ogni energia è stata riversata in questo evento che invece di assorbire i nostri sforzi ci ha restituito una carica tanto forte che sono 3 giorni che gioco senza sosta, preso dallo spirito del PLAY!
Il nostro team di macachi sta montando alcune clip che racconteranno la nostra esperienza nell’evento (siamo stati anche al D&D Epic!), restate sintonizzati per scoprire cosa abbiamo visto e ripreso (specie i momenti imbarazzanti) e non perdete le recensioni sui titoli presentati al PLAY che seguiranno.
E come dice qualcuno che di PLAY ne sa qualcosa: buon gioco a tutti!
– Luca Scelza –
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