Il Natale è ormai alle porte, miei cari. Non sentite già lo spirito delle feste che aleggia su di noi? Che voi siate o meno dei ferventi fedeli, non è possibile passare indenni il periodo natalizio, sia che lo reputiate un momento sacro o solamente la fiera dell’ipocrisia. Pertanto è meglio mettersi a pensare ai regali, e quale occasione migliore se non questa per rendere felice un vostro caro facendogli trovare un bel libro fantasy sotto l’albero? Non avete idea di quale scegliere o non sapete cosa scrivere sulla letterina per Babbo Natale? Vi aiuto io con la mia personale Top 7 delle migliori saghe classiche da regalare a Natale!
NUMERO 7 – La saga di Geralt di Rivia
L’autore polacco Andrzej Sapkowski, oltre ad essere un gran simpaticone (il nostro Stefano ha fatto due chiacchiere con lui proprio a Lucca), è uno dei più apprezzati scrittori di fantasy contemporanei. La sua creatura, il mutante cacciatore di mostri Geralt, è diventata un’icona molto amata nel panorama della narrativa fantastica, tanto da divenire protagonista anche di una altrettanto fortunata serie di videogiochi ispirati alle sue gesta. La saga inizia nel 1992 con “La spada del destino”, ma arriva in Italia quasi un decennio dopo. Il successo nel nostro Paese è grande tanto che nel 2015 escono addirittura due capitoli, “La torre della rondine” e “La signora del lago”. Consigliato per chi ama il fantasy crudo e ammantato di magia alla “Conan il Barbaro”.
NUMERO 6 – Trilogia del Mare Infranto
Se sulla copertina di un libro doveste leggere “L’autore preferito di George Martin“, cosa fareste? Quanto meno ne aprireste la copertina per conoscere la trama del libro in questione. Il giovane Joe Abercrombie è uno scrittore atipico nel panorama fantasy, e il suo personaggio più riuscito è proprio il protagonista di questa saga, moderno e dal carattere sfaccettato, nato con una menomazione fisica invalidante in una famiglia di prodi combattenti e in un mondo in guerra continua. Sarà l’ingegno a sopperire alle scarse doti da guerriero e a permettergli di dimenticare un passato di emarginazione e derisione, fino a farlo diventare ciò per cui era destinato. Consigliato a chi vuole esplorare nuove vie del fantasy, lontane dal solito eroismo di cappa e spada.
NUMERO 5 – Harry Potter
Forse qualcuno di voi storcerà il naso perché non ritiene la saga del giovane mago di Hogwarts un fantasy classico, ma solo se per “classico” intendiamo ciò che si rifà ai grandi padri del genere. Qui non ci sono eserciti che si scontrano o spade leggendarie, ed è la magia a farla da padrone, quella che scaturisce da una bacchetta agitata recitando delle formule magiche. Ma chi ha detto che questo non sia fantasy? La Rowling ha definitivamente consegnato alla storia Harry Potter come uno dei maggiori successi non solo della letteratura fantastica, ma della letteratura e basta. Sarebbe sciocco non approfittare del Natale per farsi regalare il primo romanzo della saga, nel caso non doveste averlo ancora letto. Consigliato non solo ai giovani lettori, ma a tutti coloro… che non l’hanno ancora letto!
NUMERO 4 – La Torre Nera
Usciamo completamente dai tradizionali schemi del nostro genere narrativo preferito per addentrarci nella trama di una vicenda fantasy hard-boiled, fatta di fantascienza, horror e western. Stephen King qui dà il meglio di sé. Il mondo in cui si muove il suo Roland Deschain presenta diverse analogie con il nostro, è regolato secondo un’organizzazione di tipo feudale, ma comprende sia elementi tecnologici e di costume da far west, sia reliquie e poteri magici che sarebbero il lascito di un’avanzata civiltà scomparsa. Allora, il vecchio west potrebbe non essere tanto vecchio, bensì il risultato di una regressione della società a seguito di guerre e relativi sconvolgimenti. Gli attuali otto volumi della saga sono da leggere tutto d’un fiato. Consigliato a chi piace la commistione tra i generi e la scrittura d’autore.
NUMERO 3 – Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Le nuove edizioni Mondadori integrali e in similpelle sono davvero un prezioso – e costoso! – must per tutti i fan della saga che ha rivoluzionato il fantasy nel corso degli ultimi vent’anni, mischiandolo con il thriller politico e la soap-opera. Non devo certo anticiparvi la trama del capolavoro di George Martin – che tra l’altro sarebbe un Babbo Natale a dir poco perfetto – e, visto che stiamo dando dei consigli per i regali di Natale, mi limito a consigliarvi le suddette edizioni, magari affiancate dall’altrettanto preziosa pubblicazione “Il mondo del Ghiaccio e del Fuoco”, la sostanziosa retrospettiva che racconta la storia di Westeros ed Essos attraverso le vicende principali dei Sette Regni e delle Città Libere. Non è consigliato leggerla, è obbligatorio.
NUMERO 2 – Il Signore degli Anelli
Il più classico dei classici, la bibbia, l’opera che tutti devono avere, nata dalla penna del maestro indiscusso che ha dato identità e dignità al fantasy come genere narrativo. È il perfetto regalo natalizio per i vostri cari che ancora non ne posseggono una copia, ma potete anche cercarne una edizione più pregiata – reperibile con maggiore facilità in lingua originale – per far felici coloro che già ne possiedono una versione economica. Ma poi, perché limitarsi a quest’opera, quando il corpus letterario di Tolkien è così vasto? Avete solo l’imbarazzo della scelta per regalare un pezzo di universo tolkieniano, dal Silmarillion al nuovo Kullervo, passando per “Le lettere di Babbo Natale”, regalo quanto mai azzeccato per grandi e piccini perché scritte da un padre didatticamente allegro e nel contempo scrittore, che lascia briglia sciolta alla propria infinita fantasia. Opera fondamentale del panorama letterario mondiale moderno.
NUMERO 1 – Dragonero
E qui, scusate, ma entra in gioco anche il cuore. Sul gradino più alto del mio podio metto un vero e proprio outsider, che di classico non ha nulla, essendo una novità assoluta. Ma credo che la cura e la passione con cui sono stati pensati e scritti i primi due volumi della saga fantasy tratta dalla serie a fumetti della Bonelli “Dragonero” siano forse il più alto esempio raggiunto dalla narrativa fantastica nostrana da tempi immemori. Ve lo giuro. Finalmente dei fantasy all’italiana ben scritti, avvincenti, che superano certi luoghi comuni italioti, che non nascondono le scene di violenza o di sesso, i cui personaggi sono sì dei calchi di qualcosa di già visto, ma rinnovati in una chiave davvero originale e complessa, e soprattutto la cui ambientazione è credibile, vasta e svelata sapientemente un poco alla volta. E tutto questo fa dei primi due romanzi di “Dragonero” il regalo perfetto, perché originale e inaspettato. Stefano Vietti e Luca Enoch mi hanno folgorato con “La maledizione di Thule” e “Il risveglio del Potente”: regalate le stesse emozioni a voi stessi e ai vostri cari. Consigliato per tutti coloro che avevano rinunciato a cercare nuovi autori italiani sugli scaffali dei prodotti fantasy e, ovviamente, a tutti i lettori della serie a fumetti.
Liberi di accettare o meno i miei personalissimi consigli per i vostri presenti, vi invito a scrivermi qui sotto per allungare o modificare questa lista, magari dando a me il vostro parere e i vostri suggerimenti. Però fate in fretta, che devo avere il tempo di andare in libreria!
– Michele Martinelli –