Si sa, il fascino di un Gioco di Ruolo risiede principalmente nel sedersi tutti insieme attorno ad un tavolo e, con la guida di un loschissimo personaggio detto Dungeon Master (la persona più immaginativa, fantasiosa, comunicativa e carismatica del gruppo – ma spesso e volentieri, la persona più bastarda), dare vita ad una storia raccontata in squadra, ciascuno contribuendo con le proprie azioni, il proprio ingegno e la propria capacità interpretativa. E se le lunghe e ventose strade della vita (oggi mi sento insospettabilmente lirico) dovessero portare vecchie compagnie, rotte alla dura vita della ventura, a dividersi? Se il chierico dovesse prendere la strada dell’Erasmus, la barbara iniziare un dottorato di ricerca a Yale, il nano aprire una pasticceria a Vigevano e lo stregone partire per terraformare Marte?
Niente paura, perché da un po’ di tempo a questa parte è possibile ricreare praticamente in toto l’esperienza PnP senza necessità di compresenza fisica, il tutto grazie a dei software detti di virtual tabletop (VTT). Questi programmi permettono ai giocatori, in qualunque parte del mondo, di partecipare ad un tavolo digitale dalle dinamiche quasi identiche al PnP convenzionale. Un software di questo tipo non ha nulla a che spartire con un videogame, semplicemente perché le decisioni ed il dialogo tra DM e giocatori indirizzano la partita, le meccaniche di gioco, i tiri per colpire, gli spostamenti, ecc., non causano automaticamente nessun esito di gioco che non sia stato valutato e deciso dal DM. Un virtual tabletop software ripropone semplicemente in ambiente digitale le dinamiche umane di una partita attorno ad un tavolo fisico, che sono ovviamente convertite ed implementate in tutta una serie di opzioni del programma.
Uno dei software più famosi di questo tipo è senza dubbio Fantasy Grounds della SmiteWorks Ltd., che da qualche tempo è disponibile su Steam (al prezzo di 36,99 euro), con tutto il relativo corollario di espansioni, set di regole e DLC pay-per-download.
SÌ, MA COME FUNZIONA?
Ogni componente che prenda parte ad una sessione tabletop online, sia come DM che come giocatore (si tratta semplicemente di una gerarchia da settare all’inizio di una specifica campagna – il software è identico per tutti) necessita di una copia di Fantasy Grounds (a meno che il DM non possieda una ben più costosa Licenza Definitiva, nel qual caso può ospitare un numero illimitato di giocatori che ne siano sprovvisti). È possibile partecipare al gioco come giocatori dopo aver creato (anche localmente) un personaggio con tanto di scheda basata sul ruleset in questione, oppure come dungeon master con la possibilità di sfruttare i tool di creazione della campagna e di generare il set di regole o di customizzare il set cui si fa riferimento. Il DM può preparare la campagna e l’avventura come meglio crede, può generare mappe da sottoporre alla visione comune o abbozzare direttamente in-game su una feature Virtual Paper, con tutta una serie di tool di disegno e di token categorizzati (mostri, PNG, arredamento, oggetti esterni), oppure ancora creare ed implementare dei token propri; può decidere a quali giocatori fornire una visione delle mappe e a quali no (se dotati o meno di scurovisione, per esempio) e l’estensione della fog of war; può fornire documenti in-game di ogni tipo ai giocatori, e decidere a quali mostrarli ed a quali no; può avere accesso al materiale del set di regole di riferimento per una rapida consultazione. I giocatori hanno inoltre a disposizione un simulatore fisico interattivo 3D di lancio del dado, nel quale dopo una vigorosa scrollata col mouse qualunque tipo di dado rotola sul tavolo virtuale, visto da tutti i partecipanti, per fermarsi placidamente sul numero fatale, cui il sistema aggiungerà subito le statistiche del personaggio e i modificatori stabiliti dal DM, mettendo il risultato a disposizione di tutti.
E L’INTERPRETAZIONE?
Dato che gli esiti del gioco e la cooperazione non vengono gestiti da una IA, ma da persone in carne ed ossa, seppure a centinaia o migliaia di chilometri di distanza, e che alla fine della fiera l’interazione, l’interpretazione e la recitazione sono basilari in un PnP anche se in remoto, ecco che le feature di comunicazione tra gli utenti di Fantasy Grounds assumono un ruolo di gran lunga più importante di una qualsiasi chat per titoli multiplayer. Ovviamente è implementato un sistema di comunicazione testuale interna, con elementi che consentono di indicare i singoli turni dei personaggi, che danno il controllo al DM dell’identità (Png, narratore) con cui chattare, e addirittura indicano “metachat” per le comunicazioni tra giocatori o off-game. Parallelamente, è possibile utilizzare le più comuni applicazioni vocali come Skype o Google Hangouts per fornire un supporto vocale alla comunicazione testuale, o sostituirla completamente.
A CHE GIOCO GIOCHIAMO?
Fantasy Grounds si presenta come un sistema il più aperto e flessibile possibile, col quale i DM possono creare e giocare qualunque cosa, dalle house rules fino ai sistemi più noti a livello mondiale. La versione disponibile su Steam è pre-caricata con set di regole che supportano le edizioni di D&D 3.5, 4 e la quinta edizione, oltre al set di regole di Pathfinder. Inoltre sono implementate librerie di abilità, incantesimi e mostri per questi set (principalmente per 3.5 e Pathfinder) che sono classificate Open Gaming Content a livello di copyright. Altri ruleset, comprendenti Savage Worlds, Rolemaster (sì proprio il sistema sorgente di GiRSA), FATE, Call of Cthulhu, Castles and Crusades e Basic Roleplaying, insieme a tonnellate di token pack, librerie, mappe, mostri, classi, avventure pronte da giocare (tra le quali adattamenti delle ultime storyline della quinta edizione come Rise of Tiamat, Out of the Abyss e Princes of the Apocalypse) sono disponibili per il download a pagamento, pronte per essere implementate nel software principale. La feature forse più ghiotta per i veri ruolisti è che si tratta comunque di un software completamente aperto, dato che ruleset, token, mappe e campagne di creazione dei DM possono essere condivise ed utilizzate dagli altri utenti.
E voi Illyoners? Siete già pratici di Fantasy Grounds o intenzionati a farci un pensierino?
– Luca Tersigni –