Tutti conosciamo Topolino per il simpatico buontempone che è, ma in pochi potevano immaginare che fosse anche un giudice molto severo, e di certo non lo immaginava Gareth Edwards, il regista dell’attesissimo film Rogue One: A Star Wars Story, il quale, secondo “fonti autorevoli”, non avrebbe soddisfatto con il suo lavoro i dirigenti della Disney che, poco contenti della versione finale della pellicola presentata, avrebbero chiesto al regista di riprendere a girare per altre quattro settimane, aggiungendo così altre costose riprese al lavoro già fatto. Insomma, ai vertici dell’azienda californiana non devono essere rimasti contenti di quello che hanno visto, come invece lo furono per il precedente film di J.J. Abrams, e già questo potrebbe essere un primo campanello di allarme per i fan della saga.
Del resto dal primo trailer, apprezzato da gran parte del pubblico di appassionati, si poteva vedere come il lavoro fatto dal regista di Godzilla mostrasse chiaramente un preciso carattere oscuro e a tratti maggiormente realistico, con tinte più mature che davano subito l’impressione di trovarsi di fronte a qualcosa di diverso rispetto al solito film di Star Wars. L’idea che ha restituito il filmato è stata quella di avere a che fare con una nuova prospettiva che avrebbe potuto arricchire una saga cinematografica che ha fatto sì la sua fortuna su una precisa identità e sulla reiterazione di stilemi ormai classici, ma che avrebbe potuto sicuramente beneficiare di una ventata d’aria fresca che, almeno dalle intenzioni di Edwards, il nuovo film aveva intenzione di portare.
Il regista aveva infatti da tempo dichiarato la sua precisa volontà di spostare lo sguardo sulle guerre stellari proprio approfondendo la dimensione bellica della storia, il conflitto sanguinoso che ha portato la tirannia dell’Impero a prevalere sulla Repubblica, vista però dagli occhi dei protagonisti di questo scontro di proporzioni galattiche, e da quello che abbiamo potuto vedere dal trailer l’atmosfera del grande film di guerra era stata centrata in pieno. In cosa consistono, dunque, le critiche mosse dalla Disney che vedono il regista al centro del ciclone? Purtroppo non è dato saperlo, ma è facile fare delle ipotesi partendo da quanto detto sopra: con un settimo episodio della saga, Il Risveglio della Forza, che ha ottenuto un eccezionale riscontro al botteghino (pur avendo scontentato parte dello zoccolo duro dei fan), la Disney potrebbe aver pensato che non fosse il caso di abbandonare una formula vincente per avventurarsi in un cambio di prospettiva del tutto inedito nella saga di Star Wars, e che poco sarebbe rientrato nelle corde della casa di Topolino, che ormai domina da tempo incontrastata sul mondo dell’intrattenimento per famiglie.
È probabile che l’azienda voglia rendere il brand di Star Wars simile a quello Marvel (percorso già avviato con Il Risveglio della Forza, d’altronde), ed è chiaro che i cambiamenti proposti da Rogue One mal si sposano con questa politica. È dunque probabile che Disney abbia chiesto al regista nuove riprese per smorzare il tono cupo del film, inserendo magari gag e scenette più scanzonate. Ovviamente siamo nel campo delle supposizioni, ma questa ipotesi sembra essere la più plausibile o comunque verosimile. Dobbiamo prepararci all’ennesima delusione cinematografica? Voi che dite? Almeno riguardo a una cosa, comunque, i fan possono dormire sonni tranquilli: questi cambiamenti inaspettati non dovrebbero, salvo smentite, ritardare l’uscita del film, ancora prevista per il 14 dicembre 2016.
– Davide Carnevale –