Oltre a terremotare i botteghini di tutta la galassia (il totale mondiale si avvicina, all’11 gennaio, alla fantasmagorica cifra di 1.8 miliardi di $), di sicuro Episodio VII – Il Risveglio della Forza un altro risultato notevole lo ha raggiunto: quello di polarizzare come nessun altro film della saga le impressioni dei fan. Come Guelfi e Ghibellini, ci si è divisi tra chi sul calendario ha sostituito San Silvestro con San J.J. e chi invece sta raccogliendo fondi per una class action contro la Disney, con pochi highlander nel mezzo (ai quali mi sento di appartenere) che provano a dire “Sì, bello, però…”, guardati da tutti con sospetto come Calamariani su Tatooine. Personalmente trovo che Episodio VII possa fregiarsi a pieno titolo del cappello “Star Wars”, che abbia recuperato nel complesso atmosfere, spirito, e quel pizzico di sana ignoranza della trilogia originale, come autorevolmente sostenuto da diversi colleghi in queste settimane sulle pagine dell’Isola. “Eh, machecacchiocenefregannoi dell’opinione di Tersigni..”, direte giustamente voi. Registratelo per quanto verrà adesso, perché pochi giorni fa il prode Stefano, coordinatore starwarsiano in redazione, mi fa: “Te la senti di scrivere degli aspetti negativi di Episodio VII?”. Confesso che la prima reazione è stata quella di raggiungere Kessel in meno di dodici parsec, o di vendermi come schiavo di piacere a qualche Huttessa. Poi però mi sono ricordato di non aver ancora adesso ben capito la faccenda dei parsec, senza contare che mamma mi ha detto che un ragazzo serio non si spoglia davanti alle sconosciute. Prendo quindi il coraggio a due mani e, ignoranza per ignoranza, lascio da parte analisi cinematografiche e buchi di trama (in fondo è Star Wars), per raccontarvi cosa non mi è proprio andato giù a livello epidermico. Ecco la lista degli aspetti che, da fan – e sottolineo da fan –, mi hanno provocato sommovimenti tellurico-intestinali.
REY. KYLO. LA FORZA… EHM.
La questione della assurda velocità con la quale Rey si impadronisce della Forza, e come questa sia trattata è, secondo la mia modesta opinione, una delle criticità maggiori del film. Finalmente una Jedi donna protagonista, e meno male. Peccato che il giorno prima questa se ne stesse ad abbronzarsi su Jakku e il giorno dopo, subito dopo essere stata informata da Han Solo che “È tutto vero” inizi subito, in ordine sparso: ad influenzare in allegria il primo Daniel Craig che passa, a farsi “chiamare” (?!) dalla spada laser di Luke, a prendere a pedate Kylo Ren – che sarà pure Il Frignetta (Leo Ortolani santo subito), ma che ha nella peggiore delle ipotesi alcuni anni di addestramento più della nostra eroina. Sì, Rey può aver ricevuto l’addestramento da bambina ed aver avuto la memoria resettata, ma fino all’altroieri ci hanno raccontato come l’alterazione mentale sia uno dei poteri Jedi più sottili e difficili da padroneggiare, che puoi avere dentro i midichlorian e pure lo Spirito Santo, ma per arrivare a certi livelli ci vogliono anni e anni dell’addestramento più rigoroso. Qui purtroppo non si tratta di buchi di trama, ma di coerenza interna riguardante uno dei pilastri che reggono tutta la baracca. Prendiamo il Frign..ehm, Kylo Ren: ma come, prima dimostri un livello di manipolazione telecinetica tale da fermare a mezz’aria un colpo di blaster (avete mai visto qualche sith farlo, a parte Anakin?) e poi ti fai ferire non solo da una balestra wookie (e passi, in fondo avevi appena ucciso tuo padre) ma pure da un ex assaltatore che alla prima carica doveva finire subito spalmato contro un albero come Rey? L’impressione sgradevole è che J.J. abbia trattato con un po’ troppa disinvoltura la Forza: spero davvero molto che nei prossimi episodi gli sceneggiatori tirino fuori il classico coniglio dal cilindro che rimetta le cose a posto, ma non vedo come possano uscirne indenni, a meno di non fare di Rey la reincarnazione di qualche Maestro del passato (tipo Dalai Lama) o l’incarnazione stessa della Forza, che però farebbero il paio con l’Immacolata Concezione di Shmi Skywalker.
LA BASE STARKILLER
Passi che il Primo Ordine (in teoria rimasuglio dell’Impero) possa aver costruito un’arma planetoide quando il poderoso Impero Galattico faticava a trovare le risorse per rifare una Morte Nera X volte più piccola. Passi una Repubblica che non si accorge della costruzione di una siffatta arma (ma che Intelligence hai?) e continua ad ascoltare concerti invece di mandare la Flotta a spazzarla via. Passi per l’ennesimo oscillatore termico messo lì in piena vista e con più buchi di sicurezza della difesa del Topolinia. Ma una base che prosciuga i Soli (?!?) per immagazzinarli al suo interno (!!!!) e spararli contro i sistemi orbitali altrui (a velocità superluce, ma la gente li vede a occhio nudo), senza peraltro possedere un atomo del carisma corazzato della Morte Nera, no. Per pietà. Va bene che è Star Wars. Va bene la sana ignoranza. Ma qui si esagera.
CAPITAN PHASMA
Sorvoliamo sul fatto di avere nel cast Max von Sydow (dico, Max von Sydow) e farlo crepare dopo tre minuti. Sorvoliamo sul leader supremo col nome da sgallettata di Jersey Shore. Però, cavolo, hai finalmente una cattiva-donna coi controfiocchi, spietata, imponente, dura, che può ribaltare secoli di luoghi comuni. E quindi? Quindi Disney. Quindi la butti in farsa, la fai sorprendere come l’ultima dei pirla, e da capa dei fanatici indottrinati fin da bambini che fai? Ma le fai subito tradire il Primo Ordine, ovviamente, e poi la fai buttare in un compattatore di rifiuti, donandole eventualmente per il prosieguo il carisma di un accendino. Fossi stato nell’ottima Gwendoline un paio di rotule ad Abrams gliele avrei spezzate. Non ce la posso fare, Leo vienimi di nuovo in soccorso.

© Leo Ortolani. Tutti i diritti riservati.
HAN SOLO
No. Han Solo no. Non così. Il Papà di tutti i Contrabbandieri Spaziali Canaglie ma dal Cuore d’Oro™ ucciso in quel modo sulla Passerella sull’Abisso™ dal Frignetta e dalla sua contestazione dell’autorità paterna tardoadolescenziale, no. Il colpone di scena era intuibile un quarto d’ora prima che Han mettesse piede sulla passerella. J.J., malimortaccitua e de Pippo, tieniti le tue metafore psicanalitiche e i tuoi conflitti freudiani, e vai a fare il figo coi miti dell’infanzia di qualcun altro: rivoglio Han Solo. Anzi no, aspetta. Dite che mi accontentano? Chi ha detto Boba Fett? Giuro che se me lo fanno risorgere come Spock su Genesis rivoglio i soldi del biglietto.

Sì, sì. A Pippo Baudo date ascolto!
LA COLONNA SONORA
Sì, lo so: non è che si possa azzeccare la colonna sonora più famosa della Storia del cinema tutte le volte, ma quella di SW è particolarmente importante. Pensate alla trilogia originale senza le musiche che hanno contribuito a renderla immortale, e pensate alla colonna sonora di Episodio VII. Vi ricordate, così, sul momento, qualche melodia che si faccia identificare immediatamente, come quelle del originali? No, appunto. E proprio perché la precedente è un capolavoro assoluto, il confronto è ancora più impietoso.
Ecco fatto. Ora, c’è qualche contrabbandiere che può darmi un passaggio per l’Orlo Esterno?
– Luca Tersigni –