Monne e Messeri, torniamo questa settimana a parlare della nuova serie tv Rai “I Medici – Masters of Florence”, soffermandoci nell’analizzare gli episodi 3 e 4, trasmessi lo scorso martedì. Se vi siete persi la recensione dei primi due, vi invito a recarvi qui, per poi continuare con la lettura.
DISCLAIMER: per forza di cose, per raccontare gli eventi della serie finirò col fare qualche spoiler. Attenzione a chi non ha ancora visto gli episodi!
LA PESTE E IL GIUDIZIO
Quel guizzo che i sette milioni di spettatori della prima puntata si aspettavano, non è arrivato. Almeno, non nel terzo episodio. E nemmeno nel quarto, in parte. I difetti già riscontrati in precedenza si sono tutti confermati, con i flashback che continuano a spezzare gli intrecci di una trama che in ogni caso non convince – e lo specifico ancora una volta, non vuole assolutamente essere storicamente accurata.
La vicenda si è evoluta con l’entrata in scena della peste, un’ottima scusa per Rinaldo Albizzi, avversario di Cosimo, di attribuirla all’intervento divino contro i peccati del suo rivale. Dopo due ore di puntate, l’odio di Rinaldo nei confronti di Cosimo sfocia nel ridicolo, con quel suo voler continuamente incolpare un banchiere di “usura”: almeno che cambi un po’ canzone, che cerchi qualche prova, che “facci qualcosa, ragioniere!”. Ma si continua così fino alla quarta puntata, dove comunque non vengono chiariti del tutto i meccanismi che muovono questa maldestra sete di vendetta.
Cosimo, a conclusione del terzo episodio, trova ancora una volta uno stratagemma geniale per salvare faccia, onore, casato, capra e cavoli. In tutto questo, l’indagine su chi ha ammazzato lo speziale va avanti, portando indicibili conseguenze; la cupola del Brunelleschi (e Brunelleschi stesso), poi, vive un attimo di esitazione e, soprattutto, muore la madre di Cosimo, la quale si scopre aver sempre nutrito sentimenti contrastanti verso di lui perché… è il gemello cattivo! Qua onestamente ho creduto che per qualche fantascientifico motivo, la televisione stesse trasmettendo un’interferenza e stessi guardando una soap opera messicana. Invece no.
Proseguendo con la quarta puntata, finalmente si respira una boccata d’aria fresca con gli interessanti sviluppi tra Cosimo e Contessina, la moglie. Un applauso, tra l’altro, all’attrice Annabel Scholey, che si piazza ufficialmente tra le rivelazioni di questa serie. La storia continua con Albizzi che riesce a far imprigionare Cosimo (con un espediente degno delle più feroci menti criminali: una lettera falsa), ancora una volta lo accusa “ad capocchiam”, e ancora una volta la Signoria ha tempo da perdere per bighellonare con delle schermaglie. Ma sì, chi se ne importa della città…
Dopo vari altri guazzabugli, non solo scopriamo che il figlio di Cosimo, Piero, è un povero cucciolo, ma che se fai del bene vai letteralmente in prigione. Perché Contessina, innamorata nonostante tutto di Cosimo, gli salva la vita, facendogli ottenere l’esilio e ricevendo in cambio un bell’arrivederci. Che altro dire: già da come era partita la terza puntata, con Cosimo che dona il rosario, regalatogli dal padre come eredità di famiglia, a un bimbo qualsiasi figlio di un operaio qualsiasi, avrei dovuto immaginare come sarebbe andata a finire.
Se non fosse per le location, ancora una volta superlative, per le musiche, sempre evocative, e per Contessina, vera punta di diamante, snodo delle vicende, e probabilmente unico personaggio con cui il pubblico riesce a trovare una chiave emozionale e di lettura, forse questa serie di grande per adesso ha avuto solo la voce iniziale. Forse è troppo presto per dirlo, ma chissà.
–Elisa Erriu–
I Medici – Masters of Florence: recensione episodi 1×03 e 1×04
Isola Illyon
- Contessina de’ Bardi è bella e brava;
- Alcune scelte di trama, come la storia d’amore, potrebbero regalare vere sorprese;
- Chissà se è voluto che i personaggi principali, Cosimo e Rinaldo, siano così immaturi...
- Il gemello cattivo. No… sul serio?
Il terzo e il quarto episodio della serie “I Medici” sfumano l’alone dorato che si era creato agli inizi. La trama viene tirata nel tempo della puntata, con colpi di scena davvero imprevisti e che forse sarebbe stato meglio non vedere. Senza voler ulteriormente discutere sulla non storicità della serie, valutandola come storia inedita, si avverte che qualcosa manca, che si è scelto di non osare troppo. Fortunatamente le evoluzioni amorose del quarto episodio fanno ancora ben sperare: incrociamo le dita.