Il mondo dei Mecha è stato un protagonista indiscusso della nostra infanzia grazie agli infiniti anime, fumetti e film di un immaginario fondamentale negli anni ’80 e ’90 che è cresciuto insieme alla mia generazione e quella precedente. Che figata. Sono felice di tornare a parlare di questo immaginario attraverso due libri, dello scrittore Matteo Marchisio, intitolati “ARCA – La Lista dei Probi” e “ARCA – Fermate la Vandea”. Questi due ebook sono rispettivamente il terzo ed il quarto volume della saga dedicata ai cazzutissimi piloti che sono al comando degli ARCA (Armature Robotizzate per il Combattimento Aggressivo). Abbiamo recensito in passato i primi due libri della saga che sono “ARCA – Il risveglio di Pito” (clicca qui per la recensione) e “ARCA – I figli di Tlaloc” (clicca qui per la recensione), quindi se volete ricostruire tutta l’opera di Matteo Marchisio dategli un occhio. Prima di entrare nel vivo della recensione è bene chiarire che anche se si parte leggendo direttamente il terzo o il quarto volume, quello che succede è pienamente comprensibile: l’autore fornisce tutti gli strumenti per capire dopo poche pagine chi è chi, chi fa cosa, e perché. Ma riprendere l’intera saga dall’inizio non potrà che far bene alla vostra lettura.
COMBATTERE TRA POLVERE, SUDORE E TRADITORI
In “ARCA – La Lista dei Probi” vediamo il gruppo di piloti appartenenti alla Decima divisi in due gruppi, da un lato per andare incontro alle necessità del porto fluviale di Ius, ultima grande città-quartiere rimasta disabitata su Lex V, messa a ferro a fuoco da un conflitto interno dove gli ARCA si recano per supportare la Resistenza ed aiutarla a sopravvivere e a riconquistare la città, e dall’altro lato invece sulle Lune Rigogliose per proteggere strenuamente i Kibarua. Il nucleo centrale della trama ci porta nell’assedio di Ius, con una serie di flashback che ci raccontano e mostrano alcuni elementi fondamentali che ritornano poi attuali nella narrazione. I tre piloti inviati a Ius, Daboo, Sword e Morris, si trovano dinanzi una Resistenza particolare, e per tutto il combattimento c’è la sensazione che non tutto sia quello che sembra. E non stiamo parlando dei gufi di Twin Peaks. Adrenalina a mille, combattimenti, idee geniali e fughe miracolose accompagnano il lettore sino a scoprire cosa c’è nel cuore di Ius e in quello della Resistenza.
In “ARCA – Fermate la Vandea” troviamo invece i nostri amati piloti tutti uniti, ma il clima di grinta e positività sembra cambiato. Questo libro è molto più oscuro ed esplora lo stato d’animo di un Frank Boss Bakosky, il big della Decima, stanco e insofferente per i vani sforzi fatti negli anni per preservare la pace, in un mondo in cui I figli di Tlaloc sono ancora così potenti e presenti. In questo particolare momento il capitano Sullivan porta all’attenzione della Decima l’esigenza di fermare un’immensa nave, la Vandea. Grazie ad un informatore Mokter, del quale i piloti non sanno se fidarsi o meno, si scopre che questa nave spaziale è diretta nel regno dei Namir con lo scopo di colonizzarli e piegarli al volere di chi è all’interno del vascello, e cioè i temibili Mokter. Stanchi e affaticati, i piloti decidono che la cosa giusta sia comunque intervenire, quindi organizzano un raid per entrare di soppiatto nella pancia della Vandea. Ed è da quel momento che si snocciola l’avventura in un ritmo vertiginoso di azioni, colpi di scena e combattimenti. Succederà davvero di tutto e si scopriranno cose, persone e reali intenzioni che davvero non vi aspettereste.
MATTEO MARCHISIO STYLE
Come già dissi in merito ai precedenti capitoli, anche qui il nostro autore non ha tradito le aspettative, confezionando due libri ben fatti, carichi di personaggi caratterizzati, emozioni adrenaliniche ed una narrazione cinematografica. Le parole si susseguono come i fotogrammi di un film, specie nei combattimenti, che sono di solito difficili da descrivere, ma che invece qui vengono resi in maniera ottimale, restituendo un’immaginazione di quello che leggiamo davvero eccitante.
La narrazione risulta piacevole e i personaggi hanno un loro spazio di manovra ed una buona caratterizzazione. Non capiterà mai di confondere uno con un altro: dal linguaggio al modo di porsi, sono tutti diversi e ben collocati. Nel primo libro avrà un ruolo di contorno il Boss Bakosky, che abbiamo amato nei precedenti capitoli, ma questo permetterà ai piloti su Ius di farsi conoscere di più, specie nei momenti in cui prendere la decisione giusta vuol dire salvarsi il culo. In “ARCA – Fermate la Vandea” invece sarà proprio lui l’elemento cardine della storia, intorno a cui ruoteranno, anche qui ben disposte, turbe, preoccupazioni e speranze di pace.
Elemento fondamentale è il plot narrativo, molto avvincente e credibile. Nelle nebbie di Ius o nell’oscurità della Vandea le logiche che si susseguono, il comportamento di ognuno, gli eventi che accadono, risultano credibili, funzionali, mai forzati o esagerati. Quando c’è una missione in corso, non si riescono a staccare gli occhi dalle pagine, e questa sensazione non mi accade spesso, denotando le capacità di questo autore.
Da buon giocatore di ruolo sono inoltre un amante dei dettagli, e non ho potuto ignorare la ricerca che c’è stata dietro le terminologie tecniche. Dagli scafi ai sistemi di ricarica di munizioni, alle armi laser, ai Jamming disturbanti, ai radar, ogni parola viene pescata dal vocabolario della fantascienza e collocata con cura, esattamente lì dove serve e, nonostante la tecnicità, riesce a far capire perfettamente ad una prima lettura di quale aggeggio si stia parlando e a cosa serva.
Una bella storia quindi, personaggi fighissimi, combattimenti duri e strategici, ambientazioni credibili. Cosa manca a tutto questo? Che la Warner Bros. acquisti i diritti? Probabile! Cari Isolani, date un occhio anche voi a questi due libri, li trovate su Amazon, qui “ARCA – La lista dei Probi” e qui “ARCA – Fermate la Vandea” e fateci sapere cosa ne pensate. La Decima Robotizzata attende il vostro responso!
– Luca Scelza –
ARCA – “La lista dei Probi” e “Fermate la Vandea” – Recensione
Luca Scelza
+ Personaggi ben caratterizzati;
+ Combattimenti adrenalinici;
+ Intreccio politico ben organizzato;
- Sarebbe interessante dare spazio a personaggi femminili;