La mitologia greca narra del modo in cui la splendida Giunone fosse l’unica in grado di dissipare la nebbia che circondava il volto di Giove, il re dell’Olimpo. E fu proprio lei, osservandone l’espressione, a rivelare la sua natura di fedifrago e a mostrarlo per quello che era davvero.
Si sono ispirati a questa storia gli scienziati della NASA di cui abbiamo sentito parlare in questi giorni, responsabili dell’arrivo di Juno (nome anglosassone di Giunone) nell’orbita del più grande pianeta del sistema solare.
L’obiettivo della sonda spaziale, proprio in riferimento alla mitologia, è quello di scoprire qualcosa di più su Giove, analizzando dati da una posizione in cui nessuno era arrivato prima d’ora, sia in termini di vicinanza al pianeta (5000 chilometri dalle nubi) che di distanza dalla Terra (3 miliardi i chilometri percorsi).
A stento riusciamo a credere che la sonda sia partita da Cape Canaveral il 5 agosto 2011 e che i calcoli matematici siano riusciti a portarla in orbita perfetta dopo cinque anni, il 5 luglio 2016: eppure è tutto vero, non è fantascienza.
Ma alla fantascienza Giove è comunque strettamente legato. Da sempre il gigante del nostro Sistema Solare ha affascinato per la sua imponenza, divenendo protagonista di divagazioni fantasiose che si sono ormai impresse nelle nostre menti. E si saranno impresse anche in quelle degli scienziati della NASA, che quando osserveranno i dati di Juno speriamo cercheranno anche qualcosa di più che i semplici numeri.
Ci siamo domandati dunque: a quali visioni andrà incontro la sonda? Chi incrocerà durante la sua danza attorno al gigante gassoso? Le risposte sono supportate da valide argomentazioni scientifiche che siamo in grado di dimostrare mentre vi offriamo un cocktail.
Ozymandias
Nel videogioco Dino Crisis 3, l’Ozymandias è una nave colonia ONU che ha perso il contatto con la Terra durante il suo viaggio. Riappare anni dopo nei pressi del sistema di Giove, dunque il nostro pianeta invia una nave sonda, la Seyfert, per scoprire cosa sia accaduto. Nonostante l’apparente stato di abbandono di Ozymandias, da essa parte un attacco contro la Seyfert, che costringe gli astronauti a un attracco d’emergenza: questi scoprono ben presto che la nave non solo non è disabitata, ma che, anzi, può contare su un’accurata selezione di dinosauri a bordo, pronti ad affilarsi le unghie sulle loro ossa. Nonostante il titolo sia passato in sordina (è stato pubblicato sulla prima Xbox nel 2003), non essendo all’altezza dei suoi predecessori, consigliamo a Juno di ignorare eventuali richieste di aiuto, specie se emesse con ruggiti.
Jet Black
Nell’anime Cowboy Bebop, Jet Black è un cacciatore di taglie nato su Ganimede, una delle lune di Giove. Del suo passato non si sa molto, se non che è divenuto un investigatore dell’Intra Solar System Police, dove ha maturato il soprannome di Black Dog, il Mastino. Solo in seguito si è unito all’equipaggio della nave Bebop, divenendo socio di Spike come cacciatore di taglie. L’equipaggio è più volte tornato a bazzicare i vari satelliti del sistema, quindi non è escluso che Juno possa fare la conoscenza di questi poco raccomandabili eroi che potrebbero sfruttare la sonda come diversivo per uno dei loro piani.
Zio Paperone
Nella storia Paperino e il razzo interplanetare, pubblicata su Topolino 230 nel 1960, Archimede costruisce un razzo a Zio Paperone, che vuol portare i suoi soldi sulla Luna per metterli al sicuro, trascinandosi dietro l’ignara famiglia al completo. Per un errore di calcolo, il razzo li spedisce invece su Giove, dove avviene l’incontro con i Gioviali, creature pacifiche che si nutrono di metallo e che vedono nell’oro trasportato un’ottima fonte nutrizionale. Che Juno possa scorgere un papero col cilindro nell’atto di cercare di riavere indietro l’oro perduto?
Le Figlie di Cthulhu
Credevate che Giove fosse un posticino tranquillo? Se siete adepti della religione Lovecraftiana, dovreste evitarlo come la peste (ma non prima di essere andati qui!). Secondo alcune fonti, sembra che Ylidiomph (nome iperboreano del pianeta) sia, assieme a Nettuno, uno dei luoghi da cui originarono i Polpi Volanti, creature senza un corpo definito che occuparono la nostra Terra prima di essere sconfitte dalla Grande Razza di Yith (salvo vendicarsi in seguito). Ma non solo, su Giove sarebbero infatti imprigionate le figlie di Cthulhu, Nctosa e Nctolhu, conosciute come le gemelle. Appaiono come enormi esseri ricoperti da un guscio resistente, con otto gambe e sei braccia che terminano con clave. Juno, vuoi venire a giocare con noi?
Discovery One
Conosciamo tutti l’astronave di 2001: Odissea nello spazio, che partì alla volta di Giove per motivi di ricerca con a bordo due astronauti e un supercomputer. E sappiamo tutti com’è andata a finire grazie a quel gran pignolo di Hal, ma non ci è dato sapere se l’astronave stia galleggiando ancora intorno all’orbita del pianeta. Occhio dunque ad avvistamenti di monoliti vaganti, potrebbero dare un po’ di fastidio specie se si ci entra in contatto finendo col venire trasferiti in dimensioni inconcepibili. Ci sentiamo comunque di consigliare a Juno di non fare amicizia con Hal, che tra l’altro è sempre stato un po’ restio ai rapporti sociali.
È scherzando a modo nostro che ci complimentiamo ancora con gli scienziati della NASA per questo ulteriore traguardo scientifico. Auguriamo a Juno una buona permanenza, in attesa di riaccoglierla sul nostro pianeta nel 2018.
– Andrea Carbone –