Con lo sbarco di Fantasy Grounds su Steam durante la scorsa annata, il principe dei software VTT (Virtual Tabletop) si è definitivamente consacrato presso il grande pubblico. Come tutti i VTT, Fantasy Grounds è un’applicazione che consente (a patto di possedere tutti una copia del software) ad utenti disseminati in giro per l’orbe terracqueo di partecipare ad una sessione GdR senza per questo doversi trovare fisicamente nello stesso luogo. Non entrano in gioco poligoni, né IA (se non a livello molto basilare in alcune feature di aiuto per il DM): un VTT non è un videogame, bensì un’applicazione che ricrea un tavolo da gioco virtuale sul quale far interagire in remoto i giocatori tra di loro e con tutte le meccaniche di una sessione pen-and-paper, tra cui lanci di dado, tabelle, ordini di iniziativa, manuali, e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo con la flessibilità, la praticità e la velocità di accesso che solo il digitale può garantire. Ma la fantasia, la capacità di interpretazione e di sceneggiatura, quelle rimangono esclusiva di master e giocatori.
FG da questo punto di vista dovrebbe essere uno strumento particolarmente adatto a semplificare la vita dei DM, ed è questo il motivo per il quale, nel gameplay/tutorial che trovate qua sopra, andremo ad analizzare il software dal punto di vista di ciò che ha da offrire al Dungeon Master medio. Oltre ad una rapida descrizione del programma e delle sue funzionalità di base, prenderemo in analisi in modo più specifico gli strumenti che FG fornisce sia come aiuto alla narrazione, sia come vera e propria interfaccia con i giocatori, e poi ci concentreremo sulle risorse di gioco e di regolamento implementate e sulle modalità di accesso da parte del DM. Il tutto tramite l’intuitivo meccanismo del drag&drop.
Roll the Dice!
–Luca Tersigni–