È stato pubblicato da qualche ora il trailer di quello che sarà il primo dei tanti appuntamenti fissi con Star Wars che Disney ha promesso a tutti i suoi fan, lo spin-off “Rogue One: A Star Wars Story”, prequel diretto di quell’Episodio IV uscito nelle sale nel lontano 1977. Molte informazioni erano già trapelate da tempo, e si conosceva per sommi capi già quello che avremmo dovuto aspettarci, e il trailer sembra confermare molte delle nostre congetture: cerchiamo di analizzarlo più da vicino.
Jyn Erso, interpretata da Felicity Jones, viene subito presentata da voci fuoricampo come una banale delinquentella dedita a ogni tipo di faccenda illegale, e la sua non è certo un’entrata in scena da eroina: arrestata e interrogata sul suo difficile passato, vissuto da orfana da quando aveva sedici anni, la giovane ragazza risponde semplicemente: “Questa è una ribellione, non è così? Mi ribello!”.
Ed è questa proprio la Ribellione, quella che abbiamo visto combattere la tirannia dell’Impero nella trilogia originale, per la quale abbiamo tifato durante l’epico combattimento su Hoth, ma ancora agli esordi, essendo il film un prequel. In questa fase la resistenza è alla disperata ricerca di nuove leve per combattere i piani dell’Imperatore e del suo braccio destro Darth Vader, e a dare all’indomita Jyn un nuovo scopo e un motivo di redenzione: trovare il punto debole di una nuova arma segreta dell’Impero, segreta solo dal punto di vista della finzione cinematografica, perché anche i fan meno scafati sanno benissimo di cosa stanno parlando i capi della Ribellione.
La nuova arma che la missione disperata dovrà violare è la Morte Nera, una stazione spaziale grande quanto una “piccola luna”. Così come sappiamo dal primo capitolo della saga, i Ribelli riusciranno a mettere le mani sui piani segreti del pianeta artificiale in grado di disintegrare mondi con il suo raggio letale, ma ci viene anche detto che per ottenerli sono stati necessari grandi sacrifici, sacrifici che dovrebbero essere tutti svelati in questo spin-off.
Così le parole di Forest Whitaker, altro nome importante nel cast, sembrano risuonare come l’eco di una premonizione: “Cosa farai se ti prenderanno, cosa farai quando ti spezzeranno, cosa diventerai se continuerai a combattere?”. E lascia molti interrogativi l’armatura nera con i simboli imperiali che Jyn indossa alla fine del trailer, che potrebbe rappresentare un travestimento per infiltrarsi o addirittura un cambio improvviso di schieramento.
Insomma, per quanto conosciamo bene la fine della storia questo capitolo sembrerebbe riservare molte sorprese e colpi di scena, così come sorprendente è il tono maturo e cupo che il trailer lascia trasparire. Ci troveremo per la prima volta davanti ad uno Star Wars che abbandonerà i canoni fiabeschi delle vecchie trilogie e che, come ha affermato il regista, tratterà il tema della guerra da un punto di vista più “adulto”? Le premesse sembrano esserci tutte, ma per scoprirlo con i nostri occhi dovremo aspettare il 14 dicembre, quando il film uscirà nelle sale italiane. Intanto, vi lasciamo al trailer.
– Davide Carnevale –