La figura del Druido non esiste soltanto nei giochi di ruolo o nel mondo “fantasy”. Da qualche anno è una figura riconosciuta come carica sacerdotale del Druidismo, una vera e propria religione, oltre ad essere una figura che trae le sue origini da almeno tremila anni di storia – insomma dalle origini stesse dell’uomo. Ma andiamo a vedere come e perché, soltanto da poco, sia stata ufficialmente riconosciuta come una religione così primordiale. E, soprattutto, cosa la caratterizza.
NON SONO PAGANO, SONO DRUIDO
Il Druido: naturale rimanerne affascinati. Alcuni sostengono che l’origine del suo nome derivi dalla parola celtica “duir“, che significa “quercia“, combinata alla parola “vir” che significa “saggezza“, dando, pertanto, il significato di Druido come “il saggio della quercia“, oppure “colui che sa grazie alla quercia“. Le stesse fonti antiche greche, come Plinio, ci confermano la radice semantica di “dur” per “quercia” in diverse lingue, tra cui in gallico “dervo”, “daur” in gaelico, “derw” in gallese… nonché “drus” in greco. Tutti gli alberi avevano e hanno un ruolo importante per la religione Druidista. Gli alberi sono i pilastri della Natura e i Druidi veneravano la Natura. La quercia simboleggiava l’abitante più anziano dei boschi, e pertanto il più saggio (ecco perché al Druido davano questo significato, essendo il più saggio tra gli uomini). Per il Druidismo, religione che ha visto una rinascita nel XIX secolo e somiglia al Celtismo, il culto si intreccia alla venerazione della Natura e degli Spiriti che la abitano. Il Celtismo si è ufficialmente distaccato da esso, in quanto sebbene entrambe tocchino i medesimi culti, il Druidismo spazia a valori universali e accetta fedeli di diverse etnie. Interessante può essere confrontare come una tradizione simile sia ritrovabile anche a migliaia di chilometri di distanza dal luogo d’origine di questi due culti (cioè il centro Europa all’incirca), come in Giappone con lo Shintoismo…
Anche nel Druidismo, la principale divinità è una figura femminile, la Dea triplice, la Madre Terra. Svariati articoli si potrebbero scrivere sul dove, come e con quale simile significato questa figura sacra abbia toccato ogni religione esistente (e non più) creata dall’uomo. Sì, sono serissima.
La Madre Terra è in tutte le religioni, nelle sue molteplici sfumature. La Dea triplice, che forse avrete visto sotto forma del simbolo qui vicino, assume il significato di Dea bambina, madre e anziana, le tre età dell’essere umano, spesso identificate nelle tre fasi lunari (la luna crescente, piena e calante), dandole un senso divino ed eterno, come il ciclo della vita e il satellite della Terra, ma anche incredibilmente vicino agli esseri mortali. Prendetevi un momento ed esplorate i segreti del mondo, scoprendo come la dea greca Ecate, le tre Marie, le Moire, la dea egizia Iside, la divinità induista MahaDevi e molte altre, richiamino questa divinità. Insieme alla Madre Terra viene venerato il Dio del Sole, conosciuto nel Druidismo come Béal, oppure Beltain in celtico, o Belin, Beleno in greco. Egli scandisce, a seconda della rotazione terrestre, le principali feste dei Druidi, che cadono col passaggio delle stagioni, nei solstizi, negli equinozi e nei Sabbat (festività a cadenza stagionale). Pian piano, si stanno avvalendo le ipotesi di costruire templi per i fedeli, anche se i luoghi di culto e di pratica delle feste sono per lo più boschi o luoghi naturali. Interessante, anzi, interessantissimo sapere che alcune feste druidiste erano così carine da essere “assimilate”, nel modo di festeggiare, dalla religione cristiana. A Natale, ad esempio, avete preparato l’albero? Ecco… è un’usanza nata dal Druidismo!
ECOLOGIA O MAGIA?
Un altro aspetto che caratterizza il Druidismo è il suo rapporto con la Natura. “Essendo nostra Madre, la rispettiamo”: questo è, essenzialmente, il concetto druidico, avvicinando i propri fedeli ad un rapporto con l’ambiente che potremmo definire “ecologico” – se a sentire “ecologico” state pensando a barboni coi rasta o strani bigfoot new age, siete fuori strada. Secondo i Druidi, la Natura è un’entità, è casa di Spiriti venerabili come Cernunnos, il Dio Cervo, o Morrigan, il Dio corvo, di Lùg, il Dio della Luce, del Dio lupo e del Dio serpente, di folletti e altre creature (che nel cristianesimo sono diventate creature “pagane”, quindi “estranee” e “demoniache”…). È anche la loro casa, e nessuno dotato di sale in zucca rovinerebbe mai la propria dimora fino a farsela crollare addosso, né la trascurerebbe fino a farla diventare come una fogna di Calcutta, rischiando così di beccarsi qualche malattia. Pertanto, rispettando la Natura traggono i suoi insegnamenti e utilizzano ciò che essa e le sue divinità offrono, come “magie“. Insomma, la magia dei Druidi non è nulla di artificiale e pirotecnico: tutto “naturale”. Non è un caso che ancor prima di venir riconosciuta come religione, essa sia stata a lungo considerata come un approccio filosofico alla vita.
E adesso, veniamo al sodo. Oltre a lasciarvi un link che può interessare a chi sia intenzionato ad approfondire il discorso, sappiate che il Druido è una carica sacerdotale e che, come ogni buon sacerdozio, necessita di un percorso di iniziazione. Il primo ordine del Druidismo è il Bardo: è un sacerdote che conosce le basi del culto, la sua storia e la sua filosofia. Completato questo primo percorso, si raggiunge il grado di Ovate, “il saggio” che conosce i sacri misteri e può persino padroneggiarli. Solo dopo tanta esperienza e maturità si diventa Druidi. E non vi ho ancora detto l’aspetto più interessante: il Druidismo accetta molto volentieri, anzi adora, le “sacerdotesse”, dando un’enorme importanza alle identità e alle unioni sessuali. Se state pensando a mega orge gratuite siete di nuovo fuori strada, ma ehi, la Natura è Natura…
– Elisa Erriu –