L’opera di Philip K. Dick è stata frequentemente saccheggiata dall’industria cinematografica e televisiva, non poche volte con scarso o nessun riguardo nei confronti degli scritti di quello che è senza ombra di dubbio uno dei più importanti autori americani di fantascienza e in generale uno dei pensatori fondamentali del Novecento. Senza considerare il capolavoro “Blade Runner” di Scott (che pure si allontanava in molti punti dal romanzo da cui era tratto, “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?“), sono innumerevoli altre le trasposizioni su grande schermo, alcune orgogliosamente dichiarate, altre più subdole e difficili da individuare, come nel caso di un film famosissimo come “The Truman Show“, che trae palesemente ispirazione dal romanzo di Dick “Tempo fuor di sesto“. Solo ultimamente, però, l’opera del nostro sembra interessare come mai prima l’industria delle serie televisive, prima con “The Man in the High Castle“, la coraggiosa prova di Amazon basata sul romanzo “La svastica sul sole“, e ora con la serie antologica “Electric Dreams: The World of Philip K. Dick“, basata sui racconti brevi dell’autore e prodotta da Sony per il canale britannico Channel 4, andando idealmente a sostituire un’altra serie antologica di grande peso, “Black Mirror“, passata su Netflix.
La notizia è di quelle che inumidisce gli occhi degli appassionati dell’opera di Dick e di fantascienza in generale, soprattutto perché questa volta ad essere adattato non sarà un romanzo o un racconto da cui prendere semplicemente spunto per poi allungare inevitabilmente la vicenda, ma ognuno dei dieci episodi previsti dovrebbe essere una trasposizione di un singolo racconto dickiano, cosa che fa ben sperare sulla fedeltà al testo dell’autore.
Quasi a mettere un bollino di qualità al progetto, è di queste ore la notizia che a produrre con Sony la serie ci sarà nientemeno che Bryan Cranston, che gli appassionati di serie tv conoscono bene per la sua interpretazione in “Breaking Bad” di Walter White, il professore di chimica che diviene cuoco di metanfetamine. Cranston dovrebbe anche avere una parte nella serie, ma ad ora non è dato sapere chi sarà chiamato a interpretare.
Gli estimatori di Dick, comunque, saranno ancora più lieti nel sapere che dietro le quinte della serie ci sarà anche la figlia dello scrittore, Isa Dick, probabilmente impegnata nel verificare che venga rispettato il patrimonio letterario del padre, mentre l’adattamento dei racconti sarà gestito da Ronald D. Moore, altro nome che farà dormire sogni tranquilli agli appassionati, in quanto già produttore dell’ottimo Battlestar Galactica.
“Sono un fan di lunga data di Philip K. Dick, è un onere tremendo e un’emozione poter essere parte di questa serie” ha avuto modo di dire Moore nel comunicato stampa di Channel 4. “I suoi racconti sono una miniera d’oro per un artista che cerca ispirazione, e penso che sarà un progetto davvero emozionante”.
– Davide Carnevale –