Era solo questione di tempo. Chi di voi, giocatori di Magic, non avrà pensato almeno una volta, tra una partita e l’altra: “Ma se la Wizards ha i diritti di Dungeons & Dragons e di Magic the Gathering, cosa aspetta a creare qualcosa di interconnesso?”. Ebbene, quel momento è giunto: è di qualche giorno fa, infatti, il rilascio da parte della grande mamma dei giochi da nerdazzi per antonomasia, di Plane Shift: Zendikar, ovvero un’ambientazione, basata sulle regole di D&D 5.0, interamente ispirata all’omonimo e noto piano del Multiverso, protagonista di grandi stravolgimenti sia narrativi che non, del gioco di carte più famoso del mondo. Era ora! Ma di che cosa si tratta?
Sostanzialmente è un manuale (gratuito!) di 38 pagine illustrato, incentrato sul mondo ricco di mana di Zendikar. Scritto da James Wyatt e con il contributo artistico di Adam Paquette, Plane Shift è suddiviso in tre capitoli, ovvero Il Mondo di Zendikar, Le Razze di Zendikar e Il Bestiario di Zendikar.
Il Mondo di Zendikar
Questa è una brevissima introduzione del mondo in cui i giocatori si ritroveranno. Per i fan più affezionati di Magic questa risulterà essere la parte più ripetitiva, utilissima invece per chi si avvicina per la prima volta a questa ambientazione. Rovine, città affondate e antichi templi Eldrazi saranno gli scenari in cui i giocatori muoveranno i loro passi, tra trappole, creature terrificanti e, perché no, qualche Eldrazi ancora sopravvissuto!
Le Razze di Zendikar
La parte a mio avviso più interessante. Come ogni manuale, qui vengono introdotte le varie razze che i giocatori potranno impersonare in questo mondo così selvaggio e antico. Ognuna di esse avrà le sue peculiarità e ovviamente i suoi punti di forza o debolezza. Ecco chi potranno impersonare i giocatori:
- Umani: Niente da dire di nuovo. Equilibrati, mai sbilanciati, per i giocatori che vogliono andare sul “sicuro”;
- Kor: Anemici e con evidenti problemi di albinismo, i Kor guadagnano un +2 razziale a Destrezza e +1 a Saggezza. Sono secondi solo agli Elfi per quanto riguarda la conoscenza del territorio, e per alcune lande desolate li battono addirittura. Sono agili e veloci, ottimi per chi ama saltellare qua e là a mo’ di Bruce Lee sui nemici;
- Tritoni: Una delle classi più particolari. Con un +1 razziale su Saggezza, possono respirare sott’acqua e hanno delle straordinarie doti da elementalisti dell’aria e dell’acqua;
- Vampiri: +1 a Intelligenza e +2 a Carisma, ma tranquilli, nessuno scintillio fastidioso ai raggi del sole. Ottimi necromanti e cultori del sangue, sono capaci di azioni straordinarie quando sono assetati;
- Goblin: Incredibile, ma il loro bonus è un +2 a Costituzione. È anche vero che vivranno su uno dei piani più duri e selvaggi dell’intero multiverso, ma diamine, stiamo parlando di Goblin…
- Elfi: Come gli Umani, anche qui non abbiamo grosse sorprese. Orecchie a punta, puzza sotto il naso, e +2 a Saggezza. Insomma sono sempre gli Elfi che abbiamo imparato ad amare/odiare durante le nostre sessioni di D&D.
Il Bestiario di Zendikar
Ecco la parte più consistente. Zendikar è un regno ricco e rigoglioso, dove Angeli e Arconti vivono a stretto contatto con Demoni, Grifoni, Sfingi e Draghetti. Tipici del luogo sono i Felidar, feroci felini dal caratteristico mana Bianco che spesso vengono ammaestrati dagli esseri umani per diventare delle possenti e pericolose cavalcature. Fieri compagni, hanno svolto un ruolo chiave nella battaglia contro gli Eldrazi. Ma queste sono solo alcune delle creature che il Master potrà utilizzare per far sputare sangue e lacrime ai suoi PG: Giganti, Draghi, Kraken, Surrakar, Gomazoa, Elementali, Troll e bestie di ogni genere popolano questo piano, e sono pronte ad essere sguinzagliate per ogni evenienza ruolistica che si presenti.
In fondo lo aspettavamo da anni: anche se in rete si possono trovare delle ottime ambientazioni ispirate ai mondi di Magic the Gathering, questa è la prima ufficialmente rilasciata dalla casa madre. Non bisognerebbe stupirsi molto dell’operazione, dato che la Wizards ha già seguito una via del genere con Magic: basti ricordare che il Commander non era altro se non una versione di gioco alternativa creata dalla fanbase, che solo successivamente fu accettata e inclusa tra i prodotti ufficiali. Nel suo complesso, conoscendo il piano a cui è ispirata, non si può dire che si tratti di un manuale ricco, anzi. In realtà ci troviamo di fronte a un prodotto volutamente – e questo bisogna dirlo – scarno, ridotto all’essenziale, alle informazioni basilari che servono a un Master per approcciarsi a un mondo del genere. Più che un manuale finito, direi che si tratta di un primo tentativo di mediazione tra i due mondi, un esperimento che ha come scopo quello di vedere quale sia la reazione dell’utenza a un’operazione di questo tipo. A riprova di ciò, dopo il rilascio è stato lanciato un sondaggio dalla Wizards dove si chiede l’opinione su Plane Shift: Zendikar e su eventuali altri piani da poter sfruttare come ambientazioni future. Se tanto mi da tanto…
Sperando che questo sia l’inizio di un qualcosa di più grande e curato, non posso fare altro che lasciarvi il link dove potrete scaricare il PDF di questa ambientazione, augurandovi delle splendide sessioni di gioco contro l’Ob Nixilis di turno. E attenti agli Elefanti, mi raccomando!
-Vincenzo Mirra-